8 mostre di fotografia da vedere a Milano (e dintorni). Durante MIA Fair

Da Manet a Keith Haring, non si può certo dire che in questo periodo Milano lesini sui nomi di grande richiamo. Nei giorni di MIA, la fiera milanese dedicata alla fotografia, vi consigliamo tuttavia di restare in tema, anzi in medium. Ecco una carrellata di mostre da non perdere, aperte da qualche tempo o che inaugurano proprio in questo weekend all’insegna dello scatto.

È un progetto che è iniziato nel 2010, quello di Giulio Piscitelli, fotografo napoletano classe 1981. Si intitolata Harraga come la mostra da Forma Meravigli e prende il nome dall’appellativo marocchino e algerino con il quale si indicano i migranti, quelli “illegali”, quelli che “bruciano le frontiere”. Inutile ribadire quanto sia importante l’invito continuo a riflettere sul tema, anche grazie a fotografie tecnicamente ed esteticamente notevoli; altrettanto inutile ribadire quanto questo progetto abbia ben poco a che fare con altri solo apparentemente simili, che tuttavia utilizzano la tragedia delle odierne migrazioni in funzione di mero marketing.

MOSTRI SACRI ITALIANI

Se la mostra engagé meritava la prima menzione, Milano riserva tuttavia anche alcune monografiche dedicate a importanti nomi della fotografia – soprattutto nomi italiani.
Si comincia con Franco Vaccari alla Fondazione Marconi, artista che non può certo esser definito “fotografo” toout court, come ha dimostrato sin dalle sue Esposizioni in tempo reale (celeberrima quella alla Biennale di Venezia del 1972) e altrettanto nei suoi scritti, come il fondamentale Fotografia e inconscio tecnologico (1979). In via Tadino troverete “una collezione” che in realtà è una preziosa antologica.
Una visita al concept store di Antonio Marras (Nonostante Marras) permette di scoprire un lato meno noto della straordinaria opera di Gabriele Basilico, ovvero un ciclo di fotografie commissionate nel 1978 da un mensile per analizzare i mondi delle balere e delle discoteche: si chamava Dancing in Emilia e ora trova una nuova linfa.
Piaccia o non piaccia, non si può negare che abbia fatto discutere, e molto, con un uso sopraffino della durezza propria di certa fotografia. Lui è Oliviero Toscani e una buona fetta delle sue immagini più celebri sono in mostra alla Whitelight Art Gallery.

Franco Vaccari, A sinistra Man Ray gioca, a destra Duchamp lavora all’occultamento del lavoro, 1978. Collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano

Franco Vaccari, A sinistra Man Ray gioca, a destra Duchamp lavora all’occultamento del lavoro, 1978. Collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano

ARAKI E LA GITA FUORI PORTA

E poi, se si è a Milano e se si ama la fotografia, non si può non andare chez Carla Sozzani, in quel Corso Como 10 che ha fatto storia. Tanto più che, in questo periodo, nelle sale della galleria è protagonista un mostro sacro come Nobuyoshi Araki, con un’ottantina di fotografie ordinate da Filippo Maggia e anche tre curiose composizioni composte da decine di Polaroid.
Già che siete a due passi dalla Stazione Garibaldi, potreste anche pensare di fare una breve gita fuori porta. L’occasione sono i settant’anni dell’agenzia Magnum, che in Italia vengono festeggiati con una cinquina di mostre distribuite fra Cremona, Torino e – soprattutto – Brescia. Ai Musei di Santa Giulia, infatti, le mostre sono ben tre: Leggere di Steve McCurry, con circa settanta immagini che raccontano un gesto universale come la lettura; Magnum’s First, ossia oltre ottanta fotografie ritrovate nel 2006 in una cantina di Innsbruck, inestimabili testimonianze di Gescichte der Zeit (“La faccia del tempo”), la prima esposizione del gruppo Magnum; e Magnum. La première fois, che racconta il cruciale momento dell’affrancamento da maestri e modelli, verso la conquista di una piena autonomia stilistica e creativa.

Marco Enrico Giacomelli

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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