Con l’occhio dell’astronauta. David Rickard a Milano

Otto Zoo, Milano – fino al 18 marzo 2017. La prima personale meneghina dell’artista neozelandese si presenta come un atlante al contrario che, a partire da misurazioni terrestri di latitudini e longitudini, riassorbe il caos dell’energia libera. In cerca di uno sguardo, dall’alto del cosmo.

We Are All Astronauts prende il titolo dalla perfetta resa fotografica di un quadrante terrestre. Quattro fotografie, scattate in Mozambico, Centro Brasile, Australia dell’Ovest e Polinesia Francese, come i quattro angoli del mondo, ricompongono paesaggi posti alla stessa latitudine ma separati esattamente da 90 gradi di longitudine. In ciascuno dei quattro diversi ambienti è stato posizionato un sestante, costituito da due rami posti, a loro volta, a 90 gradi, dando vita al primo ricongiungimento di piani azimutali. Attraverso questo lavoro, allestito a parete nella sala principale di Otto Zoo, David Rickard (Nuova Zelanda, 1975; vive a Londra) torna a Milano, dopo aver studiato a Brera, a seguito della laurea in architettura conseguita in patria, con la sua prima personale. Mentre a poca distanza Black Fan taglia longitudinalmente la galleria e London Chair ne amplifica la portata prospettica, Star Gazer si astrae dallo spazio architettonico di Via Vigevano e imprime su sezioni di legno triangolari le bruciature di un razzo in miniatura. Bruciature che lasciano sognare un lancio per tutti, verso lo spazio profondo.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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