Il fascino discreto del bianco e nero. Rä di Martino a Roma

Galleria Valentina Bonomo, Roma ‒ fino al 30 giugno 2018. La memoria collettiva è al centro della riflessione di Rä di Martino, in mostra nella galleria capitolina.

L’eleganza della Galleria Valentina Bonomo risiede nelle sue scelte accurate: mostre personali dal taglio pulito e artisti maturi – di sostanza ‒, che qui si esprimono con fare raccolto e temi significativi, come in un’intima conversazione. Stavolta il colloquio è con Rä di Martino (Roma, 1975), arrivata oggi a una fase apicale del suo percorso, con la vittoria del Premio Acacia 2018.
Ritroviamo qui i temi attuali della di Martino, ovvero l’esplorazione del mezzo fotografico nelle sue infinite possibilità e contraddizioni, in relazione ai nostri miti e codici di comunicazione. Sceglie ora di discutere la memoria collettiva attraverso fotografie d’archivio, un familiare caposaldo di attendibilità. Perciò con Open Trees, Fotocascate, Piper l’artista manipola le fonti per evidenziarne le ambiguità. Vaglia i documenti, li ritaglia, li sovrappone, li ri-fotografa per sviluppare in camera oscura una nuova narrazione di ricordi simulati, laccati dall’intrinseca e fascinosa autorevolezza del bianco e nero.
Come annota Peter Benson Miller dell’American Academy in Rome, i mezzi tradizionali di Rä di Martino non sono strumenti vincolanti ma spunti poliedrici.

‒ Giorgia Coghi

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Giorgia Coghi

Giorgia Coghi

Nata e cresciuta a Roma, si è laureata in Storia dell’Arte moderna presso l’Università La Sapienza con una tesi su Joseph Wright of Derby. Fa ricerca sul Settecento italiano e inglese, ma si interessa anche di arte contemporanea. Ama gli…

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