Tra città e paesaggio. Gabriele Basilico ad Aosta

Museo Archeologico Regionale, Aosta ‒ fino al 23 settembre 2018. Oltre duecento fotografie evocano i due capisaldi dell’opera di Gabriele Basilico. Restituendo tutta la potenza visiva dei suoi scatti.

Fotografare una città significa fare scelte tipologiche, storiche, oppure affettive, ma più spesso vuol dire cercare luoghi e creare storie, relazioni anche con luoghi lontani archiviati nella memoria, o addirittura luoghi immaginari. Questi luoghi sono strade, edifici, piazze, scorci, orizzonti, più raramente vedute panoramiche, che alla fine si risolvono in un viaggio, un percorso dentro la città”. Con queste parole Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) accompagnava gli scatti realizzati a Beirut e datati 2011, alcuni dei quali, inediti, sono presenti nella mostra aostana. Ed è davvero un viaggio quello che si snoda, a tappe, fra le sale del Museo Archeologico Regionale, con la curatela di Angela Madesani, toccando i soggetti cari al fotografo milanese: la città e il paesaggio.
Oltre duecento istantanee spaziano dalle fabbriche di Milano, origine della riflessione sulla veste urbana delle città negli Anni Ottanta, alla Beirut ricostruita e a colori, passando per due serie dedicate alla Valle d’Aosta e al passo del San Gottardo, ma anche per le Sezioni del paesaggio italiano, esposte alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1996 in collaborazione con Stefano Boeri. Un mix sguardi che, lontani da un itinerario cronologico, rende conto della “distanza” dell’“equilibrio” e dell’“ordine” quali punto di partenza, e arrivo, della poetica di Basilico.

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Redazione

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