Doppi fondi. Pietro Spirito a Milano

Theca Gallery, Milano – fino al 5 maggio 2017. La personale dell’artista pugliese descrive l’impredicibilità di un percorso, fra tensione astratta e gravità del segno. Nonostante la ricorsività gestuale, cromatica e il mantra a bassa frequenza che si stabilisce tra questi due campi di forze, la ricerca del pittore svia da ogni sentiero precostituito.

Pietro Spirito (Manduria, 1981; vive a Berlino), nella sua personale dal titolo Arcade Paintings, all’interno della stanze integerrime, bianchissime della galleria milanese, fa sì che l’ambivalenza dell’epiteto arcade si insinui nelle tele esposte, fra le pieghe dei piani che rappresentano. E i livelli che esse ostentano.
L’artista pugliese sovrappone, come una ricorrenza ritmica ossessiva, una griglia policroma, che conferisce una logica geometrica alla narrazione visiva, a una gestualità più libera, a volte sottrattiva. Disgregazione e costruzione del mondo delle immagini si dissolvono confondendo i piani di lettura dello spettatore, facendo brillare l’apparenza di un errore umano, fra paesaggi cromatici violentemente sintetizzati e la ricerca inconscia di un completamento, di un’integrità delle tele.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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