Cosa esporrà Damien Hirst a Venezia? Ad aprile doppia mostra alla Collezione Pinault

A 13 anni dall’ultima retrospettiva a Napoli, un grande ritorno in Italia dell’artista britannico. Con una personale in contemporanea, per la prima volta, a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana

Per la prima volta nella storia dei suoi musei, le due sedi veneziane della Collezione Pinault – Palazzo Grassi e Punta della Dogana – saranno dedicate contemporaneamente ad un singolo artista. Del resto il nome, pur dividendo da sempre l’opinione pubblica fra detrattori e ammiratori, è di quelli che necessitano di eccezioni: ovvero Damien Hirst. Treasures from the Wreck of the Unbelievable – questo il titolo della mostra in questione, aperta al pubblico dal 9 aprile – segna anche il ritorno in Italia dell’artista britannico in una grande personale dopo la retrospettiva del 2004 presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ed è frutto di un lavoro durato dieci anni.

DUE MISTERIOSI VIDEO

A Venezia si vuole mettere in evidenza il rapporto di lunga data dell’artista con la Collezione Pinault, suo artista chiave: il lavoro di Hirst è stato, infatti, precedentemente esposto a Palazzo Grassi ben due volte. Prima, nella sua mostra inaugurale del 2006 Where Are We Going?, una collettiva che prendeva il titolo proprio dall’opera dell’artista britannico Where Are We Going? Where Do We Come From? Is There a Reason? (2000–2004); poi nel 2007 in A Post-Pop selection. Altri lavori di Hirst sono stati esposti in occasione di altre due mostre della Collezione Pinault: A Triple tour alla Conciergerie di Parigi nel 2013 e Art Lovers al Grimaldi Forum di Monaco nel 2014. La mostra, curata da Elena Geuna, fa parte di un ciclo di monografie intitolate a grandi artisti contemporanei: Urs Fischer (2012), Rudolf Stingel (2013), Martial Raysse (2015) e Sigmar Polke (2016) che si alternano alle mostre collettive tematiche della Collezione Pinault. E a far salire la febbre dell’attesa contribuiscono i due misteriosi video di presentazione della mostra, che suggeriscono un tema “acquatico” senza però consentire conclusioni…

www.palazzograssi.it

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Redazione

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