Quel genio di Vettor Pisani. In mostra a Milano

Cardi Gallery, Milano – fino al 27 dicembre 2017. Vettor Pisani, uno degli esponenti più singolari e visionari tra gli artisti della sua generazione, è raccontato attraverso una grande mostra antologica che ospita un corpus di opere datate fra gli Anni ’70 e gli Anni Zero.

L’antologica di Vettor Pisani (Bari, 1934 – Roma, 2011) presentata alla Cardi Gallery è una mostra che insiste sull’impossibilità di riconoscere i sistemi categoriali con i quali tendiamo a orientarci. Se da un lato le categorie, nella misura in cui l’uomo osserva e classifica la realtà che lo circonda, riflettono la nostra cultura e anche i nostri limiti, dall’altro i processi di trans-categorizzazione compiuti dall’artista suggeriscono un’apertura, uno sconfinamento tra discipline molto diverse quali arte, letteratura, filosofia e scienza. Da Cartesio a Charlotte Corday e a Freud, dal Campidoglio alle isole di Capri e Ischia, Pisani si serve “di un’iconografia stratificata” per “costruire un universo simbolico pluridimensionale” (Tomassoni).
C’è di più. Le sue sono opere che guardano altre opere per svelare e approfondire i rapporti, espliciti o impliciti, tra ciò che è stato “rubato” del passato e la sua reinterpretazione. Attraverso la citazione, infatti, Pisani decostruisce un pensiero, una definizione, un’estetica per suggerire il presupposto attorno al quale edificare un nuovo pensiero.

Francesca Mattozzi

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Francesca Mattozzi

Francesca Mattozzi

Francesca Mattozzi ha un background da danzatrice che l’ha vista lavorare sia in TV che a teatro con coreografi di fama internazionale, quali Luca Tommassini e Martino Müller. È laureata in storia dell’arte e dell’arte ama soprattuto gli eventi perché,…

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