Presentato il nuovo Comitato Scientifico del PAC di Milano. Ecco la programmazione 18/19

Sono Ferran Barenblit, Silvia Bignami, Emanuela De Cecco, Iolanda Ratti, Diego Sileo i membri del nuovo comitato scientifico. L’anno 2018/2019 vedrà le mostre di Teresa Margolles, Anna Maria Maiolino, Cesare Viel, tra gli altri.

“È stato creato un nuovo Comitato Scientifico per continuare ad offrire alla città una programmazione di lungo respiro e di grande qualità, un lavoro di squadra per potenziare sempre più il ruolo del PAC come uno dei protagonisti d’eccellenza della scena artistica italiana e internazionale, centro di ricerca capace anche di sperimentare e di osare”. Così, l’assessore alla cultura Filippo Del Corno presenta il futuro biennio del PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, nato nel 1951 in Via Palestro, dove trova sede nell’iconico edificio progettato da Ignazio Gardella, attualmente sede della mostra per i 30 anni di carriera di Luca Vitone. ”Abbiamo scelto un gruppo di professionisti affermati e autorevoli, in grado di garantire a Milano e al PAC una visione sempre più consolidata e specifica nel vasto panorama internazionale dell’arte contemporanea”.
Fatte salve, però, modalità espositive proprie del PAC che hanno caratterizzato anche le linee guida dettate dal precedente comitato scientifico e cioè: tutte le mostre in programma saranno ideate e curate dal PAC nell’ambito della ricerca fissate per il Padiglione. Con cadenza annuale, infatti, il PAC proporrà giornate di studio, approfondimento e dibattito attorno alle arti visive contemporanee; la project room al primo piano verrà ampliata e dedicata a progetti e azioni interdisciplinari, in dialogo anche con altri contesti, sviluppando così la capacità del Padiglione di fare networking; mentre annualmente il PAC sosterrà associazioni di volontariato che, attraverso l’arte, realizzano progetti per promuovere l’integrazione sociale e sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori della solidarietà.

Luca Vitone, Wide City, 1998. Collezione Museo del Novecento, Milano. Veduta della mostra presso Opensace, Milano 1998. Photo Giulio Buono

Luca Vitone, Wide City, 1998. Collezione Museo del Novecento, Milano. Veduta della mostra presso Opensace, Milano 1998. Photo Giulio Buono

I MEMBRI DEL NUOVO COMITATO SCIENTIFICO

Il nuovo Comitato Scientifico è composto da cinque membri: Ferran Barenblit, direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA); Silvia Bignami, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Milano; Emanuela De Cecco, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Bolzano; Iolanda Ratti, conservatrice, Milano; Diego Sileo, già curatore del PAC.
La programmazione delle mostre del biennio 2018-2019 sarà organizzata seguendo quattro precise linee di ricerca che, fungendo da satelliti di approfondimento, rispetto a eventi culturali consolidati per Milano: la mostra primaverile inaugura durante le settimane in cui Milano diventa vetrina internazionale con miart e Salone del Mobile e vede protagoniste due grandi artiste: Teresa Margolles (2018) e Anna Maria Maiolino (2019). In estate verrà riproposta, seguendo la linea-Expo2015, l’esplorazione di altri continenti attraverso l’arte contemporanea, mirando ad analizzare, senza pretesa di esaustività, le culture di specifici paesi. In questa direzione si collocano le collettive dedicate all’arte contemporanea del Brasile, a cura di Jacopo Crivelli Visconti, (2018) e del Giappone (2019). In autunno la mostra sarà dedicata a un artista italiano in occasione della Giornata Nazionale del Contemporaneo, promossa da AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea di cui il PAC è socio fondatore.

IL PROGRAMMA

La generazione di artisti invitati è quella nata negli anni Sessanta e, in questa occasione, un’opera verrà donata al Museo del Novecento, andando ad arricchire le collezioni civiche. In questa direzione si collocano le mostre di Eva Marisaldi (2018) e Cesare Viel (2019). In ultimo, la quarta linea guida prevede la mostra invernale che celebra i grandi maestri dell’architettura e del design italiani, ponendo il loro lavoro in relazione al PAC come esemplare monumento del nostro modernismo. Protagoniste di questo dialogo saranno le mostre dedicate ad Enzo Mari (2018) e Ignazio e Jacopo Gardella (2019).

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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