Maurizio Travaglini. Un innovatore a Harvard

Maurizio Travaglini lo trovate sul nuovo Artribune Magazine: è lui che firma il nostro “altro editoriale”. Intanto ve lo presentiamo in questo articolo. Un personaggio che ha rivoluzionato cosette da nulla, tipo il World Economic Forum. Ora sta a Harvard. E pure lì ne sta combinando parecchie. Ad esempio...

FACILE A DIRSI…
Le idee come architetture sociali. Le idee che possono costruire nuovi spazi fisici e cambiare organizzazioni, aziende, ong, articolati sistemi umani. Inventare nuovi rapporti tra la produzione, l’organizzazione e la distribuzione, fisica e immateriale. In primis per la persona stessa, in una dinamica collaborativa e di co-design.
Certo, tutto facile a dirsi, direte. Meno quando si entra in una pratica sofisticata che vede le discipline collaborare in modo nuovo e inaspettato. Per provocare, stimolare, produrre innovazione. “Con la convinzione che l’innovazione non dipenda dall’intelligenza di pochi, ma dalla collaborazione di molti”.

DAL WORLD ECONOMIC FORUM A HARVARD
Maurizio Travaglini è questo, con il suo Architects of Group Genius, che ha fondato nel 2003 e che è diventato un punto di riferimento globale, disegnando e sviluppando più di duecento percorsi per grandi aziende e organizzazioni internazionali. In modo non ortodosso, ha ridefinito e contribuito a risolvere problemi articolati e complessi, dal lancio di nuovi prodotti e servizi alle nuove strategie di apprendimento collettivo.
Per il World Economic Forum, uno dei luoghi più formali e stabili al mondo, ha realizzato il Davos Workspace, che ha introdotto nuove dinamiche e approcci al sistema economico. Una modalità così avanzata e innovativa che ha portato Maurizio a Harvard come research fellow della Harvard University Graduate School of Design.
È proprio con Harvard che, assieme al suo gruppo, ha dato vita a The Classroom of the Future, dal quale sono nate le dieci aule più rivoluzionarie e richieste della Harvard Business School, come la realizzazione e il lancio dello Harvard Innovation Lab, un nuovo spazio/incubator.

Harvard Innovation Lab

Harvard Innovation Lab

VISIONARI TERRESTRI
Maurizio ha una simpatia e serenità travolgente, che pratica in quattro lingue che parla perfettamente, in uno schema di vita che comprende la sfera terrestre.
Un uomo rinascimentale capace di mettere in uno shaker “teoria e pratica, idee ed esperienze, riflessione e interazione, lavoro individuale e lavoro in squadra. Strategia e operatività. Filosofia e tattica. Cultura e decisioni”. Con un continuo richiamo alla natura più profonda e interiore del fare e del fare artistico. Il tutto con grande serietà e consistenza.

Cristiano Seganfreddo
direttore del progetto marzotto
direttore scientifico del corriere innovazione

www.architectz.eu
i-lab.harvard.edu

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #29

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