Brooklyn, nuova piccola Mela

Brooklyn sarà la nuova Manhattan. I piani urbanistici - alcuni approvati e molti già in partenza - che coinvolgono investimenti immobiliari ingenti dicono questo, tra cittadini scontenti che gridano alla speculazione e investitori entusiasti. Questo però vuol dire anche investimenti architettonici su cultura e spazi pubblici, a vantaggio proprio degli abitanti dell’area. E si iniziano a vedere i risultati, innegabilmente positivi.

NAVY YARD CENTER
L’edificio 92 del Brooklyn Navy Yard, su progetto di Workshop apd con Beyer Blinder Belle Architects & Planners LLP, è stato inaugurato nel 2012, aprendo dopo 210 anni di storia le sue porte al pubblico. L’edificio, residenza del comandante dell’US Marine Corps, ospita oggi, nei suoi 20.000 sqf di nuova costruzione, spazi espositivi, uffici, caffè e sale per job training programs. Il nuovo volume con la facciata in rete metallica aggetta sulla piazza, rendendosi visibile a passanti e visitatori. L’intero progetto è stato portato avanti sfruttando tecnologie completamente sostenibili, che gli hanno permesso di ottenere la Leed platinum certification. Parte del nuovo piano urbanistico per l’industrial park, l’edificio è un esempio di come gli attuali investimenti nell’area di Brooklyn stiano portando, oltre agli interessi immobiliari, interventi improntati allo sviluppo culturale e turistico dell’area.

Project: Workshop apd + Beyer Blinder Belle
Year: 2012
Location: 63 Flushing Avenue
Status: completed
Photo:
Chuck Choi

Shop Architect, Barclays Center

Shop Architect, Barclays Center

BARCLAYS CENTRE
Il Barclays Center progettato da Shop Architect e inaugurato nel 2012 Fra Atlantic e Flatbush si può considerare per ora l’edificio più spettacolare di Brooklyn. Spettacolare nel vero senso della parola, perché tutto – dalla forma al contenuto – è show per la cittadinanza e i visitatori. D’altronde la Barclays è tra i maggiori investitori dell’area e si sa ormai che poco gioca meglio di un edificio iconico, che dia l’idea che tutto sta cambiando e che il futuro è ormai alle porte, per far salire il valore immobiliare di un quartiere. L’edificio, con i suoi 675.000 sqf e la sua forma fluida, accoglie gli ospiti in un enorme spazio aperto sormontato da una stupefacente forma ovale su cui si apre la facciata principale completamente vetrata. I visitatori da qui possono accedere ai vari bar e caffè e all’arena, incorniciata nell’enorme copertura di 30 metri d’altezza. Sicuramente un progetto ben riuscito nell’intento, che anticipa un futuro urbano già scritto negli investimenti finanziari.

Project: Shop Architect
Year: 2012
Location: 620 Atlantic Avenue
Status: completed
Photo:
Bruce Damonte

Weiss/Manfredi, Brooklyn Botanic Garden

Weiss/Manfredi, Brooklyn Botanic Garden

BOTANICAL GARDEN
Nel 2012 è stato inaugurato il nuovo Visitor Center del Brooklyn Botanic Garden, a sottolineare l’attuale fervore di quest’area verso la vita urbana culturale e pubblica. Punto d’incontro fra la città e il parco, l’edificio esprime a pieno l’intenzionalità di captare i cittadini e spingerli nel mondo della cultura della coltivazione. Interfaccia, gate e punto d’orientamento, il Centre ospita la lobby, le gallerie espositive, i caffè, gli shop e la sala eventi, inglobandoli nella sua forma fluttuante che fonde in sé i tre percorsi del parco. La copertura diventa anch’essa topografia, confondendo e trasformando l’intero edificio in un elemento del landscape.
Project: Weiss/Manfredi
Year: 2012

Location: 990 Washington Avenue
Status: completed

Michael Van Valkenburgh, Bridge Park

Michael Van Valkenburgh, Bridge Park

BRIDGE PARK
Secondo tradizione americana, fatta la metropoli va creato anche il luogo di fuga per i cittadini stressati, ed è così che tra i vari progetti è stato approvato anche quello per il Bridge Park, la Coney Island di Brooklyn. Un vero parco tematico dove a ogni Pier è dedicata una sezione dello svago: Pier 1 e 6 divertimento e sport, Pier 2 e 5 prato comunale, Pier 3 spiaggia e habitat dell’isola. Il Pier 6, in particolare, progettato da Michael Van Valkenburgh Associates, è stato completato già nel 2010 ed è volto a soddisfare le esigenze dei bambini di Brooklyn: a Swing Valley possono volare a mezz’aria, a Slide Mountain scalare le vette, a Sand Village godere di tutte le attrazioni di una vera spiaggia, compresi campi di beach volley, in Water Lab usufruire di ogni tipo di gioco acquatico. Insomma, un parco giochi in piena regola vista Manhattan per i fortunati bambini della metropoli.

Project: Michael Van Valkenburgh
Year: 2010
Location: 334 Furman Street
Status: completed

Rafael Vinoly, Children's Museum Building Crown Heights

Rafael Vinoly, Children’s Museum Building Crown Heights

CHILDREN’S MUSEUM
Nella Brooklyn degli edifici industriali e dei mattoni rossi, un enorme parallelepipedo giallo si staglia giocoso per attirare i bambini. È il Children’s Museum Building Crown Heights di Rafael Vinoly Architects, e al suo interno contiene un segreto: non solo la nuova struttura coi suoi 110.000 sqf ha donato alla preesistenza del 1977 gallerie espositive, caffè, una biblioteca e alcune classroom, ma soprattutto ha consegnato nel 2008 alla città di New York il primo Leed building certificato Silver. È stato impiegato il primo sistema geotermico per il riscaldamento e il condizionamento dell’edificio, pannelli fotovoltaici in facciata e un sistema di controllo di luce e ventilazione per il risparmio energetico, oltre a materiali rinnovabili o riciclati. I bambini – tramite laboratori, esperimenti e mostre – prendono parte alla scoperta dei segreti dell’edificio sostenibile, che da contenitore si trasforma magicamente in contenuto.

Project: Rafael Vinoly
Year: 2008
Location: 145 Brooklyn Avenue
Status: completed
Photo:
Chuck Choi

Steven Holl with Rogers Marvel, Higgins Hall Insertion

Steven Holl with Rogers Marvel, Higgins Hall Insertion

HIGGINS HALL INSERTION
L’Higgins Hall Insertion di Steven Holl Architects e Rogers Marvel non è sicuramente uno dei più recenti interventi a Brooklyn, anzi con i suoi ormai otto anni vanta una certa anzianità, ma rimane tuttora uno dei più brillanti. I suoi 22.500 sqf appoggiati alla struttura esistente ospitano la lobby, gli studios, le review room e i workshop, oltre a un auditorium, al digital resource centre e alla gallery terrace. La vera aggiunta per la facoltà di architettura del Pratt Institute però non è stata funzionale. Il preesistente edificio in mattoncini rossi ha guadagnato un nuovo portale d’ingresso di tutto rispetto, un volume vetrato traslucido, puro nelle geometrie e nel dettaglio, che è riuscito a sottolineare la sua importanza storica distanziandosene il più possibile, in una logica degli opposti. Il gioco è preciso e bilanciato, e nessuno dei due corpi prevarica l’altro; anzi, si rivitalizzano a vicenda andando a creare quello che è stato definito un nuovo inizio per la Pratt School of Architecture.

Project: Steven Holl with Rogers Marvel
Year: 2005
Location: 61 Saint James Place
Status: completed 

Federica Russo

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #15

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Federica Russo

Federica Russo

Federica Russo (Lecce, 1983) è architetto e scrittrice freelance. Dal 2006 a oggi ha collaborato nella redazione e scritto articoli per diverse testate d’architettura tra cui presS/Tletter, presS/Tmagazine, Artribune sezione architettura, Compasses, L’Arca. Si è laureata presso l’Università “la Sapienza”,…

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