10 anni di Casa Sponge. Nelle Marche

Casa Sponge, luogo di accoglienza, rifugio di artisti, laboratorio di idee con un grande senso di collettività, di condivisione e di appartenenza festeggia i suoi dieci anni con una mostra e una grande reunion tra gli artisti che ne hanno segnato le tappe. Jasmine Pignatelli, che ha realizzato la nuova immagine di Sponge, ne ripercorre la storia.

Nella campagna marchigiana di Pergola, nel 2007, prendeva vita un progetto coraggioso e indipendente. Oggi, a dieci anni di distanza, Sponge è una realtà consolidata, un collettore di idee, un centro d’arte, una home gallery indipendente e decentrata dai circuiti ufficiali dell’arte. Non è quindi uno spazio pubblico, non è un museo, non è una galleria privata, ma l’abitazione dell’artista Giovanni Gaggia, che ospita decine di artisti, residenze, azioni, opere e performance e concepisce la rassegna a,m,o (arte Marche oltre). Sponge è una spugna che assorbe e che allo stesso tempo restituisce, un cantiere aperto sul mondo, un deposito di passioni dove confluiscono identità e cultura grazie alle figure di Giovanni Gaggia e Davide Quadrio, rispettivamente direttore artistico e presidente onorario di Casa Sponge, coadiuvati dal prezioso lavoro di Milena Becci e dei collaboratori Stefano Verri e Daniela Eusepi.

Casa Sponge 10. Performance di Cristina Nuñez con Giovanni Gaggia

Casa Sponge 10. Performance di Cristina Nuñez con Giovanni Gaggia

IL LIBRO, LA MOSTRA, LA PROJECT ROOM, SPONGE 2

Una mostra, performance, un libro, un nuovo spazio espositivo, Sponge2, accolto nella casa/studio di Roberto Coda Zabetta a Loretello di Arcevia e una nuova insegna/logo che nelle intenzioni vuole essere un nuovo segnale d’arte. È così che Sponge celebra il decimo anniversario di questo covo artistico, cenacolo, ma anche luogo dinamico che circuita l’arte su percorsi inesplorati e alternativi. Davide Quadrio scrive nella sua introduzione “(…) la vera sfida ma anche il successo creativo in un mondo artistico alla deriva è quello delle periferie dell’attenzione (…)”. Qui colloca l’operazione artistica di Sponge, in una dimensione al confine, la stessa che ha dato vita a iniziative come Demanio Marittimo KM-278, Ramdom, Caffè Internazionale, Dolomiti Contemporanee, Capo d’Arte e Usmaradio. Allo stesso modo Cristiana Colli scrive nella prefazione “Casa Sponge è là dove è sempre stata, ma è l’Altrove in transito, nodo e hub di reti, relazioni, committenze, attraversamenti, luogo delle permanenze del senso e della memoria…”. Il libro prosegue come un racconto ininterrotto di dieci anni di stagioni espositive, un diario che mette insieme le voci e le penne di chi ha preso parte a questa avventura. Poi, la mostra curata da Serena Ribaudo che raccoglie le opere più significative degli artisti transitati negli anni. All’interno di questa una Project Room, una Wunderkammer dall’impronta politica dove, insieme alle opere di Gaggia, convivono quelle di Giuseppe Stampone, Andrea Nacciarriti, Isabella e Tiziana Pers, Stefania Galegati Shines, Filippo Berta, Angelo Bellobono, Roberto Coda Zabetta e Bianco-Valente, artisti che, pur non avendo mai esposto nella Casa, ne condividono missione, intenti e visione.

Casa Sponge 10. Jasmine Pignatelli

Casa Sponge 10. Jasmine Pignatelli

LA NUOVA IMMAGINE

Casa Sponge con queste iniziative si presenta al futuro come anima mundi che lega presenze artistiche in un unico organismo vivente. Sono testimone di questo passaggio. Lo sono diventata quando Giovanni Gaggia mi ha invitata a realizzare una nuova immagine per questo compleanno e ad aprire il 2018, insieme a Giorgia Severi, con una residenza artistica. Ho pensato immediatamente a un messaggio e a codificare un segnale che si diffondesse nell’etere e nel futuro. Il codice Morse, linguaggio universalmente riconosciuto, da me già adoperato in altre installazioni, mi è venuto incontro. La parola Sponge si è trasformata in una formula ritmica di punti e linee realizzati in piccoli blocchetti in ceramica su un fondo fucsia, colore che oramai appartiene all’iconografia di Sponge. “Con la realizzazione della nuova insegna di Casa Sponge, oggi comincia un nuovo cammino” dice Giovanni Gaggia. L’insegna di Sponge è un’antenna che trasmette e invia un messaggio in codice. A chi? A chi vuole essere qui adesso e partecipare, a chi vuole sentire, a chi cerca, a chi non smette di credere al mondo nuovo da costruire insieme. Sponge è là fuori, segnale intangibile consegnato al futuro!

Jasmine Pignatelli

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Jasmine Pignatelli

Jasmine Pignatelli

Nata in Canada nel 1968, vive a Bari e Roma. È impegnata in un personale e convinto percorso artistico nella scultura con particolare vocazione alla ceramica, con all’attivo diverse mostre collettive e personali. Al lavoro di artista affianca quello di…

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