Il Natale della Fondazione Malutta in Abruzzo. Le immagini della maratona delle pecorelle a Pereto

Maluttaklaus approda a Pereto, il borgo di scale in pietra e case inerpicate su uno sperone di roccia, conosciuto come "la porta d'Abruzzo". Dopo l'edizione estiva di Straperetana l'arte contemporanea torna a bussare agli usci cittadini

A volte bisogna non prendersi troppo sul serio e giocare con l’arte. Questo è stato il punto di partenza dell’operazione realizzata dalla Fondazione Malutta, sotto il titolo di Maluttaklaus, inaugurata come atto performativo a inizio dicembre e in mostra per tutto il periodo natalizio nel borgo di Pereto. Un centinaio di pecorelle di diversi materiali – pasta di sale, das, ceramica, polistirolo – sono state realizzate dal collettivo artistico per essere regalate porta a porta agli abitanti del borgo, creature senza nome e padrone come gli animaletti del presepe, usati come riempitivo tra le colline di cartapesta e la famiglia sacra sotto il capannone.

Maluttaklaus, Pereto, ph. @Giorgio Benni

Maluttaklaus, Pereto, ph. @Giorgio Benni

L’OPERAZIONE ARTISTICA

Suonando dei campanacci e indossando delle parrucche bianche Thomas Braida (Gorizia, 1982) e Valerio Nicolai (Gorizia, 1988) in rappresentanza di Fondazione Malutta hanno fatto le veci di Babbo Natale, senza slitta ma con un nutrito corteo di aiutanti. In testa Paola Capata e Delfo Durante, ideatori di Straperetana e il curatore Saverio Verini che l’estate scorsa hanno animato il paese grazie al supporto di 15 artisti. Alcuni interventi sono rimasti integrati nel tessuto urbano, quasi “inglobati” tra un’abitazione e l’altra come Etere di Maria Teresa Zingarello, un’apparizione aurea e duchampiana, a cui si accede dal buco della serratura di una vecchia porticina in legno o Senso di appartenenza di Calixto Ramìrez, che va a ricucire e restaurare una falla nella muratura con degli abiti dismessi.

LA REAZIONE DEI RESIDENTI

Alcuni residenti hanno accolto le miniature con diffidenza, rispondendo all’offerta con una domanda “vi dobbiamo qualcosa” e riflettendo una sensazione di incredulità in rapporto alla gratuità del gesto-dono, altri con stupore e con una volontà di scambio che fa presagire la presenza di un terreno fertile per una continuità di iniziative artistiche nel futuro prossimo. Come anomali addobbi le pecorelle dalle lingue penzolanti o sotto le mentite spoglie di lupi, orgogliose dei loro sgargianti fiocchetti rossi e sonagli, sono state disseminate sui muretti, all’interno dei vasi da fiori, dentro alle intercapedini rocciose. Portate in consegna all’Alimentari, al Bar Schizzo, al Sindaco. Fanno persino capolino dai davanzali delle abitazioni creando un effetto straniante e grottesco, ospiti con vitto e alloggio nella realtà del territorio. Ecco le immagini.

– Giorgia Basili

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Giorgia Basili

Giorgia Basili

Giorgia Basili (Roma, 1992) è laureata in Scienze dei Beni Culturali con una tesi sulla Satira della Pittura di Salvator Rosa, che si snoda su un triplice interesse: letterario, artistico e iconologico. Si è spe-cializzata in Storia dell'Arte alla Sapienza…

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