Violette dallo spazio. Marta Ravasi a Milano

Fanta Spazio, Milano – fino al 12 marzo 2017. La prima personale dell’artista d’adozione svizzera si presenta netta e fragile. Un richiamo lanciato tra pochi dipinti di piccole dimensioni, per raccontare il vuoto attraverso il mondo delle cose.

Entrando in Fanta Spazio, il continuum di sovresposizione della luce e di giustapposizione dei colori è un indizio immediato, ritrovabile a ogni distanza dello sguardo. Violette di Marte, la prima personale di Marta Ravasi, reagisce immobile, al di là di ogni devitalizzazione o di ogni stadio di purificazione della realtà. Livellamenti di pennellate, che creano uno spazio vuoto, trasformano e traducono quel che rende invisibile cose visibili e viceversa, conferendo trasparenza a oggetti dotati di una superficie luminosa attraverso cui tutto il resto scorre, accade e arriva a una fine. Cigni di panna montata, autoritratti di tavolozze, insegne old British e spazi cromatici assorbono la luce per segnare le ore di giorni e notti che non appartengono più al mondo. Nessuna struttura visiva, preposta all’allargamento di scala dei soggetti, aiuta lo sguardo a raggiungere frammenti infinitesimali dello spazio, ammorbidito da una calma intensa, che dissolve tutto nell’aria.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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