Pao – Black Hole Fun

Informazioni Evento

Luogo
ARTEA GALLERY
Corso XXII Marzo 39 20129 , Milano, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato 13.00-19.00

Vernissage
28/02/2015

ore 16

Contatti
Email: laura@paopao.it
Sito web: http://www.paopao.it
Artisti
Pao
Curatori
Jacopo Perfetti
Generi
arte contemporanea, personale
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ArteA Gallery ospiterà nel suo nuovo spazio la mostra “Black Hole Fun”, personale dell’artista PAO, al secolo Paolo Bordino.

Comunicato stampa

ArteA Gallery (www.arteagallery.it) ospiterà nel suo nuovo spazio la mostra “Black Hole Fun”, personale dell’artista PAO, al secolo Paolo Bordino.

Oltre 20 creazioni tra dipinti 2D e 3D, sculture e sperimentazioni su vetroresina e legno, realizzate negli ultimi due anni di attività dell’artista, condurranno il visitatore in un viaggio verso un “buco nero” poliedrico popolato da incredibili personaggi.

“Come Schopenhauer suggerisce, l’artista vede quel che nessun altro riesce a vedere e ce lo ripropone sotto forma di performance, tele, sculture o, come nel caso di Pao, di un mix pop che fonde arte, design e creatività. La genialità di Pao sta proprio in questo, nella capacità di vedere, in oggetti apparentemente ordinari, qualcosa di unico e assolutamente straordinario. Qualcosa che chiunque altro non riesce a vedere.

Passando per paesaggi urbani di una città come Milano, milioni di persone vedono quotidianamente i dissuasori della sosta a forma di «panettone», e nessuno ci vede altro al di fuori di quello che l’oggetto è in sé: un dissuasore della sosta. Pao invece ci ha visto un pinguino e ha lanciato così una delle forme d’arte pubblica più interessanti in Italia.
Ovviamente la sua visione non si è fermata al dissuasore della sosta. Negli anni ha trasformato semafori in palme, lampioni in margherite e poi in Chupa-Chups, pompe dell’acqua in cani, scivoli del marciapiede in fette di limone e tanto altro ancora.

In questa mostra, Pao ci racconta una società ingrassata ironicamente rappresentata dalla serie Donuts, dove grosse ciambelle dopate ingannano lo spettatore trasformando il concavo in convesso. Si diverte a riprodurre la tridimensionalità immaginaria di oggetti in due dimensioni. Gioca con la prospettiva e fa sprofondare le persone in vortici in bianco e nero. Accosta soggetti bucolici e naturali al caos colorato di tele come Pacific Trash Vortex dove un vortice di rifiuti con improbabili nomi di marche inventate sembra schizzarci addosso.
Il suo Black Hole Fun è una riflessione ironica e profonda sui nostri tempi che ci fa andare oltre la luce iridescente del nostro monitor per svelarci quello che ci sta dietro.”

Catalogo con testi di Jacopo Perfetti, Pao e Alessandro Deponti.