Armory Arts Week. Una settimana di mostre a New York

Come ogni anno, Armory Show trasforma New York in una mostra a cielo aperto. Fino all’8 marzo, una delle più vive capitali dell’arte si anima di un’offerta culturale impareggiabile. Tra appuntamenti istituzionali ed esperimenti galleristici, ecco la consueta guida per orientarsi nella Grande Mela.

LE MOSTRE NEI MUSEI
Se i Moli 92 e 94, sulla riva ovest del fiume Hudson, rimangono una meta imprescindibile per il popolo fieristico, anche il resto di New York sa come tenere viva l’attenzione degli appassionati d’arte. Una rassegna di eventi da capogiro riempie il già fitto calendario dell’Armory Show, trasformando la settimana di una delle fiere più longeve al mondo in uno sfrenato tour de force tra gallerie e sedi istituzionali.
Si comincia dalle grandi esposizioni allestite negli spazi dei colossi museali cittadini. Al New Museum è tempo di Triennial, appuntamento avviato nel 2009. La proposta di quest’anno, Surround Audience, è un’ambiziosa collettiva dedicata alle attuali leve dell’arte internazionale e ai loro sistemi di relazione con il mondo contemporaneo, sul piano artistico, sociale e identitario. Cinquantuno artisti provenienti da oltre venticinque Paesi danno il loro apporto alla costruzione del futuro.
Il Metropolitan Museum of Art dedica una lunga retrospettiva al maestro del Minimalismo concettuale Sol LeWitt. Il suo poderoso Wall Drawing #370 (1982), con protagoniste dieci geometrie in bianco e nero, occupa il primo piano del museo e dialoga con le Composite Series del 1970, testimoniando un’attitudine allo studio analitico delle forme che accompagna l’intera carriera dell’artista. Sempre al Met va in scena Madame Cézanne. Fino al 15 marzo, si potrà godere del raro incontro con uno degli indiscussi modelli ritrattistici di Monsieur Paul, Hortense Fiquet, moglie e musa di una vita intera.

Dalla storia all’oggi, la contemporaneità più attuale è protagonista anche di un’altra collettiva, presentata al MoMA, in chiusura il prossimo 5 aprile. Da Richard Aldrich a Joe Bradley, da Mark Grotjahn a Oscar Murillo, gli artisti del XXI secolo discutono del loro tempo in The Forever Now: Contemporary Painting in an Atemporal World. L’ancora contemporaneo Wim Wenders è invece protagonista della rassegna dedicata alla sua filmografia dal Museum of Modern Art fino al 17 marzo, con una selezione di venti pellicole e numerosi corti.
La conversazione tra presente recente e passato d’inizio Novecento è quanto mai viva al Guggenheim Museum, con una doppia rassegna dedicata alla multiforme produzione di On Kawara, fatta di disegni, cartoline, telegrammi, mappe, ritagli di giornale, tutti riuniti in Silence, e alla prima produzione di Vasilij Kandinsky, antecedente alla svolta astratta.

Claire Fontaine - Stop Seeking Approval - veduta della mostra presso Metro Pictures, New York 2015

Claire Fontaine – Stop Seeking Approval – veduta della mostra presso Metro Pictures, New York 2015

LE MOSTRE NELLE GALLERIE
Dai musei alle gallerie il passo è breve, con altri grandi nomi dell’arte contemporanea. La galleria Allan Stone Projects propone Chamberlain, De Kooning & Others, dove gli “altri” sono personalità del calibro di Franz Kline, Charles Ginnever e Alfred Leslie. Il collettivo parigino Claire Fontaine occupa per la seconda volta gli spazi di Metro Pictures con Stop Seeking Approval, una selezione di pittura monocroma e sculture ready made al limite fra tradizione storicizzata e attivismo politico. Fino al 14 marzo, un altro punto di vista non convenzionale, oggi ritenuto uno dei capisaldi della contemporaneità, è ospitato dalla James Cohan Gallery, con l’installazione dei molteplici schermi di M200/Video Wall (1991), opera del visionario e avanguardistico Nam June Paik.
L’apporto italiano alla concitata settimana dell’arte newyorchese è degno di nota. Il recentissimo Center for Italian Modern Art, inaugurato lo scorso febbraio, dedica la sua seconda mostra a Medardo Rosso, portando per la prima volta negli Stati Uniti un cospicuo estratto del corpus di fotografie e disegni dell’artista nostrano, accostati alle sue celebri sculture. Mentre il contributo del milanese Aldo Rossi, luminare dell’architettura novecentesca, al paesaggio urbano della Grande Mela sarà discusso all’AIA New York Chapter, Center for Architecture nella serata del 5 marzo, con ingresso a pagamento.

Paula Hayes, Gazing Globes

Paula Hayes, Gazing Globes

LE MOSTRE EN PLEIN AIR
Ancora un paio di curiosità per completare il vademecum della “settimana Armory”. Alcuni punti nevralgici della geografia newyorchese saranno letteralmente invasi dall’arte, generando impreviste dinamiche di interazione.
Times Square Arts, piattaforma di arte pubblica ideata dalla Times Square Alliance, propone HeartBeat, un’installazione multisensoriale progettata dallo studio di design Stereotank per una delle piazze più note al mondo. Nata come scultura pulsante al ritmo di una bassa frequenza che invita il pubblico a interagire a livello sonoro con strumenti musicali a percussione, l’opera si trasforma in una singolare seduta pubblica a disposizione di chiunque, per tutta la prima settimana di marzo.
Fino al 19 aprile, invece, i Gazing Globes di Paula Hayes illumineranno il Madison Square Park grazie a diciotto sfere in ultra moderno policarbonato che racchiudono oggetti tecnologici ormai vintage, come frammenti di apparecchi radiofonici o compact disc ridotti in polvere.
Infine, per non perdere mai l’orientamento, si potranno scaricare i podcast messi in rete dalla MTA, la massima autorità nel campo dei trasporti pubblici. Una mappatura artistica della città per scoprire che in una stazione di New York può nascondersi l’intervento di Vito Acconci o di Duke Riley.

Arianna Testino

New York // fino al 24 maggio 2015
2015 Triennial: Surround Audience
NEW MUSEUM
235 Bowery
www.newmuseum.org

New York // fino al 15 marzo 2015
Madame Cézanne
New York // fino al 3 gennaio 2016
Sol LeWitt: Wall Drawing #370
THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART
1000 5th Avenue
www.metmuseum.org

New York // fino al 17 marzo
Wim Wenders
New York // fino al 5 aprile 2015
The Forever Now: Contemporary Painting in an Atemporal World
MOMA
11 West 53 Street
www.moma.org

New York // fino al 3 maggio 2015
On Kawara – Silence
New York // fino al 1° aprile 2015
Kandinsky before Abstraction, 1901-1911
GUGGENHEIM MUSEUM
1071 Fifth Avenue
www.guggenheim.org

New York // fino al 21 marzo 2015
Chamberlain, De Kooning & Others
ALLAN STONE PROJECTS
536 West 22nd Street
www.allanstoneprojects.com

New York // fino al 4 aprile 2015
Claire Fontaine – Stop seeking approval
METRO PICTURES
519 West 24th Street
www.metropictures.com

New York // fino al 14 marzo 2015
Nam June Paik      
JAMES COHAN GALLERY
533 West 26th Street
www.jamescohan.com

New York // fino al 27 giugno 2015
Medardo Rosso (1858-1928)
CIMA – CENTER FOR ITALIAN MODERN ART
421 Broome Street
www.italianmodernart.org

New York // 5 marzo 2015 ore 18-20
Aldo Rossi in New York
AIA NEW YORK CHAPTER | CENTER FOR ARCHITECTURE
536 LaGuardia Place
www.cfa.aiany.org

New York // fino all’8 marzo 2015
HeartBeat
TIMES SQUARE
www.timessquarenyc.org/HeartBeat

New York // fino al 19 aprile 2015
Gazing Globes
MADISON SQUARE PARK
23rd Street and Fifth Avenue
www.madisonsquarepark.org/art

www.web.mta.info/mta/aft/podcast/

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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