Artelibro, sounds good

È la prima fiera italiana dell’editoria d’arte: per il suo decimo compleanno Artelibro guarda in modo inedito alla musica. Portando in mostra il John Lennon scrittore e una collezione di vinili d’artista: a Bologna, questo weekend.

Ci sta che alla festa di un compleanno importante – in questo caso il decimo – si intoni una canzone d’auguri. Fa le cose in grande Artelibro, che spalleggia la mostra in scena a Modena e chiama John Lennon a inscenare un ideale “Happy birthday”. È il Museo della Musica a esporre le prime edizioni e le carte che hanno generato i vari In His Own Write e A Spaniard In The Works, eretici e visionari libri d’artista, folli e surreali cavalcate lungo i sentieri della fantasia. Un evento che si accompagna alle fotografie di Bruno Vagnini esposte da ONO Arte, rara testimonianza dei leggendari bed-in del tandem John & Yoko.
Fiera, certo: ma sempre più festival. Questo il progetto di Artelibro, che ai 130 espositori chiamati a raccolta a Palazzo Re Enzo – un terzo circa gli antiquari – unisce un centinaio di eventi, tra mostre e talk, azioni e dibattiti. Legati dal filo della musica: celebrata dalle opere site specific di Greta Schödl e Lorenzo Perrone, ma anche nella mostra che alla Biblioteca Universitaria porta centotrenta vinili d’autore. Disegnati, istoriati, manipolati, rivisitati dai vari Marcel Duchamp e Yves Klein, ma anche Brian Eno e Demetrio Stratos, in una felice ibridazione tra voci e immagine.
Non c’è bisogno di Candida Höfer per lasciarsi sedurre dal fascino della biblioteca, luogo magico e magnetico: portano la firma di Massimo Listri le immagini di sale lettura e scaffali raccolte in giro per l’Europa, da Napoli a Coimbra, ed esposte a Palazzo d’Accursio.

La biblioteca di Chantilly fotografata da Massimo Listri

La biblioteca di Chantilly fotografata da Massimo Listri

Cambio di rotta, dunque, per Artelibro. E cambio di timoniere. Giovanna Pesci Enriques lascia la presidenza della fiera che ha ideato e fondato: al suo posto Ricardo Franco Levi, stretto collaboratore di Romano Prodi, che nel 2006 lo vuole sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega su informazione, comunicazione ed editoria. E con cui firma il famigerato disegno di legge che chiedeva l’iscrizione dei blogger e delle testate digitali al Registro Operatori Comunicazione; prima di estendere – nel 2011 – il testo della cosiddetta legge “anti-Amazon”, con limitazione al 15% dello sconto sul prezzo di copertina dei libri.
I dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori sono, come facile immaginarsi, desolanti. Cala in maniera complessiva il numero dei lettori, scesi tra 2010 e 2011 di oltre 720mila unità; crollano i fatturati, con il primo semestre del 2012 che fa registrare alla voce vendite un -9,1% rispetto all’anno precedente. Nel triennio 2009-2011 le vendite registrate nei bookshop di mostre e musei sono passate da un incasso superiore ai 23milioni di euro a 20: l’editoria d’arte ha perso il 3,8% delle sue quote di mercato.
Un panorama desertico che offre però nuove sfide: gli e-book, naturalmente. Ma anche la riscoperta di quelle forme di produzione anarchiche e spontanee, virali e intriganti: sono cinquanta gli espositori di Fruit, sezione di Artelibro che per il secondo anno consecutivo indaga il mondo degli indipendenti. Tra fanzine d’artista ed edizioni limitate, ma anche – in omaggio al tema della fiera – musica. Edizione sperimentale nella dépendance dell’ex Fonderia di via Vincenzi per Fruit Disco, indagine su quella nicchia del mercato discografico underground che sonda nuove soluzioni nel campo dell’artwork.

Francesco Sala

http://www.artelibro.it/

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Francesco Sala

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