Spacetime Opening

Informazioni Evento

Luogo
ATELIER SI
Via San Vitale 69, Bologna, Italia
Date
Il
Vernissage
03/10/2015

ore 21

Biglietti

5 euro

Generi
performance - happening, serata - evento
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Quest’anno il Sì sceglie di aprire con Spacetime Opening, una serata caleidoscopica firmata dagli artisti in residenza nella stagione 2015/16.

Comunicato stampa

A seguito di un anno ricchissimo vissuto con il fervore del sale (questo il nome della scorsa edizione) Atelier Sì riapre sabato 3 ottobre inaugurando, con una serata performativa, la programmazione Sì 2015/15 SPAZIOTEMPO.

L’Atelier Sì di via San Vitale 69 – assegnato in convenzione dal Comune di Bologna al collettivo di produzione artistica Ateliersi che opera nell'ambito delle arti teatrali e performative con la direzione artistica di Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi - non è infatti solo sede produttiva del gruppo, ma anche luogo aperto al pubblico dove si disegna un'articolata attività di programmazione.

Quest’anno il Sì sceglie di aprire con Spacetime Opening, una serata caleidoscopica firmata dagli artisti in residenza nella stagione 2015/16. Il 3 ottobre nei diversi spazi dell’Atelier si alterneranno: Cinquanta urlanti quaranta ruggenti sessanta stridenti della compagnia di danza Dewey Dell, la performance A proposito del contenuto del gruppo Cosmesi, le proiezioni in esterno e interno di ritratti digitali nella performance Data Captive Audience dell’artista visiva sudafricana Katherine Bull, la presentazione del album Red Sugar del duo franco-israeliano Winter Family a cura di Ateliersi, e gli ascolti musicali a cura del collettivo Alivelab.

Grazie al Progetto Interregionale di Residenze Artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna e MiBACT, Ateliersi quest’anno consolida infatti il progetto delle residenze artistiche avviato già l’anno scorso. Il Sì si manifesta come centro culturale con una vocazione specifica per le residenze nell’ambito delle arti performative, l’unico nel suo genere nel centro della città di Bologna.
Il programma Artists in residenSì – già delineato per il 2015 e in via di definizione per il 2016 – prevede le residenze di:

Cosmesi – gruppo di ricerca fondato nel 2001 da Eva Geatti e Nicola Toffolini – che durante la residenza al Sì (gennaio-luglio 2015) ha lavorato sullo spettacolo Di Natura Violenta che ha debuttato al Festival Drodesera 2015 e sarà presentato al Sì a dicembre 2015.

Dewey Dell – compagnia di danza fondata nel 2007 da Agata, Demetrio, Teodora Castellucci ed Eugenio Resta – che in occasione dell’apertura del Sì presenta, per la prima volta a Bologna, Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti, e che durante la residenza al Sì (settembre-ottobre 2015) Dewey Dell lavora con il musicista Massimo Pupillo degli ZU e getta le basi di ricerca per il nuovo spettacolo legato allo studio di alcuni siti archeologici.

Katherine Bull, l’artista visiva sudafricana che da oltre dieci anni lavora sull’aspetto performativo del ritratto e sulla percezione del paesaggio filtrata dall’immaginario tecnologico. La residenza bolognese Interface (ottobre 2015) – in collaborazione con Nosadella.due – intende testare come l'arte possa interagire con le pratiche civiche e partecipare alla formazione di una comunità culturale in una fase di trasformazione urbanistica e integrazione sociale che sta interessando al momento molte metropoli.

Il duo franco-israeliano Winter Family – gruppo musicale e compagnia teatrale composto da Xavier Klaine e Ruth Rosenthal – che oltre alla presentazione della performance musicale Brothers! in un luogo sacro della città, dedicherà la sua residenza (novembre 2015) all’incontro con il lavoro visual di Giovanni Brunetto e alla collaborazione per la realizzazione di un video musicale, che vedrà una prima presentazione pubblica al Sì.

Alessandro Carboni, artista interdisciplinare, attivo tra l’Italia e Hong Kong, che indirizza i suoi lavori sull’esplorazione delle complesse relazioni tra corpo e spazio. Per la residenza al Sì (marzo 2016) propone Always Becoming, un progetto che nasce dall’esigenza di riflettere sul corpo e sui processi di mappatura dello spazio urbano. Il progetto pone al centro le pratiche performative in dialogo con i processi di mappatura dello spazio, combinando performance e cartografia, geografia sperimentale e architettura.

La linea artistica del Sì continua a contraddistinguersi – oltre per il focus sulle residenze artistiche – per un'attenzione alla formazione ad ampio spettro e per un'offerta pluriartistica: arti teatrali e performative, arti visive, arti sonore e notturne, arti del discorso e delle scritture (incontri, tavole rotonde) e arti del sé (quelle in cui lo spettatore diventa partecipante attivo).

Tra le arti del sé si ricordano il proseguimento di Ctrl art lab, un ciclo di workshop formativi domenicali per bambini, sull’utilizzo dei dispositivi digitali per lo sviluppo della creatività e dell’espressione artistica (gennaio-aprile 2016) e della Scuola elementare di yoga con Francesca Proia (febbraio-maggio 2016). Le novità sono il progetto formativo di danza a cura di Kinkaleri Le Supplici Mk (dicembre 2015), e il laboratorio teatrale Libertà di pensiero condotto da Fiorenza Menni (1° ciclo novembre-dicembre 2015; 2° ciclo gennaio-febbraio 2016).

Oltre agli appuntamenti formativi, Ateliersi sarà presente nella programmazione del Sì 2015/16 SPAZIOTEMPO con tre produzioni teatrali:

Il concerto documentario Isola e sogna, un report in forma di concerto su Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa, e sull’esercizio del potere nell’isola degli sbarchi e delle tartarughe, un luogo diventato emblema del confine, ribalta per la rappresentazione delle politiche europee. Della mano che cura e di quella che colpisce (novembre 2015 nel contesto di una due giorni dedicata a Lampedusa e al tema delle frontiere).

L’opera performativa Manuale della figura umana. Allestimento di un impaginato, un’azione scenica, prodotta in collaborazione con Nosadella.due, che si costruisce attorno alla messa-in-opera di un impaginato tratto dal libro d’artista realizzato da Marta Dell’Angelo nel 2007. L’opera, che verrà presentata a gennaio 2016 in occasione di ART CITY Bologna, è una messa-in-elaborazione del tema della fruizione e della contemplazione. È una messa-in-condivisione di un tempo privilegiato e rubato.

A giugno 2016, in occasione del XXXVI anniversario della Strage di Ustica, sarà la volta di De facto (in partnership con l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e il Festival di musica elettronica roBOt), un progetto multidisciplinare che si concretizza in uno spettacolo da svolgersi nell’arco di tre giorni in diversi luoghi della città. Tre giorni in cui il linguaggio giuridico, scarnificato e fattosi scheletro del senso, entra in relazione – attraverso il lavoro dei performer – con i live set di musica elettronica per costruire un evento rivolto ad un target di pubblico interessato alle arti performative, alla produzione musicale contemporanea e a capire meglio gli ultimi quarant’anni di storia del nostro Paese.

Continuano e si intensificano le collaborazioni con particolari realtà cittadine e nazionali che saranno accolte da Ateliersi per svolgere una parte della propria programmazione nel contesto del Sì: i festival GenderBender, BilBOlBul, Helicotrema, Transizioni, l’associazione Kunstrasse, il progetto curatoriale Nosadella.due, il collettivo di promoter, dj e vj Alivelab, e Radio Città del Capo che insieme a Edizioni Zero sono anche i media partner di SPAZIOTEMPO.

Tra gli incontri ciclici che avranno luogo ne La Caffetteria del Sì si ricordano in particolare gli appuntamenti dicembrini: Beckett Inverno, un occasione di approfondimento dei testi di Samuel Beckett (di e con Silvia Magnani con la cura di Lucia Amara e Alfredo Riponi) e In your dreams I am a landscape, un programma di video-arte e cinema sperimentale curato da Linda Rigotti e Daniele Pezzi.

Anche quest’anno il nero del palcoscenico e il bianco dei soffitti lignei rifulgono grazie alla sponsorship di Renner Italia.
L’attività artistica di Ateliersi è riconosciuta e sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Comune di Bologna, dalla Regione Emilia Romagna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Atelier Sì, Via San Vitale 69, Bologna
sabato 3 ottobre, ore 21.00, 5 €
SPACETIME OPENING
• DEWEY DELL, CINQUANTA URLANTI QUARANTA RUGGENTI SESSANTA STRIDENTI
• KATHERINE BULL, DATA CAPTIVE AUDIENCE
• COSMESI, A PROPOSITO DEL CONTENUTO
• ATELIERSI presenta WINTER FAMILY RED SUGAR ALBUM
• ALIVELAB, LISTENINGS

Info: www.ateliersi.it, [email protected], www.facebook.com/si.ateliersi