Da capannone a Cattedrale Immaginata. A Modena la street art guarda alla Cappella degli Scrovegni

Il prossimo ottobre inaugurerà a Modena la Cattedrale Immaginata, progetto promosso dall’Associazione Culturale Rosso Tiepido che, attraverso il coinvolgimento di 10 street artist, realizzerà all’interno di un capannone industriale una “cattedrale della street art”. Ecco di che si tratta…

Un capannone industriale si trasforma in una chiesa contemporanea grazie ai murales di 10 street artist italiani. È la Cattedrale Immaginata, un inedito progetto promosso dall’Associazione Culturale Rosso Tiepido, a cui ha collaborato anche MAGMA gallery di Bologna, con l’intento di proporre un’istantanea dell’astrattismo urbano contemporaneo, focalizzando l’attenzione su una corrente sempre più apprezzata a livello mondiale.

UN PROGETTO NATO “PER CASO”

Dietro l’iniziativa c’è Tiziano Del Vacchio, imprenditore modenese del settore dei componenti per l’impiantistica da sempre collezionista di arte contemporanea che, nel 2016, decide di mettere a disposizione un suo capannone industriale per ospitare le mostre dei giovani artisti organizzate dalla sua associazione Rosso Tiepido. Da lì, il passo successivo è la realizzazione della cattedrale della street art che nasce da una curiosa suggestione. “Un figlio svogliato, una verifica di arte a breve: ecco gli ingredienti per la nascita di un progetto. L’argomento della verifica: la cappella degli Scrovegni con gli affreschi di Giotto”, racconta ad Artribune Del Vacchio. “Dopo qualche ora passata a ripetere tutte le opere, oppresso da una necessità di rendere la cosa interessante a mio figlio, mi sono chiesto chi avrebbe chiamato oggi il nobile Scrovegni per fare il suo progetto e dove l’avrebbe fatto?”.

GLI STREET ARTIST COINVOLTI

Così, a partire da gennaio 2018, gli spazi dell’Hangar Rosso Tiepido hanno ospitato diversi interventi di street artist italiani, ancora in progress. “In poco tempo, ‘nel capannone’ sono passati Bartocci, Tellas, Ciredz a farmi i primi lavori”, continua Del Vacchio. “Soggiornando, gli artisti, hanno apprezzato la mia passione e insieme abbiamo cominciato a costruire mattone dopo mattone la cattedrale. Loro hanno chiamato Moneyless che a sua volta ha chiamato Stenlex e Aris. Awer è arrivato per curiosità e ci ha regalato un gran capolavoro. MP5 ha dato quel tocco di femminilità che mancava. Ora aspetto Martina Merlini e Gola Hundun per completare il progetto. Vi aspetto tutti a metà ottobre per una grande festa”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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