UniCredit restaura Arena di Verona. Intervista a Federico Ghizzoni

I lavori di messa in sicurezza dell’Arena di Verona stanno per essere appaltati: non solo grazie a 14 milioni di finanziamenti da Fondazione Cariverona e UniCredit, ma favoriti anche dagli sgravi dell’Art Bonus. L’AD di UniCredit, Federico Ghizzoni, approfondisce come.

Nell’Arena di Verona, allo stato attuale sono stati affrontati con continuità gli interventi di restauro del paramento murario e lapideo esterno ora conclusi. Tali lavori sono stati finanziati in parte con fondi propri dell’amministrazione, in parte con contributo regionale e in parte con il sostegno di privati.
Auspicabilmente in quattro anni, dal futuro inizio dei lavori, successivo alla gara d’appalto, si darà un nuovo volto, o meglio, un volto rinnovato al terzo Anfiteatro romano per dimensioni (dopo l’Anfiteatro Flavio di Roma e l’Anfiteatro di Capua), giunto in buono stato conservativo fino ai giorni nostri. Dal 1913 l’Arena è diventata sede del più importante teatro lirico all’aperto del mondo, in grado di ospitare fino a 13.500 spettatori, per un totale di 700mila presenze annue attirate da oltre cinquanta serate in programma. In particolare saranno affrontati interventi sulla sigillatura delle gradinate, al totale rifacimento degli impianti elettrici e di sicurezza, sia in uso esclusivo alla stagione di spettacolo areniana che quelli pertinenti al sito museale e al rifacimento degli impianti antincendio.
Per completare i lavori di restauro sono poi da programmare il rifacimento integrale di tutti i servizi igienici in uso al pubblico, il riordino degli spazi utilizzati da Fondazione Arena con l’ammodernamento dei camerini ubicati negli arcovoli e la creazione di un’apposita logistica di spettacolo all’esterno dell’Anfiteatro atta a migliorare le condizioni di lavoro di tutte le maestranze preposte agli spettacoli, ridurre il carico d’incendio e restituire alla fruizione dei visitatori alcuni vani oggi interdetti. Dopo un supporto ventennale, da parte del Gruppo Bancario a sostegno dei programmi dell’Arena, il finanziamento di 14 milioni di euro, infatti, è stato garantito da Fondazione Cariverona e UniCredit in pari quote.
ll 17 dicembre, Comune di Verona, Fondazione Cariverona e UniCredit hanno reso pubblica la firma per il restauro dell’Arena di Verona. Federico Ghizzoni, amministratore delegato UniCredit, qui presenta il progetto di recupero, come uno fra i più rilevanti e uno fra i primi in Italia a usufruire dell’Art Bonus del Ministro Dario Franceschini, agevolazione che permetterà una detrazione fiscale fino al 65%.

Arena di Verona

Arena di Verona

Quale significato per il Gruppo assume un restauro di una roccaforte storico-culturale come l’Arena (anche nei confronti del vostro, ormai annuale, sostegno al suo programma di eventi)?
Per UniCredit questo contributo a un monumento simbolo del vasto e importante patrimonio culturale italiano è parte dell’impegno per la cultura che da sempre ci caratterizza: in particolare siamo partner da oltre vent’anni del Festival Lirico e questo ci rende ancora più partecipi di questo restauro.

I quattordici milioni che dovranno essere stanziati, in tre anni, come verranno messi a disposizione da Fondazione Cariverona e dalla città? Come UniCredit entrerà in dialogo con questi due diversi enti?
UniCredit e Fondazione Cariverona si sono divise in parti uguali questo sostegno, che sarà devoluto al Comune di Verona per sostenere i lavori di restauro e adeguamento dell’Arena. UniCredit ha rapporti di lunga data con entrambe le istituzioni che, ciascuna secondo la propria mission, sono impegnate nel sostegno e nello sviluppo di questo territorio.

Grazie all’Art Bonus del Ministero state per dare vita a un progetto-pilota: quale messaggio dare a realtà che necessiterebbero dello stesso supporto/visibilità?
Siamo davvero orgogliosi che questo contributo sia uno dei primissimi nell’ambito del cosiddetto Art Bonus e, al momento, di gran lunga il più importante. Speriamo che, come nelle intenzioni del governo che ha fortemente voluto questa normativa, altri privati seguano questo primo passo a favore della tutela e della valorizzazione condivisa del nostro importantissimo patrimonio culturale.

Arena di Verona

Arena di Verona

Verona, per UniCredit, invece, rappresenta un punto focale sul territorio veneto. Quale nuovo rapporto instaura UniCredit con la Regione?
Il nostro legame con la città di Verona e con la Regione Veneto è da sempre di grande collaborazione: sono certo che questo ulteriore contributo sarà un’esperienza straordinaria. Vorrei però sottolineare l’importanza dell’Arena di Verona come monumento nazionale con un rilievo davvero globale. Di conseguenza, questo nostro intervento è davvero a favore dell’intero patrimonio artistico e culturale italiano e mondiale.

Quale, invece, la sua personale definizione del concetto di sostegno alla cultura?
Sono davvero convinto che la cultura e l’arte siano due grandi giacimenti anche di sviluppo economico per un Paese particolarmente ricco da questo punto di vista come l’Italia. Interventi come questo su realtà di riconosciuto livello internazionale rappresentano anche una spinta alla crescita complessiva del Paese. Penso che una corretta logica di sostegno sia anche quella di creare le condizioni per una vera autonomia e sostenibilità nel tempo di queste grandi realtà italiane.

Potrebbe esprimere un pensiero, o formulare un augurio che accompagni il progetto di restauro dell’Arena?
Spero davvero che questo progetto sia seguito da nuovi interventi di imprese e privati in favore di  altri importanti tesori italiani. La nostra speranza è che pubblico e privato collaborino sempre di più per tutelare e valorizzare i beni per cui l’Italia è famosa e apprezzata in tutto il mondo.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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