Vintage Galella

Informazioni Evento

Luogo
PHOTOLOGY
Via Carducci, 12 , Noto , Italia
Date
Dal al
Artisti
Vintage Galella
Generi
fotografia, personale
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Marlon Brando, Jackie Kennedy, Woody Allen, Warren Beatty, Maria Callas sono solo alcune delle celebrità che Galella ha fotografato nei momenti più inaspettati, alla ricerca “della verità per strada”, contribuendo alla definizione e al glamour di alcune icone del cinema, della musica, dell’arte e dello spettacolo.

Comunicato stampa

LA MOSTRA

“Il fotografo è già mito ancor prima di effettuare lo scoop: è il regista, lo sceneggiatore di una storia che controlla, manipola, nasconde, amplifica a seconda di bieche opportunità.
In questo il paparazzo è un vero artista contemporaneo. In fondo chi possiede di più il peccato: chi lo fa o chi lo contempla?”

The New York Times

La mostra si compone di una selezione di opere fotografiche originali del “più grande paparazzo del mondo” Ron Galella. Alcune sequenze d’azione realizzate durante la sua lunga carriera di fotografo d’assalto, si affiancano a una serie di ritratti rubati da Ron Galella alle celebrities dello star-system internazionale degli anni Settanta e Ottanta tra New York e Los Angeles.

Tutte le opere fotografiche in mostra, che provengono rigorosamente dall’archivio di Ron Galella di Montville, New Jersey, sono stampe vintage uniche, corredate da velina giornalistica originale realizzata nei giorni successivi allo scoop.

Marlon Brando, Jackie Kennedy, Woody Allen, Warren Beatty, Maria Callas sono solo alcune delle celebrità che Galella ha fotografato nei momenti più inaspettati, alla ricerca “della verità per strada”, contribuendo alla definizione e al glamour di alcune icone del cinema, della musica, dell’arte e dello spettacolo.

Le opere in mostra, circa 30 tra sequenze d’azione e ritratti, sono montate in passpartout museale antiacido e incorniciate in cornici di legno dipinto (nero).

ALCUNE OPERE

Jackie Kennedy

7 October 1971

It was late in the afternoon around 4:30 pm. I finished photographing a model Joy Smith, who needed pictures for her portfolio. I wasn’t getting paid for it, so I thought I might as well shoot in Central Park across from Jackie’s apartment and maybe I would get lucky, and I did!
Da Vinci had his “Mona Lisa”, and I have my “Windblown” Jackie, my favorite, most famous photo of Jackie.

Marlon Brando

25 May 1968

The second time I photographed Brando was at the Share Benefit Party at the Santa Monica Civic Auditorium

Warren Beatty

Julie Christie

May 1968

Warren and Julie had a bungalow on Malibu Beach, California. One day I caught Julie and a girlfriend of hers leaving the bungalow in a sports car. They raced at high speeds up the Pacific Coast Highway, with me following in a rented Volkswagen; they lost me in no time. I made a U-turn and tried looking for their car, which I finally spotted in the Malibu Market parking lot. I ran in the market and saw Julie barefoot at the meat counter. I got this photograph in available light so she was unaware. When she checked out I became visible shooting a few more. She was very shy and embarrassed. Her girlfriend pleaded with me to leave her alone, which I did.

NOTE BIOGRAFICHE

Nato nel 1931, Ron Galella è ampiamente riconosciuto come il più famoso e controverso paparazzo del mondo. Marlon Brando, Jackie Kennedy, Clint Eastwood, Warren Beatty, Raquel Welch sono solo alcune delle celebrità che Galella ha fotografato nei momenti più inaspettati, alla ricerca “della verità per strada”, contribuendo alla definizione e al glamour di alcune icone del cinema, della musica e dello spettacolo. Dalla sua prima personale nel 2004 presso Photology, l’ importanza critica di Ron Galella è cresciuta a tal punto da renderlo protagonista di oltre 30 mostre in gallerie nel mondo, 10 mostre museali internazionali, 7 conferenze di respiro internazionale (di cui 2 in Italia) e una decina di libri.

Il palcoscenico d’asfalto di Ron Galella

di Davide Faccioli

Quello che si sa sulla “street photography” non ha niente a che vedere con le fotografie “di strada” di Ron Galella. Egli pianifica in modo militare la sua strategia di azione: vede la strada come un campo di battaglia, con zone minate, sbarramenti da saltare e nemici da colpire. Il suo sistema di aggiramento prevede travestimenti, nascondigli, documenti
falsi, adescamenti, azioni di depistaggio. La fotografia diventa guerriglia urbana, tutto per uno scoop; un'altra sporca dozzina di personaggi da aggiungere al proprio archivio. Quando Jackie Kennedy gli intentò la causa per stalking e invasione della privacy, Galella non poté immaginare la quantità di giornali (e giornalisti) che moralisticamente lo sconfessarono dalla categoria e lo additarono come carnefice e fotografo malvagio, alla stregua di un qualsiasi sottufficiale nazista.
Ma da tenace uomo che non deve chiedere mai, Galella non patteggiò; pagò per
il suo reato e rimase a debita distanza da Jackie (così come gli impose la sentenza definitiva) per il resto della sua vita.
Come in un archivio del Pentagono rimangono tracce e documenti top secret di
azioni effettuate e obiettivi raggiunti, per Galella rimane l’immane lavoro fotografico con appunti, mappature e territori battuti. Strade, angoli, incroci, androni, palazzi sono il palcoscenico performativo del più grande paparazzo d’America che per sua ammissione si ispirò a quel gruppo di fotografi romani che negli anni 50 inventarono un genere che fece la storia della dolce vita.