Un sogno a occhi aperti. Maria Teresa Ortoleva a Milano

Luca Tommasi arte contemporanea, Milano ‒ fino al 21 luglio 2018. La galleria milanese presenta “Rêverie”, il progetto inedito di Maria Teresa Ortoleva, tra i finalisti del Premio Cairo e del premio Arti Visive San Fedele 2017. Un’installazione ambientale su arte e scienza.

Secondo il mito greco, i sogni erano figli del sonno: comparivano grazie a Morfeo, figlio di Ipno, dio del sonno, e della dea Notte. A convalidare questa genealogia la scienza interviene nel 1953, quando Aserinsky e Kleitman scoprono il sonno REM, la fase in cui, dormendo, il cervello si attiva, i bulbi oculari si muovono, battito cardiaco e frequenza del respiro variano. E nascono i sogni.
Sonno e sogno, scienza e fantasmagoria sono al centro dell’installazione di Maria Teresa Ortoleva (Milano 1990; vive a Londra). Lo spazio della galleria si presenta come una “via regia verso l’inconscio” tagliata da luce naturale, un’ambiente in cui fluttuano strutture sinuose in plexiglass a colori, la cui sagomatura ricalca le onde elettroencefalografiche registrate durante il sonno, il sogno, o l’attività immaginativa. A parete, materiale d’archivio e disegni preparatori sono note a margine del testo e testo stesso.
In uno stile che accosta rigore analitico e sublimazione estetica, ratio e rêverie, l’artista indaga l’intimità dell’immaginazione. Interrogandosi: è possibile misurare l’incommensurabile?

Margherita Zanoletti

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Zanoletti

Margherita Zanoletti

Con Francesca di Blasio ha pubblicato la prima traduzione italiana di “We are Going” dell’autrice e artista aborigena australiana Oodgeroo Noonuccal; con Pierpaolo Antonello e Matilde Nardelli ha co-curato “Bruno Munari: the Lightness of Art”. Dal 2004 idea e collabora…

Scopri di più