A Palermo Manifesta continua. 4 Eventi Collaterali da vedere questa estate durante la biennale

Continua il calendario di Eventi Collaterali della biennale d’arte contemporanea itinerante che lo scorso giugno ha inaugurato nel capoluogo siciliano la sua 12esima edizione. In attesa della nuova tornata di mostre in programma per settembre, ecco intanto 4 mostre da non perdere durante l’estate

A un mese di distanza dall’inaugurazione di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che per la sua 12a edizione ha scelto Palermo come città in cui riflettere sui fenomeni e le contraddizioni sociali, politici e ambientali del mondo odierno attraverso il tema Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza, nel capoluogo siciliano continuano a susseguirsi a ritmo incalzante gli appuntamenti legati al calendario degli Eventi Collateralidi Manifesta di cui già, nelle scorse settimane, vi abbiamo raccontato alcune mostre e protagonisti. Oggi continuiamo il nostro viaggio con 4 progetti che mettono insieme pittura, scultura e anche impegno sociale: dai wall drawing di Gabriella Cianciminoispirati a Ernesto Basile all’installazione site specific di Gianfranco Meggiatodedicata alle vittime della strage in Via d’Amelio, passando dalle retrospettive su Shozo Shimamoto e Martin Kippenberger. Eccole nel dettaglio, in attesa della nuova tornata di mostre in programma per settembre…

– Desirée Maida

www.m12.manifesta.org

NEL SEGNO DI ERNESTO BASILE

Gabriella Ciancimino, In Liberty We Trust, Manifesta Palermo 2018

Gabriella Ciancimino, In Liberty We Trust, Manifesta Palermo 2018

In Liberty We Trust è il titolo della mostra di Gabriella Ciancimino (Palermo, 1978), un progetto ideato per le sale di Palazzo Ziino e realizzato mediante installazioni di dimensioni ambientali e imponenti wall drawing che si dispiegano tra le pareti, sui pavimenti, sulle finestre, immergendo lo spettatore in un anarchico paesaggio di piante endemiche. L’esposizione, promossa dall’Accademia di Belle Arti di Palermo e cura di Daniela Bigi e Gianna Di Piazza, coniuga pensiero politico e ricerca botanica, concentrandosi sul valore simbolico attribuito alle piante endemiche, che migrano e che resistono adattandosi a vivere in situazioni climatiche differenti e secondo gli assetti più disparati. A ispirare il discorso visivo di Ciancimino è, in questa occasione, la figura dell’architetto Ernesto Basile, che disegnò i tendaggi originari di Palazzo Ziino quando a fine Ottocento l’omonima famiglia ne intraprese l’edificazione. Di sala in sala, lo spettatore si trova immerso in un grande paesaggio concepito come un puzzle in cui piante, slogan politici, iconografie del buon governo, pattern decorativi di materiali ruvidi intrecciano e indagano temporalità e geografie differenti, esprimendo il desiderio di abbandonarsi dentro una fitta giungla ove tornare a esperire un sentire elementare.

Fino al 24 agosto 2018
Gabriella Ciancimino – In Liberty We Trust
Palazzo Ziino
Via Dante 53
www.accademiadipalermo.it

LA RETROSPETTIVA SU SHOZO SHIMAMOTO

Shozo Shimamoto, STANZA VENEZIA 2007, Manifesta 2018

Shozo Shimamoto, STANZA VENEZIA 2007, Manifesta 2018

Fino al 6 agosto Palazzo Sant’Elia ospiterà Shozo Shimamoto / Spazio nel tempo, retrospettiva a cura di Achille Bonito Oliva dedicata a Shozo Shimamoto (Osaka, 1928 – 2013), artista tra gli esponenti più noti del Gruppo Gutai. L’esposizione – tra gli eventi di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, progettata dalla Fondazione Morra di Napoli con il supporto tecnico, logistico e organizzativo dell’Associazione Shozo Shimamoto e in collaborazione con la Fondazione Sant’Elia – è uno sguardo attento e completo sul percorso dell’artista giapponese, dalle prime innovative sperimentazioni degli anni ‘40 e ’50, fino alle performance degli ultimi anni. Negli anni ‘50 Shimamoto inizia a lavorare come pittore e, proprio in nome di un nuovo modo di concepire e praticare la pittura, inizia a dedicarsi all’azione, che si trasforma progressivamente in happening. I grandi eventi italiani degli anni Duemila rivelano invece un percorso inverso: c’è una grande costruzione scenica e spettacolare che si riflette dentro la realizzazione di opere che, di quel momento rappresentativo pubblico, sono il risultato. Alla Fondazione Sant’Elia sono in mostra i lavori della fase Gutai fino ad arrivare alle esplosioni di colore delle opere realizzate in Campania. E, per la prima volta in Italia, sono esposti i lavori su carta degli anni ’50.

Fino al 6 agosto 2018
Shozo Shimamoto / Spazio nel tempo
Palazzo Sant’Elia
Via Maqueda 81
www.fondazionesantelia.it
www.shozoshimamoto.org

DALLA GRECIA ALLA SICILIA CON MARTIN KIPPENBERGER

Martin Kippenberger, Manifesta Palermo 2018, Courtesy: the artists and Istituto Svizzero Rome:Milan

Martin Kippenberger, Manifesta Palermo 2018, Courtesy: the artists and Istituto Svizzero Rome:Milan

“Se non mi danno la possibilità di una mostra in un museo, stabilirò il mio museo, molto lontano, alla periferia del mondo dell’arte. Inviterò i miei amici e colleghi e invierò i biglietti d’invito. Questi biglietti d’invito saranno l’unica prova concreta”: è una delle dichiarazioni più note di Martin Kippenberger (Dortmund, 1953 – Vienna, 1997), tra i più versatili e prolifici artisti tedeschi del Secondo Dopoguerra che, dalla periferia del sistema artistico internazionale, in un edificio situato vicino al mare fondava il suo museo, il MOMAS – Museum of Modern Art Syros, in Grecia. Esuberante ed energico, Kippenberger ha sviluppato un corpus di lavori complesso e multiforme che comprende dipinti, disegni, stampe e sculture, libri, disegni, multipli e installazioni su larga scala; in qualità di fondatore, curatore e direttore del MOMAS, egli stampa e diffonde inviti, organizza eventi e mostre annuali con numerosi amici artisti e colleghi, tra cui, Lukas Baumewerd, Cosima von Bonin, Hubert Kiecol, Michel Majerus, Stephen Prina e Elfie Semotan. È dedicata a Martin Kippenberger la mostra in corso presso la Fondazione Sant’Elia e promossa dall’Istituto Svizzero Martin Kippenberger. The Museum of Modern Art Syros, esposizione che vuole ricreare le esperienze degli anni del MOMAS e gettare luce su uno dei lavori più ambiziosi dell’artista, dando l’opportunità di accedere a opere, fotografie, documenti raramente esposti, provenienti dalle collezioni del museo MAMCO di Ginevra, dall’Estate Martin Kippenberger, collezionisti privati della Grecia e dalle collezioni e archivi degli artisti in mostra.

Fino al 31 luglio 2018
Martin Kippenberger. The Museum of Modern Art Syros
Palazzo Sant’Elia
Via Maqueda 81
www.fondazionesantelia.it
www.istitutosvizzero.it

IN MEMORIA DI PAOLO BORSELLINO

La spirale della vita Gianfranco Meggiato. Foto di Paolo Ferraina

La spirale della vita Gianfranco Meggiato. Foto di Paolo Ferraina

L’arte come strumento di verità e giustizia. Dal 19 luglio 2018, giorno del 26esimo anniversario della strage di via d’Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, in piazza Bologni – di fronte al Museo Riso e al No Mafia Memorial – è visibile e visitabile La spirale della vita,l’installazione ideata dall’artista Gianfranco Meggiato (Venezia, 1963) nell’ambito delle iniziative di I-Design, a cura di Daniela Brignone e con la presentazione di Luca Nannipieri. L’opera site specific di Meggiato, dal diametro di 10 metri e dal titolo emblematico, si contrappone concettualmente alla spirale della morte determinata dalla violenza, ed è dedicata alla memoria di tutte le vittime di mafia.

Fino al 9 settembre 2018
Gianfranco Meggiato – La spirale della vita
Piazza Bologni
www.idesignpalermo.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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