Luigi Ghirri – Pensare per immagini

Informazioni Evento

Luogo
CHIOSTRI SAN PIETRO
Via Emilia San Pietro 44C , Reggio Emilia, Italia
Date
Dal al

aperto venerdì 2 maggio dalle 18.30 alle 24.00; sabato 3 e domenica 4 maggio dalle 10.00 alle 24.00. Dal 7 maggio aperto mercoledì, giovedì e venerdì dalle 19.00 alle 23.00; sabato dalle 10.00 alle 23.00; domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00

Vernissage
02/05/2014

ore 18

Biglietti

Euro 12,00 Euro 9,00 (per studenti, soci TCI, CTS, AIB, CRAL Comune di Reggio Emilia, Carta Giovani Comune di Reggio Emilia, ragazzi dai 13 ai 25 anni, over 65, gruppi composti da almeno 15 persone e visitatori della mostra in programma alla Fondazione Palazzo Magnani); ingresso gratuito per visitatori di età inferiore ai 12 anni, scolaresche, disabili e accompagnatori, giornalisti accreditati e soci ICOM.

Artisti
Luigi Ghirri
Curatori
Francesca Fabiani, Giuliano Sergio, Laura Gasparini
Generi
fotografia, personale
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Oltre 300 scatti, soprattutto vintage prints, in una grande mostra per raccontare un maestro indiscusso della fotografia in Italia.

Comunicato stampa

Oltre 300 scatti, soprattutto vintage prints, in una grande mostra per raccontare un maestro indiscusso della fotografia in Italia. La mostra è nata dalla collaborazione del MAXXI – dove è stata allestita nel 2013 – con il Comune di Reggio Emilia e la Biblioteca Panizzi, che custodisce molti dei documenti originali del suo archivio (fotografie, menabò, libri, cataloghi, l’archivio dei negativi e delle diapositive) in collaborazione con gli Eredi Ghirri.

Luigi Ghirri. Pensare per immagini è un percorso nell’opera del fotografo reggiano (Scandiano, 1943-Roncocesi, 1992) attraverso i suoi inconfondibili scatti ma anche menabò di cataloghi, pubblicazioni della sua casa editrice Punto&Virgola, cataloghi da lui curati, collezioni di fotografie anonime, cartoline e dischi, per raccontare la sua collaborazione con gli artisti concettuali degli anni Settanta, i suoi riferimenti culturali e artistici, il suo interesse per la musica e i suoi rapporti con musicisti come i CCCP Fedeli alla Linea e Lucio Dalla. Un Ghirri non solo fotografo, ma anche editore, curatore, teorico e animatore culturale, in costante dialogo con architetti, musicisti, scrittori e artisti.

La mostra è organizzata in tre sezioni tematiche – Icone, Paesaggi, Architetture – e invita a ripercorrere la fasi della ricerca artistica di Ghirri: le icone di quotidiano, i paesaggi come luoghi di attenzione e di affezione e le architetture, da quelle anonime a quelle d’autore.
Il percorso di mostra sarà accompagnato da citazioni da testi di Ghirri, scelte per rivelare la qualità della sua scrittura e guidare il pubblico a comprendere le ricerche dell’autore attraverso le sue stesse parole.
In mostra sarà consultabile la Biblioteca Digitale di Luigi Ghirri a cura della Fototeca della Biblioteca Panizzi che comprende tutte le pubblicazioni fuori commercio dell’autore compresi gli scritti e le interviste.

“La scelta di procedere per temi e non secondo un criterio cronologico riprende una modalità tipicamente ghirriana: la fotografia intesa come oggetto non concluso, come un gigantesco work in progress in costante elaborazione” dicono i curatori Francesca Fabiani, Laura Gasparini e Giuliano Sergio. Il percorso tematico intende dunque far comprendere la logica e lo sviluppo del lavoro di Ghirri,
mettendo in evidenza non soltanto la sua particolare tecnica di stampa fotografica, ma anche il modo in cui guardava, sceglieva, sistemava e ordinava le fotografie, alla ricerca di un inedito approccio critico al pensare l’immagine, al pensare per immagini.

BIOGRAFIA

Luigi Ghirri nasce a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1943 e si spegne a Roncocesi (Reggio Emilia) nel 1992.
Tra gli autori più importanti e influenti nel panorama della fotografia contemporanea, inizia il suo lavoro nel 1970 sulla base di un approccio maturato all’interno dell’arte concettuale e le sue ricerche lo portano ben presto a essere noto sulla scena internazionale. Nel 1975 è tra le “Discoveries” del Photography Year di “Time-Life” e partecipa all’esposizione Photography as Art di Kassel. Nel 1979 espone la sua prima antologica all’Università di Parma. Nel 1982 è invitato alla Photokina di Colonia, dove nell’ambito della mostra Photographie 1922-1982 viene presentato come uno dei venti fotografi più significativi del XX secolo. Parallelamente all’attività espositiva inizia ad affiancare ‘idea di un importante lavoro di promozione culturale, con la messa a punto di progetti editoriali sviluppati all’interno della casa editrice Punto e Virgola fondata nel 1978 e parallelamente con l’organizzazione di mostre come Iconicittà (1980), Viaggio in Italia (1984), Esplorazioni sulla Via Emilia (1986) che lo vedono al centro di un animato dibattito. In questo periodo nasce l’amicizia con Gianni Celati, Lucio Dalla, Vittorio Savi e altri intellettuali italiani. Sulla base di committenze pubbliche e private si esprime dunque lungo gli anni Ottanta come interprete dell’architettura e del paesaggio italiano collaborando con “Lotus International”. Nel 1985 Aldo Rossi lo invita a lavorare per la sezione architettura della Biennale di Venezia e nel 1988 cura la sezione fotografia della Triennale di Milano. Nel 1989 pubblica Paesaggio italiano e II profilo delle nuvole, e dal 1990 inizia a lavorare sulla casa studio di Giorgio Morandi.
L’archivio dei negativi e delle diapositive è conservato presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.