Londra. Le mostre italiane a Mayfair durante la Frieze Week 2016

Il vento freddo della Brexit non sembra fermare la certezza consolidata della settimana di Frieze. E l’arte italiana continua a dominare la scena nelle strade di Mayfair.

Un paio di giorni fa vi abbiamo consigliato una ventina di mostre da non mancare a Londra in questa settimana dell’arte. Se avete già terminato il tour, ecco un focus sulle mostre che parlano italiano nella capitale britannica.

IL SEGNO DI EMILIO SCANAVINO
La galleria Robilant + Voena affida ancora una volta a Francesca Pola la curatela della splendida personale dedicata a Emilio Scanavino, The tactile sign of void. Una riscoperta per il pubblico inglese, che ha visto la sua ultima mostra in città nel 1951 alla Apollinaire Gallery e, ancora più importante, si tratta della prima retrospettiva dalla morte.
L’artista, ci spiega Francesca Pola, rappresenta il punto d’incontro tra le due rivoluzioni più importanti del periodo: quella della sperimentazione dei materiali di Alberto Burri e la ricerca spaziale di Lucio Fontana. Scanavino si orienta verso una terza direzione, “che intende restituire la fisicità del reale attraverso il segno dello spazio”.
Tra le opere in mostra, provenienti da collezioni private, per lo più milanesi, spiccano Matrimonio bianco (1951), la grande tela Omaggio al maestro (1962) e la scultura Colonna vertebrale (1964).

Alighiero Boetti, Il muro, 1972-92 - installation view at Tornabuoni Art, Londra 2016

Alighiero Boetti, Il muro, 1972-92 – installation view at Tornabuoni Art, Londra 2016

IL MURO DI ALIGHIERO BOETTI
Basta risalire la strada parallela per trovarsi a Albemarle Street, nella galleria Tornabuoni e nell’universo di Alighiero Boetti. La mostra, che presenta grandi lavori dell’artista, si articola intorno a una delle opere private – e senza dubbio più importanti – dell’artista, Il muro (1972-93).
Un’opera che, come ha spiegato la figlia Agata nel suo intervento al Courtauld Institute, rappresenta l’intera chiave di lettura del lavoro di suo padre e può aiutare a cogliere la coerenza e l’unità tra tutti i suoi lavori. Il muro rappresenta vent’anni di vita e di lavoro dell’artista, un collage composto dai disegni dei figli, di artisti, note di archivio e lavori dello stesso Boetti.
Tutto è la tela di 6 metri per 3 composta di infiniti oggetti: non mancano mappe, aerei e arazzi che più identificano il lavoro dell’artista di Torino.

Fontana - Melotti. Angelic Spaces and Infinite Geometries - exhibition view at Mazzoleni Gallery, Londra 2016

Fontana – Melotti. Angelic Spaces and Infinite Geometries – exhibition view at Mazzoleni Gallery, Londra 2016

FONTANA & MELOTTI
Risalendo lo stesso marciapiede, tra una boutique e un club privato si trova la quintessenza fra equilibrio estetico e totale leggerezza, nel binomio perfetto Fontana & Melotti: siamo alla Galleria Mazzoleni e la mostra Angelic Spaces and Infinite Geometries è curata da Daniela Ferrari.
Il significato del vuoto e dell’infinito nella pittura e scultura puntano un faro”, come spiega la stessa Ferrari nel catalogo, “sui concetti di spazio, di infinito, di canone e di trascendenza. Uno spazio interiore, profondo e cosmico, intuito, evocato, immaginato o uno spazio esteriore delineato dalle sottili tracce di metallo o da disegni di luce al neon, che fendendo l’aria, ce ne fanno percepire la corporeità”.

Enzo Mari, Struttura n. 1065, 1965 - courtesy M&L Fine Art

Enzo Mari, Struttura n. 1065, 1965 – courtesy M&L Fine Art

DUE COLLETTIVE STORICHE
Arte programmata: Italian Kinetic from the 1960 nella neonata londinese M&L Fine Art –mostra curata da Marco Meneguzzo – presenta una collettiva di lavori proveniente da una collezione privata, con opere di Alviani, Anceschi, Apollonio, Biasi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Massironi e Varisco.
Altra collettiva da Cortesi con la mostra Checkmate curata da Ilaria Bignotti, altra confermata firma curatoriale per la galleria, che presenta una serie di richiami nell’arte internazionale dagli Anni Sessanta a oggi. Il dialogo sorprendente è quello tra due opere che si scrutano a vicenda attraverso una perfetta diagonale immaginaria alle pareti della gallerie: sono le opere di Giulio Paolini, Zeusi e Parrasio del 2007, e Points of view di Tony Cragg, dello stesso anno. La parola e la ricerca del suo significato sono il filo che uniscono altre due opere: Present (1967) di Joseph Kosuth e Uno, Cento Mille (1979) di Alighiero Boetti . I dialoghi continuano tra le opere bianche di Castellani e Bonalumi, e così altri dialoghi tra Piero Dorazio e Soto.

Rodolfo Aricò, Assonometria, 1968 - courtesy Luxembourg & Dayan

Rodolfo Aricò, Assonometria, 1968 – courtesy Luxembourg & Dayan

LA DEMARCAZIONE DI RODOLFO ARICÒ
Camminando per Saville Road basta alzare lo sguardo ai primi piani dei palazzi georgiani per scorgere i blocchi geometrici di Rodolfo Aricò che animano le pareti della sofisticata galleria Luxembourg and Dayan. Quattordici le opere dell’artista milanese a cui viene dedicata la sua personale in Inghilterra.
La mostra si concentra sul periodo 1960-1970 e il titolo Linea di demarcazione richiama la definizione di Giulio Carlo Argan nel sottolineare l’importanza dell’artista nel dialogo tra le tendenze dell’arte americana ed europea in queste decadi. Il linguaggio di Aricò è innovativo nella scena milanese degli Anni Sessanta: una ricerca fisica di rappresentazione del tempo e dello spazio dove la vera protagonista, oltre al colore, la forma, la geometria, è l’illusione prospettica. Tale ricerca genera i celebri quadri-scultura: vere e proprie proiezioni dell’oggetto funzionale alla prospettiva dell’oggetto stesso.

Barbara Martorelli

Londra // fino all’11 novembre 2016
Emilio Scanavino – The tactile sign of the void
a cura di Francesca Pola
ROBILANT + VOENA
38 Dover Street
+44 (0)207 4091540
[email protected]
www.robilantvoena.com

Londra // fino al 10 dicembre 2016
Alighiero Boetti
TORNABUONI ART
46 Albemarle Street
+44 (0)207 6292172
[email protected]
www.tornabuoniart.com

Londra // fino al 18 novembre 2016
Fontana / Melotti. Angelic Spaces and Infinite Geometries
a cura di Daniela Ferrari
MAZZOLENI GALLERY 
27 Albemarle Street
+44 (0)20 74958805
[email protected]
www.mazzoleniart.com

Londra // fino al 20 dicembre 2016
Arte programmata: Italian Kinetic from the 1960
a cura di Marco Meneguzzo
M&L FINE ART
15 Old Bond Street
+44 (0)20 74931971
[email protected]
www.mlfineart.com

Londra // fino al 30 novembre 2016
Checkmate. Games of International Art from the Sixties to Now
a cura di Ilaria Bignotti
CORTESI GALLERY
41 & 43 Maddox Street
+44 (0)79 25810607
[email protected]
www.cortesigallery.com

Londra // fino al 17 dicembre 2016
Rodolfo Aricò – Line of Demarcation
LUXEMBOURG & DAYAN
2 Savile Row
+44 (0)20 77341266
[email protected]
www.luxembourgdayan.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati