Confini silenziosi. Vincenzo Merola a Campobasso

Galleria Gino Marotta / ARATRO, Campobasso ‒ fino al 24 aprile 2018. Il Centro di arte contemporanea dell’Università del Molise ospita la personale di Vincenzo Merola “Silent Borders”, a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio.

La ricerca sul linguaggio e sulle dinamiche aleatorie della pittura di Vincenzo Merola (Campobasso, 1979) annulla la soggettività adottando una dimensione sintattica, quasi grammaticale, nell’applicazione puntuale di determinate “norme redazionali” ambigue e indeterminate.
L’atto segnico genera combinazioni geometriche non programmate, incerte, non prevedibili, che rendono le superfici piatte, quasi digitali, percorse da variazioni minime che corrispondono a modificazioni di stato o articolazioni imprevedibili. Pittura concreta e non astratta perché niente è più concreto, più reale, di una linea, di un colore, di una superficie ma al tempo stesso ermetica, perché animata da invisibili raccordi, momenti di concentrazione dove spazio e tempo sembrano condensarsi. L’eliminazione della scelta, per escludere al massimo la soggettività, permette a Merola di rendere maggiormente presente lo stimolo – vero soggetto delle tele – che si trasforma in memoria dell’atto.

Tommaso Evangelista

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