Nasce il Campari Art Prize per la giovane arte. Nuovo premio durante Artissima a Torino

Destinato agli under35, con una giuria internazionale, il Premio conferisce 2500 euro al vincitore e propone una mostra, con budget dedicato, presso la Galleria Campari di Sesto San Giovanni, Milano.

Mancano meno di due mesi all’inaugurazione della fiera Artissima, prima edizione firmata da Ilaria Bonacossa, e l’evento di Torino comincia a snocciolare le novità, già annunciate da Artribune.  Tra queste, una partnership triennale che vede l’appuntamento, nel gotha fieristico italiano, impegnato in prima linea a sostegno dell’arte insieme a Gruppo Campari, per l’istituzione del premio Campari Art Prize. Protagonisti, come di consueto, i giovani artisti, gli under 35, che saranno scelti tra le sette edizioni della fiera e incoronati dalla giuria internazionale composta da Adam Budak, capocuratore, National Gallery di Praga, Francesco Stocchi, curatore arte moderna e contemporanea, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam e Curatore Fondazione Memmo Roma, Carina Plath, vice direttrice, Sprengel Museum Hannover.

Artissima 2015

Artissima 2015

PREMI IN TEMPI DI CRISI

Ma se l’intento è altisonante (l’artista verrà infatti selezionato sulla “per il potere evocativo del racconto, per la dimensione comunicativa e la capacità narrativa dell’opera”), il premio lo è un po’ meno. Parliamo di soli 2.500 euro. Bottino compensato tuttavia da una mostra personale a budget dedicato presso il museo aziendale Galleria Campari, nei quartier generali di Sesto S. Giovanni, alle porte di Milano. Sono i premi che nascono in tempi di crisi? Queste operazioni, che costano moltissimo in termini di spese vive e staff, sono peraltro sempre più numerose e rappresentano un grandissimo sforzo per l’azienda virtuosa che le intraprende. Se il marchio Campari, la bevanda simbolo di Milano, e la giuria garantiscono il prestigio dell’iniziativa, in termini economici l’artista riceverà un po’ meno. E gli altri premi in seno ad Artissima? La competizione legata al Museo Ettore Fico, acquisì un’opera della celebratissima Anne Imhof, (premiata alla Biennale di Venezia per il miglior padiglione nazionale) – con un investimento a lungo termine che non è solo economico, ma anche di identificazione reale con l’artista, e stanziò 15.000 euro per la realizzazione di un progetto, mentre nel 2016 furono 5.000 (conferiti però all’artista) gli euro destinati a Gian Maria Tosatti, oltre all’acquisizione di due opere dal valore complessivo di 16.000 euro. Anche a Tosatti sarà dedicata una mostra. Di equivalente entità è il Premio Sardi Back to the Future. Nato dalla partnership con la Fondazione Sardi per l’Arte e del valore di 5mila euro, viene assegnato alla galleria che nella sezione Back to the Future presenta il progetto più meritevole in termini di rilevanza storica e di presentazione dello stand. Nel 2016 ha vinto la Galerie in situ – Fabienne Leclerc di Parigi con un progetto su Lars Fredrikson. Uguale a sé stesso resta invece il Premio Illy Present Future, collegato all’omonima sezione, che offre dal 2012 l’opportunità di una mostra presso il Castello di Rivoli.

CAMPARI E L’ARTE

Ma detto questo, ben vengano queste iniziative e chi si contenta gode. Gode soprattutto della lunga tradizione di Campari nell’arte, che affonda le radici già alla fine dell’800, e trova le sue realizzazioni massime nella comunicazione pubblicitaria d’artista. Molti i grandi nomi conservati negli spazi della Galleria Campari a Sesto San Giovanni, sui quali spiccano su tutti Fortunato Depero, Guido Crepax e Ugo Nespolo, ma anche i caroselli di Federico Fellini. La Galleria nasce nel 2010 in occasione dei 150 anni dell’azienda nel primo stabilimento aperto nel 1904, partecipando al progetto di riallestimento voluto da Mario Botta. In collezione oltre 3000 pezzi. Il premio è il punto d’arrivo di una relazione fruttuosa che ha da sempre visto la bevanda iconica milanese a fianco dell’arte. “La prima edizione del Campari Art Prize”, commenta Paolo Cavallo, Direttore di Galleria Campari, “segna l’inizio di una partnership triennale tra Artissima e il Gruppo Campari, con l’obiettivo di creare una collaborazione innovativa tra il brand e gli artisti contemporanei. Si riconferma così lo storico connubio tra il marchio e il mondo dell’arte avviato da Davide Campari oltre 100 anni fa con la continua ricerca di nuovi e inediti linguaggi, la fusione tra uno spirito imprenditoriale d’avanguardia e la ricerca artistica più sperimentale”.

www.artissima.it

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