Sardegna. Tour nell’isola che c’è

Ci sono almeno due buone ragioni per andare in Sardegna questo weekend: gli ultimi giorni della mostra di Roman Signer al MAN di Nuoro e il festival letterario Isola delle Storie a Gavoi, organizzato come sempre da Marcello Fois. E se ne volete altre, di ragioni, le trovate qui sotto.

Bisogna andare in Sardegna entro domenica 3 luglio per vedere la prima personale in un museo d’Italia di Roman Signer, artista-ingegnere nato in Svizzera nel 1938 e riconosciuto dalla Biennale di Venezia, da Documenta a Kassel e dai musei di tutto il mondo. Ma da noi ancora no. Così ci pensa il MAN di Nuoro, dando vita a un progetto impegnativo con più di 200 film in pellicola dal 1975 al 1989 e qualche sorpresa site specific.
Roman Signer è da sempre uno dei miei autori di riferimento”, commenta il direttore Lorenzo Giusti, il quale affianca al maestro un progetto del più giovane Ettore Favini. Intitolato Arrivederci e pensato per il museo, è composto da una serie di sculture fatte con tessuti raccolti, donati, accumulati nel corso di un viaggio nell’isola svoltosi nel 2015. Il racconto del territorio passa attraverso la tradizione artigianale, come una storia orale che si tramanda di generazione in generazione.

Cristian Chironi, The Cave

Cristian Chironi, The Cave

A Cagliari intanto Cristian Chironi – rientrato temporaneamente dalle fatiche che lo hanno portato a spasso per tutta Europa all’insegna di Le Corbusiercontinua il progetto The Cave, pensato insieme ai Musei Civici del capoluogo per riaprire i Grottoni della Galleria Comunale della città, realizzati nel Medio Evo per l’estrazione di materie prima e poi utilizzati come rifugio antiaereo durante le due guerre.
Si dorme e si mangia, in maniera sostenibile, alla Locanda dei Buoni e dei Cattivi, un progetto della onlus Domus della Luna, che assiste e cura bambini, mamme e ragazzi in situazioni di grave difficoltà. Alcuni di loro li troverete in locanda, un ristorante con camere premiato per ben tre volte dal Gambero Rosso per la qualità della sua ospitalità.
Il popolo sardo, come i popoli venuti ultimi alla civiltà moderna e già fattisi primi, ha da rivelare qualcosa a se stesso e agli altri, di profondamente umano e nuovo”, ha detto lo scrittore e politico militante Emilio Lussu. La Sardegna, invece, che D.H. Lawrence ha definito “fuori dal tempo e dalla storia”, per il suo autore contemporaneo più noto, Marcello Fois, “da quando Domineddio l’ha scagliata al centro del mare è stata sempre granaio, miniera e serbatoio di carne da combattimento, di botoli feroci, per l’Italia da farsiIl tempo eterno eppur antichissimo che caratterizza l’isola, e questa idea di laboratorio del presente, trova compimento nella sua trilogia, conclusasi da poco per Einaudi (Stirpe, Nel tempo di mezzo e Luce perfetta) che segue i passi della famiglia Chironi (ogni riferimento è puramente causale) nella storia del mondo.
Ma non è l’unico dei molti contributi e omaggi che Fois dà alla sua terra. Da segnarsi sicuramente in agenda c’è anche l’importante appuntamento con Isola delle Storie, il festival da lui diretto che, proprio questo weekend, porta nell’incantevole paese di Gavoi, nel cuore della Barbagia, il gotha della letteratura mondiale.

Roman Signer, Ritratto sotto la pioggia

Roman Signer, Ritratto sotto la pioggia

Barbaricina è anche Maria Lai, scomparsa il 16 aprile del 2013. Se desiderate renderle omaggio, un modo potrebbe essere quello di visitare Stazioni dell’Arte a Ulassai, nella provincia dell’Ogliastra, un museo a cielo aperto costruito nella vecchia stazione ferroviaria del borgo, che da oltre trent’anni porta avanti la ricerca e oggi l’eredità dell’artista, nel suo paese d’origine.
Andando verso Orani, invece, potrete visitare il Museo Nivola, oggi con un nuovo allestimento concepito per raccontare l’artista Costantino Nivola, che ha diviso la sua vita tra l’Italia e New York e la sua opera, di cui è conservata la più grande collezione, in un allestimento progettato con la sua vedova Ruth Guggenheim.
Seconda tappa gourmet da S’Apposentu di Casa Puddu, il ristorante di Roberto Petza, che si autodefinisce “un progressista e un conservatore” e che parte dai piatti della tradizione, come il maialino e la pecora per costruire una esperienza.

Santa Nastro

www.museoman.it
www.museicivicicagliari.it
www.locandadeibuoniecattivi.it
www.isoladellestorie.it
www.stazionedellarte.com
www.museonivola.it
www.sapposentu.it

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #30

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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