Vediamoci all’Accademia Carrara. A Bergamo si rinnova

Dopo sette anni di restauro, 11 milioni di euro di fondi pubblici stanziati e 130 lavori coinvolti, il 23 aprile le 28 sale dell’Accademia Carrara torneranno a ospitare visitatori. Tra nuovi servizi, una comunicazione più diretta, attenzione all’interattività e seicento opere esposte.

Milano, 26 febbraio 2015. Al Museo Poldi Pezzoli, oltre al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, sono intervenuti Giovanni Valagussa, conservatore della Pinacoteca, e Cristina Rodeschini, responsabile Accademia Carrara, GAMeC. Tra poche settimane, infatti, dopo quasi sette anni di restauri, riapre non solo una casa museo, ma anche una collezione, un corpus di 1.796 dipinti compresi tra il XV e il XIX secolo, più di 130 sculture comprese tra XV e il XIX secolo, oltre a 2.824 disegni antichi, e poi calchi, tra gessi, affreschi staccati, grandi cartoni preparatori, stampe antiche, oggetti antichi… Una raccolta di opere che, a livello temporale, attraversa cinque secoli dell’arte italiana, vantando capolavori di Raffaello, Mantegna, Tiepolo, Tiziano, Canaletto, Lotto, Giovanni Bellini, Pitocchetto, Moroni, Pisanello.
Durante un’affollatissima conferenza stampa si sono enucleati i cinque punti di intervento operati nell’arco di sette anni di restauri progettuali. Non solo dunque un ripristino formale, ma anche organizzativo della casa museo, attraverso il completo aggiornamento dei servizi per il pubblico, la ristrutturazione della sede neoclassica, il nuovo allestimento, la campagna di restauri dei capolavori (circa 130) e la valorizzazione della collezione in Italia e nel mondo.
A porte chiuse, infatti, a causa dei laboratori di recupero, la Carrara ha messo in campo una politica di valorizzazione delle proprie collezioni, organizzando mostre, in collaborazione con alcune delle più prestigiose sedi museali italiane ed estere, dall’Australia alla Russia agli Stati Uniti, che hanno coinvolto circa un milione di visitatori.

Cristina Rodeschini, responsabile Accademia Carrara - GAMeC, Bergamo

Cristina Rodeschini, responsabile Accademia Carrara – GAMeC, Bergamo

Tornando però alle radici di questo itinerario, l’origine del palazzo neoclassico bergamasco si deve a Giacomo Carrara (1714-1796), mecenate, collezionista e profondo conoscitore del mondo delle lettere e delle arti. La generosità del conte Carrara ebbe come effetti la donazione del suo patrimonio storico-artistico e la creazione di un’accademia d’arte a esso legata, all’interno del palazzo neoclassico della piazzetta a ridosso della Città Alta. Alla morte, il suo lascito venne affidato a una commissaria, che esercitò il proprio mandato sino al 1958, quando il Comune di Bergamo subentrò nella titolarità.
A partire dal 23 aprile, il nuovo ordinamento di Accademia Carrara è stato pensato e tracciato secondo un criterio cronologico e per scuole regionali. Un percorso in ventotto sale che coinvolgerà seicento lavori, che inizierà dal tardogotico e terminerà con l’Ottocento, seguendo un metodo che si propone di isolare di volta in volta nuclei stilistici significativi. Così ogni sala può essere visitata come una sorta di esposizione conclusa, come una piccola singola mostra. Questo progetto è stato formulato da una commissione museografica anche dai responsabili del museo Cristina Rodeschini e Giovanni Valagussa.
L’itinerario inizierà al primo piano dalla sala dedicata al passaggio dalla pittura gotica a quella dell’età dell’Umanesimo, dove si incontreranno i primi capolavori, da Donatello a Pisanello, a Mantegna. Si proseguirà con la sala dei grandi veneti del secondo Quattrocento, con Giovanni Bellini e Vittore Carpaccio, poi i toscani e la pittura dell’Italia centrale, dove domineranno Botticelli e Raffaello. A seguire, sale di minori dimensioni con i nordici e i fondi oro, per riaprire poi la visuale sulla pittura veneta di primo Cinquecento – uno dei nuclei più cospicui del museo – con molte opere provenienti da istituzioni ecclesiastiche di Bergamo e dintorni. Il percorso si concluderà con spazi più raccolti, che completeranno la sezione dedicata al Rinascimento grazie alla pittura lombarda.

Accademia Carrara - GAMeC, Bergamo - l'allestimento

Accademia Carrara – GAMeC, Bergamo – l’allestimento

Al secondo piano si rincontreranno alcuni pittori nordici e si introdurrà la grande stagione bergamasca di Lotto e Cariani, per proseguire con Tiziano e la diffusione del trionfo cromatico del Cinquecento. Senza dimenticare, in ultimo, l’offerta dedicata al Seicento, la manica lunga con la presenza di Fra’ Galgario, e poi paesaggi, vedute e nature morte, fino alla fine del Settecento e a una gigantesca alcova scolpita in legno.
Come riferito da Cristina Rodeschini, però, la reale attenzione posta alla casa museo non è stata posta solamente nel recupero tecnico di opere, talvolta strappate, ma soprattutto alla modalità con la quale si è stabilito di comunicarle e presentarle al pubblico. A pianoterra, nella cosiddetta barchessa di sinistra, è stata infatti ricavata una grande aula didattica, dotata di tutte le tecnologie necessarie allo sviluppo di attività educative, composta di tre spazi minori dedicati all’accoglienza e allo sviluppo di piccole attività laboratoriali e di uno spazio centrale di più ampie dimensioni.
Inoltre verrà aperto un museum shop, più che un bookshop, un’idea capace di attrarre il pubblico attraverso proposte accattivanti e di qualità. Sviluppato al piano terra, è disposto a fianco del Salone d’Onore, ben accessibile al pubblico.

Giovanni Valagussa, conservatore Pinacoteca Carrara di Bergamo

Giovanni Valagussa, conservatore Pinacoteca Carrara di Bergamo

In occasione della riapertura, ad accogliere lo spettatore, un breve film d’animazione dedicato ai quattro principali collezionisti del museo (Carrara, Lochis, Morelli e Zeri). Realizzato in collaborazione con Lab80, il filmato ha lo scopo di introdurre il pubblico alle sale del museo, evidenziando due delle sue caratteristiche distintive: un patrimonio interamente costruito e realizzato grazie alla passione e alla generosità dei suoi collezionisti-donatori, oltre a un futuro spazio video.
In ultimo, nelle prossime settimane, prenderà vita, più che un sito Internet, una piattaforma che promuoverà anche un vero e proprio catalogo online, dedicato alla sistematizzazione degli archivi dell’Accademia Carrara.

Ginevra Bria

Bergamo // dal 23 aprile 2015
Accademia Carrara
Piazza Giacomo Carrara 82
035 270272
www.accademiacarrara.bg.it
www.lacarrara.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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