Lo stato dell’arte in Costa Crociere

L'arte sulle navi da crociera ha una tradizione ultracentenaria. Ma le opere hanno sempre costituito un alveo estetico per le sole classi privilegiate. Poi arriva Costa Crociere, e l’arte occupa ogni spazio delle navi. Come e perché ce lo siamo fatti raccontare da Pier Luigi Foschi, che di Costa è amministratore delegato e presidente.

In che modo l’incidente della Concordia ha modificato l’immagine del marchio Costa Crociere e i vostri investimenti nei confronti del mondo dell’arte?
Dopo il naufragio c’è stato un momento di pausa da parte dei clienti Costa. Un momento di riflessione che ci ha permesso di assimilare, di fare nostra una grande lezione sulla sicurezza, grazie a un esame meticoloso dell’incidente. Fin da subito abbiamo apportato una serie di implementazioni tecniche e di regolamento rigorosissime; messe a punto che sono state attuate a poche settimane dall’incidente. A livello di immagine, invece, dopo il massacro mediatico da noi subito, abbiamo scelto il silenzio. Costa ha preferito fermare qualsiasi tipo di attività promozionale e di marketing per destinare tutte le proprie risorse internamente; ad esempio, per motivare i nostri dipendenti e dunque per superare in maniera solida l’ondata emozionale negativa. In questi mesi, nonostante la drammaticità e la spettacolarizzazione dell’incidente, abbiamo scoperto che i nostri clienti, nella vicenda del naufragio, consideravano prevalente l’errore umano rispetto alla mancanza di sicurezza. Così, già ai primi di aprile abbiamo cominciato, anche se in maniera selezionata, a promuovere il marchio Costa, veicolandolo anche in maniera indiretta, come sponsor a sostegno di attività culturali. Senza mai, comunque, intaccare i budget predestinati agli investimenti in opere d’arte.

Eloisa Gobbo Costa Luminosa Lo stato dell'arte in Costa Crociere

Eloisa Gobbo - Costa Luminosa

Come e quando è nata l’idea di inserire in maniera sistematica le opere d’arte a bordo?
È nata nel 1998 con il mio arrivo in Costa, anche se già in precedenza erano state collocate opere d’arte, facenti parte degli archivi di proprietà di Costa, su diverse navi. La prima nave che abbiamo dedicato alla celebrazione della cultura italiana è stata la Costa Atlantica, inaugurata nel 2000. È una nave-omaggio che verte sull’immaginario di Fellini. Un mondo metaforico che ha ispirato numerosi artisti, a loro volta chiamati a interpretare paesaggi, figure e personaggi ideati dalla mente del regista italiano. Sulla Costa Atlantica l’arte non era e non è più un elemento confinato, ma ha cominciato a comparire in diverse aree e parti comuni della nave, come patrimonio visivo di tutti.

A quale scopo allestire opere d’arte a bordo? Quale funzione, rispetto all’idea di viaggio, intrattenimento e vacanza ritiene che esse abbiano?
Lo scopo è multiplo. Prima di tutto deve soddisfare me stesso! Le opere d’arte sono come le grandi navi, sono un segno di un importante passaggio; sono un contributo alle capacità dell’uomo, in costante viaggio. Essere committenti di grandi opere d’arte concepite apposta per la navigazione e per gli ambienti deputati significa anche, ad esempio, installare a bordo un fattore estetico-motivazionale forte, fondamentale per i nostri dipendenti. Abbiamo rilevato infatti che il personale di bordo prova soddisfazione, reale gratificazione lavorando ogni giorno a contatto con le opere d’arte.

Fernando Botero Costa Luminosa Lo stato dell'arte in Costa Crociere

Fernando Botero - Costa Luminosa

Come caratterizzare le opere d’arte rispetto alla densità decorativa degli interni delle navi?
Le opere d’arte a bordo sono concepite per allestire una grande, enorme casa. I lavori devono necessariamente innestarsi con architetture e decorazioni d’interni mirabolanti, volutamente ricchissime. Tra luci, colori, l’alta qualità dei materiali e la loro varietà, i progetti di artisti come Botero, Paladino, Pomodoro, Donizetti, Paolini, Lucchini, Salvatore oppure Tadini sono stati scelti di grandi dimensioni, per essere esposti a beneficio di tutti. Mentre nelle suite vengono, solitamente, inserite piccole opere d’arte originali, che poi vengono replicate attraverso riproduzioni firmate, poste in tutte le cabine.

Chi propone artisti e opere per ogni nave e chi, infine, le seleziona?
Il concetto, il tema della nave è solitamente legato al nome che le viene assegnato, che è di mia competenza. Successivamente viene descritto all’architetto (Joe Farcus) che comincia a declinarlo all’interno di un progetto di interior. Poi, attraverso alcune figure di curatori, vengono selezionati diversi artisti, già affermati e non, e invitati a presentare proposte che gravitino attorno al tema iniziale. L’architetto designa gli spazi e fornisce i supporti per le opere d’arte (come tele ignifughe per i dipinti o rinforzi strutturali per le grande sculture) mentre il curatore sceglie che le raffigurazioni siano appropriate al nostro tipo di clientela. Ma la parola finale spetta sempre a me. Fu curioso, una volta, quando assieme a Botero cercavo di capire se, per la Costa Luminosa, sarebbe stato meglio installare una delle sue statue, una donne nuda in posizione prona o supina. Ovviamente, per senso generale del pudore, si decise per la disposizione a pancia in giù. Ma successe esattamente come aveva predetto Fernando: che la gente, attratta, tocca comunque le rotondità dell’enorme fusione in bronzo (sedere, guance e naso) e lascia miriadi di impronte, cambiando l’ossidazione del metallo. Risultato, in questi tre punti la statua oggi brilla, come se fosse dorata.

Omar Galliani Costa Concordia Lo stato dell'arte in Costa Crociere

Omar Galliani - Costa Concordia

Su quante navi della flotta Costa sono state esposte opere d’arte e attorno a quali cifre si rifinisce il budget in media destinato?
Dal 2000 in avanti viene sistematicamente stanziato un budget di circa due milioni di euro a nave per l’arte a bordo. Trattandosi di committenza diretta, perché ogni opera viene decisa nello studio degli artisti, i prezzi delle opere sono metà rispetto al listino delle gallerie. Inoltre c’è da ricordare che molto spesso è Costa a fornire i materiali a norma si sicurezza sui quali gli artisti lavorano seguendo determinati vincoli per produrre e realizzare i loro progetti ad hoc.

A suo parere, in un futuro sarà possibile creare percorsi dedicati, o spazi specifici, per le esposizioni di opere a bordo?
Se l’obiettivo è il mecenatismo, sì; ma se l’intento dovesse diventare commerciale, no. In passato abbiamo già ospitato esposizioni (anche di gioielli e poster, ad esempio) curate da gallerie private e piccole aste, ma abbiamo visto che, almeno in Europa, a bordo si comprano poche opere d’arte, seppure gli importi siano sempre ridotti. Le aste in navigazione funzionano molto bene in America e durante i tragitti del Nord Europa, altrimenti non vengono percepite come un benefit per il nostro cliente medio.

Arnaldo Pomodoro Costa Deliziosa Lo stato dell'arte in Costa Crociere

Arnaldo Pomodoro - Costa Deliziosa

In futuro sono previste altre tipologie di investimenti nell’ambito della cultura?
Costa ha intenzione di supportare eventi culturali come sostegno ad attività di marketing indiretto. Stiamo valutando diverse proposte, includendo festival di musica, danza e teatro, non solo appuntamenti artistici, che a breve sveleremo secondo un programma dettagliato. Al momento Costa ha appena finito di sponsorizzare la mostra di Sophia Vari a Genova, ma in serbo ci sono molte altre iniziative.

Ginevra Bria

www.costacrociere.it

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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