Napoli. Dove il tunnel borbonico sbuca in galleria

Finalmente si può visitare il nuovo percorso del tunnel borbonico a Napoli. Che stavolta vede la luce proprio dentro una galleria d’arte contemporanea. Siamo andati a vedere di che si tratta.

NUOVA LUCE PER IL TUNNEL BORBONICO
Napoli, novembre 2013. Una telefonata difficile da dimenticare fatta dal presidente dell’associazione culturale Borbonica Sotterranea, il geologo Gianluca Minin, al presidente della neonata associazione Interno A14, Vincenza Donzelli, annuncia qualcosa di straordinario che cambierà per sempre l’identità di quello che voleva essere semplicemente un nuovo spazio espositivo napoletano.
Oggetto della telefonata, il tunnel sotterraneo voluto da re Ferdinando II di Borbone come via di fuga verso il mare, oggi noto come Galleria Borbonica, e la nuova uscita verso la superficie trovata dai volontari che ogni domenica si dedicano agli scavi. Una scala in ferro risalente al secondo conflitto mondiale sbuca infatti in uno dei locali sotterranei di Palazzo Serra di Cassano, edificio nobiliare settecentesco nel cuore del centro storico di Napoli.
E così, lo spazio Interno A14 della giovane gallerista napoletana si carica improvvisamente di una responsabilità inaspettata: diventare nuovo varco, nuova fonte di luce, nuovo accesso alle viscere più misteriose e affascinanti d’Europa. Fuga per il sovrano e la sua corte, rifugio antiatomico durante la Seconda guerra mondiale, percorso turistico in cui si mescolano cultura e avventura, la Galleria Borbonica diviene una sorta di città underground speculare rispetto a quella che vive in superficie, creando di tanto in tanto connessioni inaspettate, gemellaggi e collaborazioni tra realtà diverse che diventano complementari.

Interno A14, Napoli

Interno A14, Napoli

I TEMI INFINITI DELLA BUROCRAZIA
Dopo aver dato il mio ok affinché gli scavi sbucassero letteralmente dal pavimento, Interno A14  ha subìto però una battuta d’arresto durata un anno e mezzo in attesa dei permessi della Sovrintendenza Archeologica e ai Beni Culturali, e così dal 2013 siamo arrivati alla fine del  2014 per creare il collegamento e per l’inaugurazione mediatica della scala, poi siamo giunti fino al 2016 per l’apertura vera e propria e per la ripresa della programmazione artistica dei miei spazi espositivi”: queste le parole di Vincenza per descrivere la sua esperienza. “Questo è un luogo associativo sempre aperto a ogni tipo di  sperimentazione artistica che favorisca la contaminazione tra le differenti forme espressive. Si tratta di spazi espositivi e performativi la cui caratteristica principale è sicuramente l’attenzione rivolta a tutto quanto avviene nel resto del mondo, in un continuo scambio con l’estero per un fluire incessante di artisti e lavori, ma ciò che più ci sta a cuore è restare agganciati alla realtà napoletana, divenendo punto di riferimento per l’arte contemporanea in città”.

UNA GALLERIA… D’ARTE
Essere operatore dell’immateriale, ovvero dell’arte, è difficile di per sé, se poi ci si mettono anche archeologia, storia, turismo, la faccenda diventa impegnativa fino all’inverosimile. Oggi Interno A14 ospita una mostra permanente di lavori creati dalla stessa Donzelli con materiali di risulta degli scavi, consistenti per lo più in cocci di maioliche databili tra il Settecento e l’Ottocento che, in una mescolanza di silicone e colori acrilici, l’artista utilizza per creare su tela immagini evocative della tradizione e del panorama naturalistico partenopeo. Una superficie totale di circa 170 mq di cui solo una parte però resta in connessione tematica con la Galleria Borbonica, mentre il resto dello spazio ospita opere, installazioni e performance.

Manuela Barbato

Interno A14
Via Monte di Dio 14 – Napoli
www.facebook.com/InternoA14

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Manuela Barbato

Manuela Barbato

Dottoressa di ricerca in Filosofia Politica e critica di Arti Performative si occupa soprattutto di danza in tutte le sue declinazioni in un lavoro fatto di scrittura, critica e programmazione artistica. È programmatrice e direttrice artistica al Teatro Bellini di…

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