Bonizza Modolo – Le trame astratte

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CULTURALE LE CAPPUCCINE
Via Vittorio Veneto 1a, Bagnacavallo, Italia
Date
Dal al

Gli orari di apertura corrispondono a quelli del Museo Civico delle Cappuccine: martedì e mercoledì dalle 15 alle 18; giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; da venerdì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì.

Vernissage
01/03/2015

ore 11

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Bonizza Modolo
Curatori
Diego Galizzi
Generi
arte contemporanea, personale
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Protagonista di questo nuovo appuntamento con l’arte è la sofisticata visione astratta della pittrice e incisore vicentina Bonizza Modolo, a cui il Gabinetto delle Stampe del museo bagnacavallese dedica una mostra per celebrare la volontà dell’artista di donare alle collezioni museali un nutrito corpus di incisioni rappresentative di tutto il suo percorso artistico.

Comunicato stampa

“LE TRAME ASTRATTE DI BONIZZA MODOLO”

La mostra racconta attraverso un allestimento ricco di una settantina di pezzi il percorso artistico della Modolo, con un taglio volutamente rivolto all'incisione, anche se non mancano i riferimenti alla sua parallela attività pittorica.
Figlia d'arte, Bonizza è cresciuta in un ambiente familiare rigoroso e ispirato che intendeva la professione artistica quasi come una vocazione. I primi passi compiuti con la frequentazione della Scuola d'Arti e Mestieri di Vicenza, poi il progressivo affrancamento e l'inizio di una ricerca personale che nel corso degli anni la vedrà sempre più attratta dalle evocative potenzialità dell'astrazione.
Grazie all'incontro con Quaresimin, Dugo, Fantinato e Ferrara, che la introdussero al linguaggio dell'incisione durante gli anni trascorsi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, l'artista scopre nella forza del segno la purezza e l'intensità che meglio si addicono alla sua sensibilità e all'urgenza di esprimere le sue intime, vibranti e poetiche figurazioni. Le successive esperienze maturate alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, alla Scuola Internazionale Il Bisonte di Firenze e al Centro della Grafica di via 7 Dolori di Matera, la portano ad una padronanza del linguaggio incisorio oltre che ad una familiarità col gesto grafico tali che oggi possiamo con facilità annoverare la Modolo tra i più significativi ed originali interpreti dell'astrazione nel panorama dell'incisione contemporanea in Italia.

Libere da ogni compiacimento estetizzante, le sue composizioni, fatte di solchi, di trame più o meno fitte, di segni ora modulati, ora guizzanti, ora nervosi, si caratterizzano per la particolare sintonia tra l'istintività del gesto inciso e la misurata restituzione di un entroterra interiore in cui il vissuto si sedimenta lento e inesorabile. La sua mano si fa così sismografo, che registra scampoli di memoria e di stati d'animo, delineando accenti di speranza, venature di inquietudini, o squarci che lasciano intravedere interrogativi irrisolti.