Giorno per Giorno da battitore libero

“Un programma divulgativo? Ma quando mai!”. È la risposta di Gianluigi Ricuperati, nuovo curatore della rassegna torinese “Giorno per Giorno”, a una delle nostre domande. A giugno proporrà un viaggio sospeso tra arte contemporanea e scienza attraverso le sedi del sistema dell’arte contemporanea del territorio.

Siamo giunti alla terza edizione di Giorno per Giorno, progetto promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt, nell’ambito di Contemporary Art Torino Piemonte e coordinato da Artissima. Partiamo da qui: quale sarà, in concreto, il ruolo ricoperto da Artissima, sotto la nuova direzione di Sara Cosulich Canarutto?
Sara ha colto la forza di questo progetto speciale e mi auguro possa considerarsi a tutti gli effetti un suo appuntamento estivo. Anche Sara sa che la sola strada verso il futuro è la curiosità infinita – che talvolta può anche produrre disperazione, ma la disperazione è parte del gioco, no?

Sono molte le novità di quest’anno. Una di queste è che sei tu il nuovo curatore del progetto, con un passato e anche un presente da saggista e collaboratore delle pagine culturali di alcuni dei più importanti quotidiani nazionali. Nelle passate due edizioni c’era, infatti, Francesco Manacorda, ex direttore di Artissima, a tenere le redini di un programma che coinvolgeva anche le gallerie, attraverso la formula dell’opening collettivo e delle aperture prolungate. In questa edizione, invece, non c’è un evento dedicato a loro. Come mai?
Io sono un attivista culturale che batte liberamente ma adora collaborare con le persone migliori di ogni disciplina. Ma provengo dalla cultura letteraria e dalla civiltà del romanzo. Non sono un curatore, ma in fondo questa edizione di Giorno per Giorno, che è una vera e propria mostra di idee selvaticamente multidisciplinare, cos’altro è se non un atto complicato e irrituale di curatela? Sulle gallerie: potremmo recuperare una collaborazione, bisogna solo trovare la cornice giusta e il programma è pronto, ma anche pronto a rigenerarsi a ogni nuova collaborazione.

Alighiero Boetti Mettere al mondo il mondo 1972 73 penna biro blu su carta intelata 2 elementi cm 159 X 164 cad Giorno per Giorno da battitore libero

Alighiero Boetti - Mettere al mondo il mondo - 1972-73 - penna biro blu su carta intelata, 2 elementi

L’anno scorso il filo conduttore di Giorno per Giorno era l’omaggio ad Alighiero Boetti, quindi molto incentrato sul mondo dell’arte e pensato per il popolo degli addetti ai lavori. Leggendo il programma di quest’anno si nota una svolta in direzione di una maggior divulgazione e trasversalità, come dimostra anche la scelta di intitolare la rassegna Dall’eternità a qui, come il celebre saggio di Sean Carroll sullo studio dell’universo. Cosa succederà effettivamente a Torino dal 19 al 30 giugno?
Credo che il programma sia aperto a tre tipi di fruitore: l’addetto ai lavori, l’appassionato di cultura, il cittadino curioso. Il mio preferito è il “cittadino curioso”, soprattutto nella versione “curioso di qualsiasi cosa”. Mi permetto anche di aggiungere che solo da una prospettiva “alta” si potrebbe definire “divulgativo” un saggio scientifico hardcore e serissimo come quello di Sean Carroll. In altri ambienti mi avrebbero detto che è “altissimo” o “strettissimo”. Le prospettive mutano a seconda degli angoli. Nostro e mio dovere è mantenere l’equilibrio necessario per vedere i contorni delle cose con la massima oggettività possibile: se la nostra iniziativa è divulgativa, allora è divulgativo l’intero catalogo di Quodlibet, o di Adelphi, e allora “divulgativo” è la parola più squillante e feconda – che, senza alcuna polemica e con tutto rispetto, definire così la nostra settimana mi pare abbastanza inefficace!

L’evento di apertura al Mauto, realizzato in collaborazione con Xplosiva, sarà dedicato alla musica elettronica con la performance di Kode9, compositore e scrittore. Leggendo i tuoi blog e le tue interviste ho notato che citi spesso questa disciplina e ne scrivi anche. Che importanza ha per te la musica?
Per me la musica è la seconda arte e non c’è bisogno di dire altro: larga, asemantica, fondamentale, insinuante, quotidiana, cerebrale, fisica, la musica è per me una fonte di stupore continuo, e il maggior piacere trasformativo per la mente. La musica è tutto. E non doveva mancare. Avrei voluto mettercene altra: dai Baustelle a Brel alla musica antica a Gesualdo a Messiaen ad Archie Shepp.

La particolare pelle del Mauto Giorno per Giorno da battitore libero

Il Mauto di Torino

Questo Giorno per Giorno è una sorta di Irregolari trasferito in una dimensione più ampia? Tra gli ospiti, poi, c’è anche Hans Ulrich Obrist, che era già stato protagonista della rassegna presso il Castello di Rivoli…
Ogni nuova occasione è l’occasione di mettere in crisi e amplificare le passioni spente e accese in passato. Se di mostra di idee si tratta, immagino un percorso felice in cui di anno in anno questa mostra di idee diventa sempre più ramificata, potenzialmente senza fine.

Tra tanti nomi internazionali, hai invitato anche tre noti giovani scrittori italiani come Letizia Muratori, Michela Murgia e Giorgio Vasta e li hai sfidati a scrivere una “didascalia d’autore”. Ci puoi spiegare in cosa consiste? Sarà un esperimento di “scrittura creativa”?
È un esperimento di “museo parallelo”: donare ai musei e alle collezioni delle descrizioni d’autore inimitabili, nel segno della tradizione dell’ekphrasis, ma aggiornata. Un piccolo tentativo, oltretutto, di tramutare un evento in un’istituzione che si svolge nel tempo.

giorgio vasta Giorno per Giorno da battitore libero

Giorgio Vasta

Ci consigli un evento assolutamente imperdibile per originalità, tra tutti quelli in programma?
Tutti. Ma se dovessi dirne uno, sceglierei Lawrence Weschler, un maestro; no, scusa, sceglierei i gemelli Oakes, che hanno inventato un modo di disegnare lo spazio al di là della tradizione della prospettiva; no, scusa, no, dannazione, sceglierei Patricia Urquiola, la più grande disegnatrice di oggetti oggi in attività, e Marco Rainò, che si è inventato il ruolo di “curatore di design”; però come potrei dimenticare gli scienziati, e artisti come Christope Keller e Tomas Saraceno, o Giovanni Amelino Camelia che passeggia tra le opere di Marisa Merz? E Bill Morrison, che Errol Morris ha definito il più grande autore d’avanguardia cinematografica vivente? E il dialogo tra Olivier Wahler e Vincenzo Latronico? E Stefano Boeri e Ute Meta Bauer? E Franz Bernardelli, una delle menti di qualità assoluta operanti a Torino? E le interviste di Obrist a Taryn Simon, Dimitar Sasselov, Piero Gilardi e Alberto Arbasino? Insomma: non posso dire nessuno, sono tutti straordinari. Dico: il catalogo. Perdersi il catalogo sarebbe un delitto. E permettimi di aggiungere che questo insieme non sarebbe stato possibile senza la collaborazione curatoriale di Harula Peirolo e Francesca Bertolotti. E della grafica di Marco Cendron. Insomma: si può chiedere a un allenatore di dire un giocatore prediletto?

Claudia Giraud

Torino // dal 19 al 30 giugno 2012
Giorno per Giorno 2012 – Dall’eternità a qui
a cura di Gianluigi Ricuperati
www.giornopergiorno.org

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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