Errante erotica eretica. Katarina Janeckova a Roma

Richter Fine Art, Roma ‒ fino al 21 luglio 2018. Un gioiellino di mostra, tutta da gustare. Protagoniste una pittura sbrigliata e una visionarietà vignettistica ma anche lirica. I soggetti? Orsi innamorati e ragazze un po’ dee e un po’ cowgirl.

È tutta da gustare la personale romana di Katarina Janeckova (Bratislava, 1988; vive in Texas). Janeckova tratta la pittura con un’irriverenza che incanta, costringendola a star dietro a visioni guizzanti, per lo più tranche de vie strampalate in cui giulivi personaggi appaiono come ritratti a loro insaputa. Di mezzo c’è sempre il quotidiano, animato da un rocambolesco giocoso che lo rende direttamente eden, non fiaba. Il mood è fauvista e disinibito, tra corpi nudi e pennellate veloci e felici. Il leitmotiv è l’amore (non solo) sensuale di orsi gentili e ragazze un po’ dee e un po’ cowgirl. A convincere è la capacità di rimanere in bilico tra il vignettista e il lirico.
Notazione importante: sono lavori che, pur vivendo di un surplus di sbrigliatezza, vanno visti dal vero. La riproduzione li schiaccia, nuocendo al loro scintillio – segno questo che si tratta di ottima pittura. Ah, ci sono anche i disegni, anch’essi imperdibili.

Pericle Guaglianone

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Pericle Guaglianone

Pericle Guaglianone

Pericle Guaglianone è nato a Roma negli anni ’70. Da bambino riusciva a riconoscere tutte le automobili dalla forma dei fanali accesi la notte. Gli piacevano tanto anche gli atlanti, li studiava ore e ore. Le bandiere erano un’altra sua…

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