Mattia Macchieraldo e Flavio Palasciano – Lunar Embassy

  • VAN DER

Informazioni Evento

Luogo
VAN DER
via Giulia di Barolo 13 C , Torino, Italia
Date
Dal al

martedi – sabato
15.30 – 19.30

Vernissage
27/03/2015

ore 19

Artisti
Mattia Macchieraldo, Flavio Palasciano
Generi
arte contemporanea, personale
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Thank you for calling Lunar Embassy and the Galactic Government la prima personale di Mattia Macchieraldo e Flavio Palasciano.

Comunicato stampa

VAN DER è lieta di presentare Thank you for calling Lunar Embassy and the Galactic Government, la prima personale di Macchieraldo-Palasciano.

La mostra, che apre giovedì 26 marzo alle 19 in via Giulia di Barolo 13, segna il completamento di un corpus di lavori che il duo di giovani artisti sta portando avanti dal 2012 e che indaga i temi dell’esplorazione, dei confini, della cartografia e della fotografia come documento. Possibilities, la serie di lavori per i quali hanno vinto nel 2013 il premio AutoFocus e che idealmente ha dato inizio alla ricerca presentata oggi da VAN DER, proponeva una riflessione sulla fuga dalla realtà, l’alienazione attraverso la creazione di nuovi mondi, l’esplorazione sette-ottocentesca (in particolare le spedizioni ai poli) e la creazione di una mappistica fantastica che utilizza però le tecniche (incisione, xilografia) tipiche della cartografia antica.

Thank you for calling Lunar Embassy and the Galactic Government rientra all’interno del ciclo più ampio iniziato proprio da Possibilities e intitolato This world is too small for us: possibilities and broken hopes e approfondisce un tipo di esplorazione che dalla terra passa alla ricerca astronomica e all’esplorazione spaziale e la sua speculazione politico-ideologica.

I lavori esposti hanno come denominatore comune Marte, il pianeta rosso protagonista della fantascienza a partire dall’etimologia di “marziano”, termine che da fine ’800, quando nel 1886 il romanziere inglese Lach-Szyrma lo usò per la prima volta, indica forme di vita extraterrestri. Una credenza, quella della vita su Marte, supportata pochi anni dopo dall’astronomo americano Percival Lowell che pubblicò le sue osservazioni (basate a sua volta sulle scoperte poi rivelatesi false dell’italiano Schiapparelli) in tre libri: Mars (1895), Mars and Its Canals (1906), e Mars As the Abode of Life (1908). Insomma Marte può essere considerato il simbolo dell’esplorazione spaziale, un simbolo che Macchieraldo e Palasciano indagano per la fitta serie di rimandi che offre.