Armory Art Week. Le mostre da non perdere a New York

Di settimane dell’arte, a New York, ce ne sono almeno due. E parliamo soltanto di quelle legate alle fiere. C’è Frieze a maggio, ma prima – adesso – c’è l’Armory. Ecco cosa andare a vedere nei musei cittadini. Sempre che abbiate ancora tempo, visto che di fiere ce ne sono una dozzina.

DAL LOWER EAST SIDE A CHELSEA
Cominciamo il nostro tour, come ci piace sempre fare, dalla Bowery.
Al New Museum (1) c’è una tripletta di tutto rispetto. Si parte con l’antologica di Anri Sala, che ben conosciamo in Italia: è la più importante mai realizzata negli States. “Produzione e consunzione delle immagini”: è questo il focus della mostra di Cheryl Donegan, e dove potrebbe funzionare meglio una mostra così, se non negli Usa? Infine, l’esordio museale newyorchese di Pia Camil, messicana classe 1980.
Al Whitney Museum (2) un passaggio va fatto per capire qualcosa di più di come funzionano le tecnologie militari grazie all’Astro Noise di Laura Poitras, di cui vi abbiamo parlato nelle scorse settimane. Spettacolare anche la mostra penta-ripartita al quinto piano del museo: una sala enorme, senza alcun muro divisorio, messa a disposizione di un artista alla volta. Si comincia con Andrea Fraser.
Al DIA: Chelsea (3) c’è ancora (fino a giugno) la retrospettiva di Robert Ryman, che racconta la sua grande avventura nell’astrattismo dagli Anni Cinquanta al XXI secolo. Ve l’avevamo segnalata come mostra da non mancare se trascorrevate il Natale a New York. Beh, vi rinnoviamo l’invito.
E poi ci sono le megas, ovvero le gallerie affette da gigantismo (parliamo di metri quadri, di sedi, di potenza e potere) che stanno a Chelsea. Lo sapete: basta passeggiare nel quadrato compreso fra 19esima e 28esima strada, 11esima e 10ima avenue, e ne vedrete delle belle. Qualche spunto: Karla Black da David Zwirner, Gelnn Ligon da Luhring Augustine, Karen Kilimnik alla 303, Richard Aldrich da Barbara Gladstone, Gregory Crewdson da Gagosian, Catherine Opie da Lehmann Maupin…


CIONDOLANDO PER LA FIFTH AVENUE
Una strada, tre musei. Semplice e spettacolare.
Iniziate dal MoMA (4) e affrettatevi a vedere le tante mostre che chiudono proprio questa settimana. Ma soffermatevi su due in particolare, che durano più a lungo: la retrospettiva di Marcel Broodthaers, artista belga che di primo acchito risulta senz’altro ostico, ma la cui portata concettuale può aprire scenari fantastici di riflessione; e poi la videoinstallazione di Ernie Gehr, personaggio misconosciuto ma fondamentale per il cinema sperimentale – e protagonista qualche tempo fa di una antologica al CAC di Ginevra (qui trovate l’intervista).
Consueto salto temporale all’indietro alla Frick Collection (5), con la mostra appena inaugurata di Antoon van Dyck. Fra i cento lavori esposti, prestiti che provengono anche dall’Italia, per una panoramica completa sulla ritrattistica del grande artista fiammingo del Seicento.
Ultima tappa – ma non vi basta un’intera giornata soltanto per questi tre musei – al Guggenheim (6), dove la fa da padrone l’omaggio a Fischli & Weiss, duo artistico svizzero di cui un componente, David Weiss, è scomparso nel 2012. Una retrospettiva che porta la firma di Nancy Spector e i denari della Laurenz Foundation.

Lorraine O’Grady

Lorraine O’Grady

HARLEM E LONG ISLAND
Ultime due tappe un po’ più ellittiche.
Restando a Manhattan ma andando a Harlem – zona che sta vivendo un gran fermento, come vi racconteremo sul prossimo Artribune Magazine – si trova lo Studio Museum (7). Qui ci sono alcune rassegne che chiudono il 6 marzo, quindi in realtà potrebbe essere il primo museo da visitare. Si va dai ventisei afroamericani di A Constellation alla collettiva tematica Black: Color, Material, Concept, dalla personale di Lorraine O’Grady (artista nata nel 1934) a quella di Marc Andre Robinson, che è invece classe 1972.
Infine, via da Manhattan! Tappa obbligata al MoMA PS1 (8), dove c’è tempo fino al 7 marzo per visitare Greater New York, la rassegna che ogni cinque anni fa il punto sugli emergenti che lavorano nella Grande Mela. 157 gli artisti in mostra, oltre 400 le opere: prendetevi il vostro tempo.

Marco Enrico Giacomelli

1
New York // fino al 10 aprile 2016
Anri Sala – Answer Me
Cheryl Donegan – Scenes and Commercials
New York // fino al 17 aprile 2016
Pia Camil – A Pot for a Latch
NEW MUSEUM
235 Bowery
+1 (0)212 2191222
[email protected]
www.newmuseum.org

2
New York // fino al 1° maggio 2016
Laura PoitrasAstro Noise
New York // fino al 13 marzo 2016
Open Plan – Andrea Fraser
WHITNEY MUSEUM
99 Gansevoort Street
+1 (0)212 5703600
[email protected]
http://whitney.org

3
New York // fino al 18 giugno 2016
Robert Ryman
a cura di Courtney J. Martin e Megan Witko
DIA:CHELSEA
545 West 22nd Street 
http://diaart.org/sites/main/chelsea

4
New York // fino al 15 maggio 2016
Marcel Broodthaers – A Retrospective
New York // fino al 30 aprile 2016
Ernie Gehr – Carnival of Shadows
MOMA – MUSEUM OF MODERN ART
11 West 53 Street
+1 (0)212 7089400
www.moma.org

5
New York // fino al 5 giugno 2016
Van Dyck – The Anatomy of Portraiture
FRICK COLLECTION
1 East 70th Street
+1 (0)212 2880700
[email protected] 
www.frick.org

6
New York // fino al 27 aprile 2016
Fischli & Weiss – How to Work Better
SOLOMON R. GUGGENHEIM MUSEUM
1071 Fifth Avenue at 89th Street
+1 (0)212 4233500
[email protected]
www.guggenheim.org

7
New York // fino al 6 marzo 2016
A Constellation
Black: Color, Material, Concept
Lorraine O’Grady – Art Is…
Marc Andre Robinson – Twice Told
THE STUDIO MUSEUM IN HARLEM
144 West 125th Street
+1 (0)212
8644500
[email protected]
www.studiomuseum.org

8
New York // fino al 7 marzo 2016
Greater New York
a cura di Peter Eleey, Douglas Crimp, Thomas J. Lax e Mia Locks
MOMA PS1
22-25 Jackson Avenue at 46th Avenue
+1 (0)718 7842084
http://momaps1.org

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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