La seconda vita di Roger Vivier. Intervista con Inès de La Fressange e Bruno Frisoni

Incontriamo Inès de La Fressange e Bruno Frisoni alla serata organizzata alla Saatchi Gallery in occasione del lancio del libro “Roger Vivier” edito da Rizzoli. Le sale del museo si tingono di fucsia, lo champagne profuma di lavanda, i macarons sono al foie gras, alle pareti gli splendidi collage di Roger Vivier, un fantastico dj e, a scaldare l’atmosfera, lo star system della moda londinese con ai piedi non semplicemente scarpe, ma i capolavori realizzati da Frisoni.

Finalmente la storia del celebre marchio di accessori Roger Vivier è documentata in un gran libro edito da Rizzoli destinato a diventare un oggetto da collezione. Sfogliando le pagine diventa quasi un gioco distinguere le foto di oggi da quelle d’archivio, e lo spirito si alterna tra la compostezza e il bon ton delle celebri boucle e la stravaganza delle ultime linee Prismik e Virgule.
Tra le pagine troviamo un’intervista a Catherine Deneuve, che rese famose le scarpe omonime nel film di Buñuel Belle de Jour del 1967, e foto meravigliose della più bella e ossessiva storia d’amore di tutti i tempi: quella tra le donne e le scarpe. Ballerine, tacchi vertiginosi da red carpet ai piedi delle più grandi icone come Sofia Loren, la Regina Elisabetta nel giorno della sua incoronazione, Brigitte Bardot, Kate Blanchet, Carla Bruni, Nicole Kidman e tante altre.
Come spesso si dice, dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna, in questo caso dietro al marchio Vivier c’è una donna esplosiva, di una bellezza spiazzante, gioiosa, naturale e di una simpatia travolgente.

Virginie Mouzat & Colombe Pringle - Roger Vivier - Anna Bauer - Courtesy of W magazine

Virginie Mouzat & Colombe Pringle – Roger Vivier – Anna Bauer – Courtesy of W magazine

Inès de la Fressange, cosa vuol dire essere ambasciatrice di un marchio?
Quando Diego della Valle, dieci anni fa esatti, ha rilevato il marchio, mi ha chiesto subito chi immaginassi come direttore creativo per far rivivere lo spirito del grande Roger Viver. La persona che avevo in mente era in realtà già stata scelta: Bruno Frissoni. Il marchio c’era, il direttore creativo anche, io in tutto questo sarei stata la cornice del quadro.

Qual è il suo ruolo?
Potrei definirmi una consulente, nel senso che curo l’unità estetica del brand. Abbiamo ripensato una storia che era rimasta in sospeso e per farlo abbiamo usato la stessa filosofia in tutte le sue sfaccettature: gli interni delle boutique, il sito e ora questo splendido progetto editoriale.

Virginie Mouzat & Colombe Pringle - Roger Vivier - Courtesy of Roger Vivier by Philippe Jarrigeon

Virginie Mouzat & Colombe Pringle – Roger Vivier – Courtesy of Roger Vivier by Philippe Jarrigeon

Ecco, parliamo del libro.
In queste pagine c’è tutto quello che cercavamo: nessun aspetto cronologico o commemorativo, ma una perfetta sintonia fra la tradizione e la contemporaneità, cercando di esaltare l’aspetto ironico e giocoso del lavoro di Vivier.  Non ho mai incontrato un imprenditore così magnanimo e di così larghe vedute e fiuto. Della Valle voleva rilanciare un marchio di cui apprezzava il senso dell’alto artigianato e storia e, per farlo con la chiave giusta, ha voluto puntare sull’alta qualità, il lusso e un’immagine forte. Può sembrare forse troppo sentimentale dirlo, ma nel percorrere questa linea estetica per il marchio in questi anni è come se lo spirito di Roger Viver – scomparso nel 1998 – mi avesse guidato nelle infinite scoperte fatte: mi sono imbattuta in collezioni di gallerie e aste inaspettate, ho trovato mobili e quadri per i negozi che lui stesso, sono sicura, avrebbe comprato!

Ci sono anche le opere dello stesso Vivier…
Ho iniziato ad assemblare tutti i suoi meravigliosi collage e piano piano abbiamo ricostituito un bell’universo, abbiamo curato gli interni delle boutique come fossero saloni della sua casa per creare un’anima e un’intimità anche dentro ai negozi. La più grande soddisfazione è aver arricchito il Musée Internationale de la Chaussure à Romans con 80 modelli di Vivier. Il marchio in dieci anni ha visto un’espansione incredibile, abbiamo aperto 17 flagship con mercati in piena espansione in Asia e Medio Oriente.

Virginie Mouzat & Colombe Pringle - Roger Vivier

Virginie Mouzat & Colombe Pringle – Roger Vivier

Bruno Frisoni, come si può essere così fedeli a un marchio eppure riuscire a esprimere così tanta contemporaneità e innovazione?
Roger Vivier ha un passato creativo straordinario, estremamente ricco e diversificato, per il quale ho avuto sempre un’incredibile passione. Quando mi è stato chiesto di riprendere il marchio e reinterpretarlo, non è stato difficile. Condivido molti aspetti con lo stile Viver, la frivolezza prima di tutto, ma anche l’amore per il design, rivisitare il presente e il concetto di atemporalità nella storia della moda.

Quali sono le innovazioni introdotte?
Vivier è sempre stato molto fashion e anch’io come lui adoro la moda. Alle scarpe abbiamo voluto per esempio aggiungere la linea accessori: Vivier ha fatto solo qualche borsa su domanda per alcune delle sue clienti, penso alla Duchessa di Windsor. Vogliamo creare una linea d’insieme con occhiali, gioielli, scarpe e borse.
Ci sono momenti in cui la moda torna su suoi passi. Per il marchio Roger Vivier, in concomitanza con il lancio del libro, ho voluto rilanciare la linea Virgola presente negli archivi e, portando agli estremi l’altezza, cercavo il buon momento per farlo e questo mi è sembrato il momento migliore.

Barbara Martorelli

Virginie Mouzat & Colombe Pringle – Roger Vivier
Rizzoli, New York 2013
Pagg. 336, $ 75
ISBN 9780847839742
www.rizzoliusa.com

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