Lungh ‘me la Fabrica del Domm

  • DUOMO

Informazioni Evento

Luogo
DUOMO
Piazza Duomo, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
03/08/2015

ore 21

Contatti
Email: info@duomomilano.it
Biglietti

Ingresso con biglietto per la salita alle Terrazze Salita con ascensore intero: € 13,00; ridotto: € 7,00 (Bambini 6 - 12 anni) Salita a piedi intero: € 8,00; ridotto: € 4,00 (Bambini 6 - 12 anni)

Generi
teatro
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Sulle Terrazze del Duomo, la Veneranda Fabbrica narrerà nello spettacolo di prosa Lungh ‘me la Fabrica del Domm il proprio infinito racconto attraverso le voci e i gesti di tutti coloro che nel tempo hanno segnato questo grande percorso.

Comunicato stampa

Lungh ‘me la Fabrica del Domm. Alle origini del grande racconto di Milano.
Cosa significa raccontare la grande storia iniziata nel 1387 della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, che con la città è cresciuta, così come è cresciuto il Duomo, pietra dopo pietra, anno dopo anno?
Il racconto della Fabbrica è una realtà a tal punto incredibile da sembrare una favola: la favola del popolo milanese, protagonista di un secolare cammino sostenuto dalla materna protezione di Mariae Nascenti, madre di Dio, figura femminile che ha aiutato, soccorso e ispirato le tante anime i cui destini si sono incrociati nel Duomo di Milano. La piazza cui la Cattedrale dà il nome ha visto germogliare l’unione tra fede religiosa ed energia civile, Chiesa e cittadinanza.

Dal 3 al 10 agosto 2015, alle ore 21.00 sulle Terrazze del Duomo, la Veneranda Fabbrica narrerà nello spettacolo di prosa Lungh ‘me la Fabrica del Domm il proprio infinito racconto attraverso le voci e i gesti di tutti coloro che nel tempo hanno segnato questo grande percorso. Non è un caso che tutti gli eventi culturali programmati dalla Fabbrica in occasione di Expo 2015 abbiano come filo conduttore proprio il racconto di un intreccio decisivo: il legame tra la Fabbrica e il popolo milanese. Prima nel Mosè di Rossini, là dove Mosè incarna la figura del messaggero ed è tramite tra cielo e terra; poi in Pietra e Preghiera, dove l’utilizzo delle tecnologie più avanzate ha permesso di narrare la storia del Duomo mediante proiezioni sulla facciata, con un’immediatezza sorprendente. Infine, riaffermando in Lungh ‘me la Fabrica del Domm la centralità della parola, il valore del teatro: la Fabbrica stessa è un teatro di vita. Una consapevolezza che è affiorata poco a poco, strada facendo, grazie a un sentire comune.
Lungh ‘me la Fabrica del Domm, per la regia di Andrea Chiodi e sui testi di Angela Demattè (vincitrice del Premio Scenario 2015), con Carlo Pastori, Alberto Mancioppi, Marino Zerbin, Giuliano Comin, Francesca Porrini, Christian La Rosa, è un omaggio a tutti coloro che hanno fissato nella pietra il respiro silenzioso di una città che è fiorita a partire dal proprio centro: la Cattedrale.
La scelta di edificare un Monumento così grandioso ha segnato Milano per sempre; a partire dalla posa della prima pietra ogni frammento o blocco di marmo di Candoglia ha dovuto necessariamente misurarsi con uno slancio, una dimensione che già all’origine si è dimostrata senza tempo e capace di superare ostacoli inimmaginabili.

Il grande spettacolo di prosa, invito alla città a salire sulle Terrazze della Cattedrale dal 3 al 10 agosto per godere di un’opportunità speciale e ascoltare il racconto di Milano, mette in risalto quanti hanno avuto un legame vero con il Duomo, un rapporto privilegiato con la materia, portatore di un sapere che si tramanda di generazione in generazione. La Cattedrale è nata soprattutto grazie al lavoro di persone semplici, di artigiani e scalpellini al servizio di un piano superiore. Il marmo si è fatto Monumento percorrendo sui barconi i Navigli e approdando infine nelle mani di chi ha avuto il compito di scolpirlo, volti e storie che negli anni si sono avvicendati nella sua lavorazione. E proprio loro, gli scalpellini della Veneranda Fabbrica, saranno protagonisti di questo evento, accompagnando lo spettatore, insieme agli attori, in un viaggio in una dimensione straordinaria, sospesa nell’infinito. Infatti, il dono di potersi prendere cura della casa di Dio, casa dei milanesi tutti, è l’eredità più preziosa che ci hanno lasciato le generazioni passate. Nessuno – oggi come allora - può scalfire questa dimensione che va ben oltre l’umana comprensione: essa racchiude passato, presente e futuro insieme, è come un prisma le cui molte sfaccettature luminose sono destinate a brillare nonostante lo scorrere del tempo.

L’iniziativa, tra i grandi progetti presentati insieme a Expo Milano 2015 è anche presente tra gli eventi di ExpoinCittà consultabili sul sito expoincitta.com.

Testo di Angela Demattè
Regia di Andrea Chiodi
Con Carlo Pastori, Alberto Mancioppi, Marino Zerbin, Giuliano Comin, Francesca Porrini, Christian La Rosa

Con la partecipazione di Operai e Scalpellini della Veneranda Fabbrica del Duomo