Illusione e poesia. Gabriele De Santis a Roma

Frutta Gallery, Roma – fino al 4 marzo 2017. Io è un altro. Io è collettivo. Non ci sono distinzioni tra cultura alta e cultura bassa nella poetica dell’artista capitolino. L’idea supera l’oggetto. Sempre. In un rituale mondano fondato sulla pratica della bellezza e non solo.

A due anni di distanza Gabriele De Santis (Roma, 1983) torna a Frutta Gallery con un intervento site specific. Forti le allusioni ad almeno tre grandi artisti contemporanei: Donald Judd, Alighiero Boetti e Carl Andre. Un intervento di matrice urbana in puro stile street, letteralmente ingombrante. Tutte le pareti della galleria vengono utilizzate (a più livelli) creando un forte senso di straniamento nello spettatore. Nonostante il vigoroso utilizzo dello spray, movimentano il graffito alcune tele a olio che completano e contrastano l’opera in un discorso di continuità. Rilievi intermittenti e sovrapposti, che invitano l’occhio ad adottare un feeling dinamico con lo spazio. De Santis teorizza la nostra illusione di essere creativi in un universo pre-assemblato e facilmente accessibile. Grandi linee, esasperazioni cromatiche e decorazioni pure riportano alla luce la poesia e la gioia tipici della cultura italiana e dell’artista in particolare.

Michele Luca Nero

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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