Gli Stati Uniti celebrano Andy Warhol con una retrospettiva che toccherà i musei più importanti

In autunno negli Stati Uniti è in arrivo una grande retrospettiva itinerante dedicata a Andy Warhol al Whitney Museum of American Art di New York che poi si sposterà al San Francisco Museum of Modern Art e all’Art Institute di Chicago. Le prime indiscrezioni

Otto anni di lavoro, 350 opere esposte, per quella che sarà la più grande retrospettiva dedicata ad Andy Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987) negli Stati Uniti dopo la mostra mitologica Andy Warhol: A Retrospectiveal MoMa nel 1989. Pochissime notizie sono trapelate sull’esposizione, che si preannuncia già come un evento imperdibile anche grazie all’alto numero di lavori presenti.

LA PIÙ GRANDE RETROSPETTIVA

Parlare di Andy Warhol è apparentemente semplice: tutti conoscono le sue opere, la sua vita e la sua carriera. Ma chi era Andy Warhol prima di essere Andy Warhol? Che impatto oggettivamente ha avuto la sua produzione sulla storia dell’arte e, in senso lato, sulla società contemporanea? Da queste domande è partita la curatrice Donna De Salvo, vice direttore e senior curator presso il Whitney Museum of American Art, per costruire la mostra che sarà ospitata proprio dal museo newyorchese. Una retrospettiva che vuole, almeno nelle intenzioni, ricostruire la vicenda personale e artistica di Warhol. E chi può farlo meglio della De Salvo, che ha avuto un rapporto privilegiato con l’artista con cui ha lavorato negli anni ’80 presso la Dia Art Foundation? La mostra, intitolata Andy Warhol-From A to B and Back Again, ripercorrerà i quarant’anni di carriera di Warhol con un focus speciale sulla produzione tra gli anni ’70 e ’80. Una retrospettiva di grande portata che occuperà quasi interamente la struttura realizzata da Renzo Piano prima di intraprendere un tour negli Stati Uniti che toccherà il San Francisco Museum of Modern Art e l’Art Institute di Chicago.“La storia dell’arte contemporanea è piena di esempi di artisti, di pionieri, che hanno avuto un grande successo ma la cui fama piano piano si è ridotta”, ha sottolineato Scott Rothkopf curatore al Whitney Museum,“Warhol è un esempio molto raro poiché è riuscito a lasciare un’eredità tangibile e tutt’ora riesce a ispirare, sconvolgere e anche indignare le generazioni future”.

DAGLI STATI UNITI AL VATICANO

Non solo gli States. Anche il Vaticano, come vi abbiamo già raccontato, ha stupito tutti annunciando per il 2019 una grande mostra sulla produzione sacra dell’artista americano,in collaborazione con The Andy Warhol Museum, presso il Braccio di Carlo Magno a San Pietro. L’esposizione arriva a 40 anni esatti dallo storico incontro tra Andy Warhol e Papa Giovanni Paolo II.  La mostra punterà i riflettori sui lavori a tema religioso realizzate dall’artista, come la serie The Last Supper del 1986, chiaramente ispirata all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Santa Maria delle Grazie a Milano. “Siamo molto interessati a esplorare il lato spirituale dell’artista”, ha dichiarato a The Art Newspaper la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta. “È molto importante avere un dialogo con l’arte contemporanea. Noi viviamo in un mondo fatto di immagini e la Chiesa deve fare parte di questa conversazione”.

– Valentina Poli

New York // dal 12 novembre 2018 al 31 marzo del 2019
Andy Warhol-From A to B and Back Again
Whitney Museum of American Art
99 Gansevoort St, New York, NY 10014, Stati Uniti
https://whitney.org

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

Scopri di più