Nasce al Si Fest il Sistema Festival italiano per la fotografia. Le 7 mostre selezionate

Una delle più importanti rassegne italiane, lancia in Emilia Romagna una rete dei festival di fotografia in Italia a cura del Mibact, insieme al suo programma di mostre e portfolio. Eccone una selezione.

©Mario Cresci In viaggio con Lauro Messori

©Mario Cresci In viaggio con Lauro Messori

Nato nel 1992 da un’intuizione del Circolo Fotografico di Savignano con la collaborazione di Lanfranco Colombo, all’epoca direttore della Galleria il Diaframma-Kodak Cultura di Milano, il SI Fest Savignano Immagini Festival – in programma a Savignano sul Rubicone dall’8 al 24 settembre – è una delle più importanti rassegne di fotografia in Italia.
Conosciuta a livello internazionale, grazie a un archivio composto da oltre 100mila immagini ha festeggiato nel 2016 il suo 25esimo anniversario. Il 2017 è l’anno di una ulteriore svolta e vede il Si Fest battezzare, insieme al MIBACT, il Sistema Festival italiano, una rete di valorizzazione dei festival di fotografia in Italia. La piattaforma unisce in un network luoghi di produzione e divulgazione culturale e rappresenta un punto importante nella strategia del Ministero, che negli scorsi giorni ha presentato al Lido di Venezia il portale Italy for Movies, dedicato, invece, alle Film Commission. Il debutto del SFI è previsto per sabato 9 settembre in occasione del convegno Punctum – fotografia e sistema festival – proposte e obiettivi. Aperto da Lorenza Bravetta, Consigliere del Ministro per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, l’incontro vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti di alcuni dei principali festival italiani ed europei: Walter Guadagnini per il Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia; Antonio Carloni, Direttore di Cortona on the Move; Arianna Catania, Direttrice Artistica del festival internazionale di fotografia Gibellina Photoroad; Michael Weir, Direttore di Belfast Photofestival. Dopodiché prenderà il via il ricco programma di Si Fest 26 – con sottotitolo Ad Confluentes, per indicare lo sguardo sulle geografie visive attraverso il mezzo fotografico – che presenta 16 mostre, oltre a incontri, eventi, workshop, letture portfolio, la sezione OFF, la Notte bianca della fotografia e occasioni di intrattenimento e apprendimento.

Claudia Giraud

Savignano sul Rubicone// dall’8 al 24 settembre
Si Fest
SEDI VARIE

www.sifest.it

LE ORIGINI DELLA FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA

Ben Shahn, Sunday in Scotts, CSAC Università di Parma

Ben Shahn, Sunday in Scotts, CSAC Università di Parma

In mostra anche le origini della fotografia documentaria attraverso le immagini di Farm Security Administration: le stampe della Library of Congress al CSAC, a cura di Francesca Parenti, presso la Galleria della Vecchia Pescheria. Caposaldo della cultura fotografica e seminale documento della società americana sulla soglia della Grande depressione degli anni Trenta, la mostra raccoglie le potentissime fotografie dei protagonisti di una delle prime e più importanti cronache della storia: Dorothea Lange, Arthur Rothstein, Marion Post Wolcott, Jack Delano, Ben Shahn, Gordon Parks.

Farm Security Administration: le stampe della Library of Congress al CSAC
Vecchia Pescheria, Corso Vendemini 51 – 47039 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

L’ESPLORAZIONE DELL’IDENTITÀ CECENA

Davide Monteleone, Spasibo

Davide Monteleone, Spasibo

Una storia di frammenti e rimozione quella narrata da Spasibo (“grazie” in russo) dell’artista e giornalista visivo Davide Monteleone (Potenza, 1974), progetto vincitore del prestigioso Carmignac Gestion Photojournalism Award, presso Palazzo Martuzzi. Un’esplorazione dell’identità della popolazione cecena, messa in crisi da anni di conflitto, di cui Monteleone restituisce un ritratto sfaccettato e complesso di oppressione e rassegnazione.

Davide Monteleone – Spasibo
Palazzo Martuzzi, corso Vendemini, 18 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

IN VIAGGIO SULLA TRANSIBERIANA

©Marco Pesaresi Courtesy Il Fanciullino Savignano

©Marco Pesaresi Courtesy Il Fanciullino Savignano

Le fotografie presentate nella mostra inedita Il tempo di un viaggio sono il risultato di un viaggio, appunto, raccontato dal fotoreporter Marco Pesaresi (Rimini, 1964-2001) anche attraverso i suoi diari, che molti esploratori dell’immagine conoscono come esperienza seminale: la lunga via ferroviaria della Transiberiana. Tra questi, Davide Monteleone, fotografo e qui curatore della mostra alla Galleria Montemaggi Designer,  ha anch’egli percorso quello stesso tragitto, con stesse modalità ma con risultati   esperienziali differenti. Attraverso il lungo viaggio compiuto sulla celeberrima Transiberiana, Marco Pesaresi ci colpisce attraverso immagini proiettate in un’unica traiettoria ma che si sdoppiano esistenzialmente in due parti: una vita divisa tra il dentro e il fuori dal treno, fino al ricongiungimento finale con l’arrivo a Vladivostok.

Marco Pesaresi – Il tempo di un viaggio
Galleria Montemaggi Designer, Via Roma, 35 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

IL VIAGGIO NEL VIAGGIO DI MARIO CRESCI

©Mario Cresci In viaggio con Lauro Messori

©Mario Cresci In viaggio con Lauro Messori

Mario Cresci (Chiavari, 1942) è tra i primi in Italia della sua generazione ad applicare e coniugare la cultura del progetto alle sperimentazioni sui linguaggi visivi. Come succede nella sua mostra inedita In viaggio con Lauro Messori presso il Monte di Pietà, dove la sua esplorazione non si svolge sul campo, ma nasce da una scoperta, da un ritrovamento, e si realizza sullo stesso supporto fotografico. Dai provini a contatto realizzati in Iran tra il 1958 e il 1960 dal “geologo Agip” Lauro Messori, Cresci inizia un “viaggio nel viaggio” e costruisce una cronistoria narrativa e simbolica, personalissima e una tra le tante possibili, che ripercorre le spedizioni di Messori a distanza di tempo. Cresci suggerisce la possibilità di una narrazione non lineare che sovrappone il passato al presente.

Mario Cresci – In viaggio con Lauro Messori
Monte di Pietà, Corso Vendemini, 53 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

LE FOTOGRAFIE DI SOLE DONNE DELLA COLLEZIONE DONATA PIZZI

©Anna Di Prospero Self portrait with my Mother 2011 Courtesy Donata Pizzi

©Anna Di Prospero Self portrait with my Mother 2011 Courtesy Donata Pizzi

In un’unica mostra intitolata Il tutto è maggiore della somma delle parti, presso il Monte di Pietà, confluisce la moltitudine di fotografie realizzate da sole donne, dagli anni Trenta a oggi, provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, che si compone di opere realizzate, tra le altre, da Letizia Battaglia, Marina Ballo Charmet, Anna Di Prospero. Molteplici sguardi femminili che raggiungono idealmente le fotografie dalla forte connotazione iconografica e dalla sorprendente capacità di messa in scena di Karen Knorr (Frankfurt am Main, 1954), fotografa di origine tedesca, dalla storia cosmopolita. Knorr esamina il potere che un patrimonio culturale sottende, sollevando questioni estetiche strettamente legate alla femminilità, alle strutture sociali e alla relazione tra mondo umano e mondo animale.

Il tutto è maggiore della somma delle parti
Monte di Pietà, Corso Vendemini, 53 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

LA ROMAGNA RURALE E PRIMORDIALE

Pier Paolo Zani, 1977

Pier Paolo Zani, 1977

La mostra Terre e uomini. Tra memoria e sentimento è un omaggio a Pier Paolo Zani (Gambettola, 1940) “fotografo della memoria” – come è stato spesso definito – e grande maestro del bianco e nero romagnolo. Il percorso    espositivo guarda a quattro soggetti dell’opera di Zani (ritratto, mani, oggetti e paesaggi) e  ne attraversa l’intera produzione, con fotografie realizzate entro e fuori la sua Romagna, a offrire una visione della ruralità che sembra infrangere confini territoriali e cronologici.

Pier Paolo Zani – Terre e uomini
Vecchia Pescheria, Corso Vendemini 51 – 47039 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

UNA RICERCA MULTIMEDIALE ISPIRATA ALLA SALERNO-REGGIO CALABRIA

©Martin Erricchiello e Filippo Menichetti-In Quarta Persona

©Martin Erricchiello e Filippo Menichetti-In Quarta Persona

In Quarta Persona di Martin Errichiello (Napoli, 1987) & Filippo Menichetti (Firenze, 1986), vincitori del Premio Marco Pesaresi per la Fotografia Contemporanea 2016, è una ricerca multimediale sulle trasformazioni antropologiche, geopolitiche e ambientali della Calabria, attraverso cinquant’anni di storia rimossa e frammentata. Percorrendo la traiettoria della Salerno-Reggio Calabria, simbolica linea narrativa del progetto, i due giovani fotografi investigano le iconografie e le storie di un paesaggio sospeso tra utopia e tradimento e ne compongono il mosaico di un immaginario fatto di oggetti e documenti. In mostra presso la Galleria Montemaggi Designer, fotografie, oggetti, documenti e video assemblati in un mosaico a più voci di un “noi” immaginario: in quarta persona.

Martin Errichiello & Filippo Menichetti – In Quarta Persona
Galleria Montemaggi Designer, Via Roma, 35 – Savignano sul Rubicone
Dall’8 al 24 settembre

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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