Eau & Gaz. Residenze d’artista in Sud Tirolo

L’8 aprile, ad Appiano, verranno mostrati i lavori degli artisti internazionali selezionati da Kathrin e Sarah Oberrauch. Dall’Austria a Israele, dalla Germania alla Francia, dalla Polonia all’Italia, gli artisti hanno prodotto una collettiva in grado di far emergere dibattiti sui limiti della contemporaneità. Includendone possibili brecce ed estensioni.

ACQUA E GAS IN SUD TIROLO
Per il secondo anno consecutivo, sulla Strada del Vino, a qualche chilometro da Bolzano, inaugura una collettiva di giovani artisti che hanno prodotto i loro lavori in loco, grazie a un particolare programma di residenze. Eau & Gaz, nello spazio espositivo al civico 19 di via Johann Georg Platzer, presenterà un percorso proprio accanto agli spazi residenziali e ai laboratori che hanno ospitato gli artisti in queste ultime settimane.
Attraverso il titolo Eau & Gaz à tous les étages vengono valorizzati necessità, tematiche e un preciso indirizzo concettuale per gli artisti in residenza a San Appiano: “Eau & Gaz”, rimarcano le fondatrici del programma Kathrin e Sarah Oberrauch, “si incontra frequentemente come insegna sulle facciate delle cittadine francesi. Cartelli di questo tipo informavano della presenza, nell’edificio, di acqua e riscaldamento. Si ritrovano per la prima volta verso la fine del XIX secolo e diventano testimoni di un nuovo standard di vita, trasformandosi in una sorta di segno del comfort moderno. E in scia al processo di Marcel Duchamp, l’insegna blu con la scritta bianca ‘Eau & Gaz’ trova un nuovo luogo nell’arte come object trouvé. Una sorta di arte rapida, contro ogni tendenza, proprio come le nostre residenze intendono diventare: una sorta di rifugio per gli artisti. Un ritiro, distaccato dalle attività esterne, una residenza che fornisce loro un ambito di intensa riflessione sul loro stesso lavoro”.

Eau & Gaz - The Wa

Eau & Gaz – The Wa

DOVE E PERCHÉ
Quest’anno a San Michele, luogo metaforico e geografico, sono ospitati Monika Grabuschnigg (Austria), Zohar Gotesman (Israele), Vincent Grünwald (Germania), The Wa, Guillaume Cayrac (Francia) Ivette Mrova Zub (Polonia) e Stefan Alber (Italia).
Il Sud Tirolo si colloca, in Italia, su un asse nord-sud: per questo motivo è sempre stato un importante centro di scambi economici e culturali, che hanno visto fondersi diverse popolazioni di molteplici tradizioni”, racconta Kathrin. “Inoltre, è sempre piacevole osservare come si possano sviluppare programmi culturali anche lontano dai più tradizionali centri urbani. Proprio come Kunsthalle Bolzano, che non si trova inserita nel tessuto cittadino, piuttosto in campagna; oppure le residenze BAU, che non hanno mai una location fissa ma si focalizzano, in regione, su aree più remote. E poi io e Sarah siamo cresciute assieme, assieme alle giovani generazioni degli artisti nati in questi luoghi”.
Ma sono le selezioni degli artisti e le modalità di lettura di ciascun portfolio a rendere queste residenze particolarmente significative. “Il programma è iniziato tre anni fa come una sorta di progetto pilota. A partire da quel momento, ogni anno vengono invitati 4-6 artisti che espongono i loro lavori, dopo un determinato tempo di residenza, in una collettiva nella cosiddetta Lanserhaus. Nel selezionare gli artisti”, spiegano le curatrici, “spesso prestiamo attenzione alle connessioni, alle rese similari, agli approcci e ai dettagli formali comuni, ma non è nostra intenzione imporre tematiche curatoriali. Il nostro primo scopo è far assistere gli artisti ai loro stessi lavori: devono instaurare una riflessione critica propedeutica a comprendere le loro capacità”.

Eau & Gaz - Ivette Mrova Zub

Eau & Gaz – Ivette Mrova Zub

PER UN’ESTETICA DELLA RESISTENZA
Tornando alla prima edizione, Kathrin e Sarah Oberrauch ricordano: “Siamo partite da un gruppo di autori e artisti amici. Ogni edizione, però, sta estendendo il circolo dei contributi. Le proposte per la selezione degli artisti non viene più fatta inter nos, ma anche attraverso altre presenze esterne. Inoltre ci sono candidature presentate da artisti di nostra conoscenza, che propongono lavori inediti da pubblicare nel catalogo annuale. In questo sistema esistono molte interfacce, molti momenti d’incontro fra coloro che partecipano dall’esterno e gli artisti selezionati.
Artisti selezionati e modelli di prossimità a parte, quali caratteristiche differenziano i lavori di quest’anno rispetto alla scorsa edizione? Come emerge il legame con il territorio circostante? “Nella mostra di quest’anno”, rispondono le curatrici, “proviamo a spostare l’attenzione su tutto ciò che permane in sottofondo. Differenti processi e istituzionalizzazioni sono guardati dal punto di vista di coloro che guidano la stabilizzazione delle norme sociali e delle pratiche che consolidano meccanismi generali dell’ordine. Come un centro di gravità, emergeranno fossili architettonici come prove di forze prevalenti che continuano, magari dall’esterno, a dare una forma alla società. E poi ci piacerebbe esplorare una sorta di estetica della resistenza a tutto questo”.
Naturalmente chiediamo loro un esempio di questa “estetica della resistenza”. “Mrova Zub descrive se stessa come una ‘social designer’, una ’visual researcher’. I suoi interessi includono eventi sociali e politici che hanno giocato un ruolo chiave nella storia recente. In Sud Tirolo ha riscoperto i resti architettonici fascisti/razionalisti ed enfatizzato il ruolo speciale delle Alpi nelle vicende che hanno interessato la Seconda guerra mondiale. La sua ricerca si focalizza sulle forme di rappresentazione e le strategie decostruttive delle relazioni di potere. L’artista ha lavorato con il giovane coro di San Paolo per cantare testo e melodie di ‘Bella Ciao’ di fronte a molti bunker abbandonati. Parallelamente ha innestato ‘Solidarity Song’ di Bertolt Brecht, cantata invece di fronte alla facciata fascista della Stazione di Bolzano. Ma questo è solo un esempio”.

Ginevra Bria

Appiano // fino al 9 maggio 2016
Inaugurazione 8 aprile 2016 ore 19
EAU & GAZ – LANSERHAUS
Via Johann-Georg-Plazer 22/24
[email protected]
www.eauetgaz.org

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/52563/eaugaz-2016/

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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