Nuovo look per Ca’ Pesaro a Venezia. La collezione dà spazio a Klimt e ai “Ribelli”

Con l’arrivo di 90 opere dalla collezione Carraro, la Galleria internazionale d'arte moderna adotta un nuovo percorso espositivo: 60 nuove opere dai depositi e nuclei della collezione Sonnabend e Panza di Biumo

Nei giorni dell’opening della 57. Biennale di Venezia sarà inaugurato a Ca’ Pesaro il nuovo percorso espositivo della collezione permanente, completamente ripensato nelle sue linee guida da Gabriella Belli, che va, così, ad aggiungersi al fitto programma di ben nove eventi espositivi, parte integrante di MUVE Contemporaneo, la rassegna di mostre dedicate alla contemporaneità. Prosegue, dunque, il complesso lavoro condotto in questi cinque anni di direzione Belli, che ha già portato al restyling di alcuni musei del circuito della Fondazione Musei Civici di Venezia, attraverso nuovi allestimenti e ampliamenti: dal Museo Correr al Museo del Vetro, fino al Museo di Palazzo Mocenigo. Ora è il turno della Galleria internazionale d’arte moderna, grazie anche all’arrivo di circa 90 opere della preziosa Collezione di Francesco e Chiara Carraro, ottenuta in deposito a lungo termine dalla Fondazione veneziana: due stanze di grande suggestione saranno occupate dai dipinti di Antonio Donghi, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Arturo Martini e altri importanti protagonisti del Novecento italiano.

OPERE CHE VENGONO, OPERE CHE VANNO

I lavori dialogheranno – come se fossero ancora nella casa del collezionista – con un nucleo preziosissimo di vetri del XX secolo, da Bellotto a Zecchini, da Scarpa a Venini. Saranno, invece, circa 60 le opere delle collezioni civiche che usciranno dai depositi per essere esposte in un nuovo allestimento che, tra le varie innovazioni, dedicherà un’intera sala ai “Ribelli di Ca’ Pesaro”, con uno spazio particolare riservato a Gustav Klimt: la sua Giuditta II dialogherà con opere su carta di particolare importanza, da Ensor a Munch, da Odilon Redon a Felicien Rops. Infine, una grande sala sarà dedicata ai tre massimi Maestri del secondo ‘900 italiano, Burri, Afro e Fontana, con opere date in prestito dalle Fondazioni di riferimento di questi autori; mentre al piano superiore il pubblico potrà ammirare un approfondimento sull’Arte Povera con opere della Collezione di Ileana Sonnabend arricchite da alcuni capolavori appena arrivati a Venezia, affiancate ad una selezione di autori americani degli Anni Ottanta e Novanta, scelti tra i 23 dipinti della recente donazione Panza di Biumo.

– Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più