Nasce Corsetteria a Torino. Un project space nella più grande galleria commerciale della città

Il nuovo spazio si apre con un progetto pensato per ospitare durante la settimana del contemporaneo torinese opere "fuori scala" di alcuni artisti nati negli anni ’80, supportati da gallerie internazionali.

Nella più grande galleria commerciale della città, la Galleria Umberto I a Torino, s’inaugura il prossimo 26 ottobre uno spazio nuovo e indipendente: Corsetteria. “Ho scoperto questa location per caso”, racconta ad Artribune Federica Barletta, ideatrice del progetto insieme a Ncontemporary, “sono rimasta molto affascinata soprattutto dalla sua storia”. Primissima sede dell’Ospedale Maggiore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per più di tre secoli, l’area incastonata tra Piazza della Repubblica, via Milano, via Basilica e via Egidi, già Isolato Santa Croce, viene trasformata dopo il 1884, su progetto di Lorenzo Rivetti, con la realizzazione della galleria vetrata a forma di T che mette in comunicazione via Basilica e il mercato di Porta Palazzo e ospita negozi, caffè e una storica farmacia.

Paolo Ciregia

Paolo Ciregia

IMPORTANTI GALLERIE COINVOLTE

Di questo storico complesso architettonico fa parte anche Palazzo Cavalieri dove sorge ora, al secondo piano, Corsetteria che prende appunto il nome da una nota corsetteria torinese, diventata negli anni palestra di yoga – la seconda in Italia – per finire ad essere un laboratorio di artisti verso la fine degli Anni Settanta. “Corsetteria non è una galleria, ma un project space di 300 mq dedicato a progetti creati e sviluppati con il supporto di un network internazionale”, continua Barletta. “Per molti anni questo spazio è stato chiuso, nel 2016 lo abbiamo utilizzato per una mostra della galleria Ncontemporary durante la settimana di Artissima e quest’anno abbiamo deciso di portare avanti un progetto condiviso con il supporto di un numero importante di gallerie e artisti internazionali”. Lia Rumma, mc2gallery, MLF | Marie Laure Fleisch, bitforms gallery, Dolomiti Contemporanee e la stessa Ncontemporary sono le gallerie coinvolte nella mostra inaugurale dal titolo G80, dedicata ad artisti emergenti nati negli anni Ottanta – Domenico Antonio Mancini, Zehra Arslan, Nadir Valente, Yang Yongliang, Paolo Ciregia, Santiago Reyes Villaveces, Quayola, Fabiano De Martin Topranin -. “Con il supporto dei suoi proprietari ho deciso di rendere questo spazio un punto di incontro per progetti dedicati ad artisti contemporanei emergenti internazionali”, aggiunge Barletta.

G80, UN PROGETTO GENERAZIONALE

Per anni ho lavorato come direttrice di una galleria commerciale a Torino, da qualche anno mi interesso di rigenerazione di spazi in disuso attraverso l’attività culturale e soprattutto artistica. Collaboro con diverse realtà tra cui Ncontemporary, una galleria d’arte nata a Londra, ora con sede anche a Milano che lavora sulla ricerca di nuovi progetti di giovani artisti. Uno dei motivi per cui nasce G80”. Un progetto pensato per ospitare, durante la settimana del contemporaneo torinese, opere di carattere installativo di grandi dimensioni di una selezione di artisti tra i più interessanti della loro generazione, supportati da gallerie internazionali con un chiaro interesse verso la ricerca. “La generazione di artisti nati negli anni ’80 è oggi interessante perché in bilico tra l’emergente e il mid-career”, conclude Barletta. “La G è un riferimento alla scelta di selezionare opere ‘fuori scala’ per questa mostra, ma si riferisce anche alla parola ‘generazione’ nel suo complesso”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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