Elezioni amministrative 2014. Quali programmi per la cultura? Vol. I

Domenica 25 maggio è una data importante per tutto il Continente, visto che si vota per il Parlamento Europeo. Ma in Italia vanno al voto anche migliaia di cittadini chiamati a eleggere il proprio sindaco. Abbiamo scelto una rosa di otto città - qui trovate le prime quattro - e per ognuna siamo andati a sbirciare il programma dei tre candidati che, secondo i sondaggi, dovrebbero classificarsi sul “podio”. Per capire cosa intendono fare in ambito culturale qualora venissero eletti.

BERGAMO

Franco Tentorio (FI + LN + altri)
Riprende da dove ha interrotto il sindaco uscente Franco Tentorio, promettendo una nuova sede per la GAMeC: quella che verrebbe costruita ad hoc, grazie al sostegno di UBI Banca, nell’area degli ex Magazzini Generali di via Rovello. E di cui si parla già dal 2010. Fra i temi dell’agenda culturale del centrodestra, anche la conferma della grande mostra su Palma il Vecchio prevista nel 2015 e l’impegno di pressing istituzionale affinché l’Unesco riconosca le Mura della Città Alta come Patrimonio dell’Umanità.
forzaitalia.bergamo.it

Giorgio Gori (PD + SEL + altri)
Ex uomo Mediaset e oggi renziano di ferro: Giorgio Gori mette la cultura fra i temi caldi del suo programma. Potenziamento di GAMeC e Accademia Carrara in un’ottica di rete con le altre realtà museali della città, arricchimento del Bergamo Film Meeting e del festival BergamoScienza sono tra i punti principali di un progetto che scommette tantissimo sulla vocazione universitaria della città. Obiettivo UniBg 20-20: portare a 20mila gli iscritti dell’ateneo entro il 2020 significa rivoluzionare la
giorgiogori.it

Marcello Zenoni (M5S)
Strettamente connesso alle trasformazioni urbane il tema cultura articolato nel programma del Cinque Stelle Marcello Zenoni. Fra le proposte, riconvertire l’ex caserma Montelungo in uno spazio multidisciplinare per le arti performative e modificare le curve dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, riducendone la capienza in favore della creazione di nuove piazze da animare con eventi di diversa natura. Ma si parla anche, in Città Alta, del ripristino del tratto settentrionale delle Mura.
marcellozenoni.it

Gae Aulenti - Complesso di Sant'Agostino - Modena

Gae Aulenti – Complesso di Sant’Agostino – Modena

MODENA

Gian Carlo Muzzarelli (PD + SEL + altri)
Nel programma della coalizione di centrosinistra la parola ‘cultura’ ricorre con insistenza. Si punta innanzitutto alla “riqualificazione del Sant’Agostino” (l’ex ospedale che ospitava, fra le altre, le attività della Fondazione Fotografia), si citano i fondi europei Europa Creativa e finanche i “tanti artisti modenesi contemporanei, giovani e meno giovani”. Quanto alle realtà esistenti, si parla di “riprogettazione e riorganizzazione” delle collezioni afferenti il Palazzo dei Musei, così come di “consolidamento” delle attività della Galleria Civica.
www.giancarlomuzzarelli.it

Marco Bortolotti (M5S)
Il programma non è esplicito, ma pare chiaro il riferimento al Sant’Agostino quando si legge: “Evitare che decine di milioni di euro di soldi pubblici siano impiegati per quelli che dovrebbero diventare grandi poli di attrazione turistica nazionale e internazionale e che si rivelano invece contenitori vuoti”. Quanto alla parte construens, si propone di istituire un Museo della Tecnica “al fine di tramandare la memoria del lavoro locale in tutti i suoi aspetti”.
modena5stelle.it

Giuseppe Pellacani (FI + Fratelli d’Italia + UDC)
Spaccatura nel centrodestra: Lega Nord e NCD corrono in solitaria, rispettivamente con Stefano Bellei e Carlo Giovanardi. Quanto a Pellacani (iscritto all’UDC), in Rete non si trova traccia del programma.

Il Castello Svevo di Bari

Il Castello Svevo di Bari

BARI

Antonio Decaro (PD + SEL + altri)
Si è fatto photoshoppare nei panni di Jep Gambardella, coniando quale slogan elettorale La Grande Certezza. È l’assessore uscente Antonio Decaro l’uomo scelto dal centrosinistra per ereditare la poltrona del vulcanico Michele Emiliano: nel suo programma, il progetto di riconvertire l’ex Caserma Rossani e trasformarla in un “polo dell’innovazione culturale”. Dove collocare l’Accademia d’Arte e prevedere sale prove e laboratori, oltre a foresterie e atelier per residenze di artisti italiani e internazionali.
www.antoniodecaro.it

Domenico Di Paola (FI + NCD + altri)
Anche il candidato del centrodestra Domenico Di Paola sogna di portare l’Accademia d’Arte nelle sale della fu Caserma Rossani, considerata tra i punti fondamentali di  quello che vorrebbe essere un sistema di spazi espositivi, teatri, luoghi d’arte e cultura da coordinare in modo più sinergico rispetto quanto accade ora. Tra i progetti di Di Paola, anche quello di evocare – con un museo ad hoc – l’eroica stagione del Gran Premio che negli Anni Quaranta e Cinquanta si correva in città.
www.dipaolasindaco.it

Desirée Digeronimo (DesideriAmo Bari)
Un altro pm che scende in politica: nota per le sue inchieste sulla sanità pugliese, Desirée Degeronimo guida una lista civica che si propone di trasformare la Fiera del Levante in un “hub metropolitano”, luogo di socialità e intrattenimento culturale che vorrebbe fregiarsi di un Museo del Mare e di un ecomuseo. Nel programma si legge anche della volontà di trasformare Bari in una città a misura di Street Art, e del progetto per rivitalizzare spazi sopiti della città come sedi per una Galleria d’Arte Moderna.
www.desireedigeronimo.it

Padova, Palazzo del Monte di Pietà

Padova, Palazzo del Monte di Pietà

PADOVA 

Ivo Rossi (PD + SEL + altri)
Si parla di cultura e patrimonio storico-artistico nel capitolo La città attraente del lungo programma; anzi, si parla di “cooltura [sic] e creative economy”. La strada scelta è innanzitutto quella di “avviare la costruzione di una partnership pubblico privata per la realizzazione di grandi mostre”. Punto secondo, la “sburocratizzazione” e il coordinamento fra i poli museali esistenti. Mentre le novità consistono, fra le altre, nel nominare una direzione artistica per il Centro Culturale Altinate-San Gaetano e nel procedere con la realizzazione di un nuovo auditorium a Palazzo Foscarini.
www.ivorossi.it

Massimo Bitonci (FI + Lega Nord + altri)
Anche nel programma del centrodestra si parla di una “regia per la pianificazione, la realizzazione e la progettazione di eventi culturali, mostre e inaugurazione”, così come si sottolinea la necessità di potenziare il San Gaetano. Accento particolare sulla tutela della Cappella degli Scrovegni, nell’ottica di un “rilancio di Padova città di Giotto”.
www.massimobitonci.it

Giuliano Altavilla (M5S)
Cristallino il capitolo riguardante l’arte, antica e contemporanea, tanto da non necessitare commenti. Un estratto concernente la prima: “A cadenza annuale o biennale realizzare una mostra a tema, di facile comprensione e di grande attrattiva (es. Modigliani) […] o, in alternativa, realizzare una mostra di una singola eccezionale opera (es. i Bronzi di Riace) che potrebbe anche essere merce di scambio con un pezzo padovano, ad es. i Bronzi in cambio di Donatello”. E riguardante la seconda: “10 sculture di un grande Artista nei punti più importanti di Padova ed una ventina di sculture di giovani emergenti sparse attorno ad esse”.
www.padova5stelle.it

Marco Enrico Giacomelli e Francesco Sala

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Francesco Sala

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Francesco Sala è nato un mesetto dopo la vittoria dei mondiali. Quelli fichi contro la Germania: non quelli ai rigori contro la Francia. Lo ha fatto (nascere) a Voghera, il che lo rende compaesano di Alberto Arbasino, del papà di…

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