Quattro opere di Mondrian trovate al Kaiser Wilhelm Museum in Germania. La polemica con gli eredi

I discendenti di Piet Mondrian accusano il Kaiser Wilhelm Museum di Krefeld di essersi appropriate illecitamente di quattro opere dell’artista…

Come nei grandi romanzi: un mistero che si infittisce e grandi opere d’arte. Dopo la vicenda del Monet ritrovato e i nuovi sviluppi sulla Natività di Caravaggio rubata a Palermo, ecco una nuova storia. Gli eredi di Piet Mondrian (Amersfoort, 1872 – New York, 1944) hanno rivendicato alcuni lavori dell’artista al Kaiser Wilhelm Museum di Krefeld in Germania: poche e frammentarie le informazioni, per una storia che sembra complicarsi sempre di più.

COME PIET MONDRIAN ARRIVA A KREDELD?

Siamo nel 1930 ca. a Krefeld in Germania. Un artista viene chiamato per esporre alcuni quadri in una mostra d’avanguardia. Ma nulla è certo. Si dice che questo progetto non venne mai realizzato. Da qui nessuna certezza, ma una domanda: come sono arrivate le opere di Piet Mondrian al Kaiser Wilhelm Museum? Questo è quello che i discendenti stanno cercando di scoprire, “è stato un regalo” si difende il museo, “ma perché l’artista avrebbe dovuto? In un periodo di ristrettezza economica, perché proprio a voi e perché non le avete inventariate?” ribattono gli altri. Per questo decidono di ingaggiare un avvocato, Gunnar Schnabel e una storica dell’arte Monika Tatzkow per fare chiarezza sulla vicenda ed ecco che arriva anche l’ex ministro della cultura tedesco Michael Naumann. La squadra è al completo e inizia ad indagare. Piano piano i pezzi del puzzle iniziano a ricomporre la storia fino a risalire alla creazione delle opere nel 1920. Poi i lavori partono per una mostra a Francoforte nel 1929, conosciuta come The Chair, dove furono esposti diciannove Mondrian. Nello stesso anno un curatore, forse Max Creutz, chiese in prestito le opere per un progetto che stava organizzando al museo di Krefeld. Si dice che almeno otto siano le opere prestate, almeno secondo quanto dichiarato in una e-mail del 2010 inviata dalla curatrice Sabine Röder e dallo storico dell’arte Walter Grasskamp del museo tedesco.

LO SCOPPIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Ed eccoci durante la seconda guerra mondiale. Piet Mondrian scappa dall’Europa per stabilirsi a New York dove muore poco più tardi. Anche in questo caso non è chiaro se abbia chiesto informazioni sulle sue opere o meno. Forse scoraggiato dalla situazione politica del momento – siamo in piena epoca nazista -.Anni ’50, Krefeld. L’allora direttore Paul Wember dichiarò di aver ritrovato otto Mondrian in circostanze misteriose: quattro opere furono poi vendute per l’acquisizione di lavori di matrice neoclassica. Le rimanenti, per la prima volta, comparvero ufficialmente nell’inventario del museo. Sally Yerkovich, docente di etica dei musei alla Columbia University, ha commentato sulle colonne del New York Times:“i musei dovrebbero aver fatto ricerche sulla provenienza di tutti i dipinti della loro collezione. Se hanno elementi di provenienza non chiara, dovrebbero pubblicare queste informazioni”.

– Valentina Poli

http://www.kunstmuseenkrefeld.de/e/kunstmuseen/kaiserwilhelmmuseum/

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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