Sinergie tra arte e mondo del trasporto merci: a partire da un progetto di Emmanuele Panzarini

Giovane, padovano, un po’ visual artist, un po’ fotografo. Questo è l’identikit di Emmanuele Panzarini classe 1984, che ha da poco lanciato un singolare progetto di arte pubblica.

Un iter abbastanza anticonvenzionale quello di Emmanuele Panzarini che si laurea al DAMS di Padova e solo successivamente si avvicina alla pratica artistica. Si definisce un visual artist; con le sue installazioni cerca di stimolare il grande pubblico rendendolo attore protagonista. Di recente ha realizzato numerosi progetti di rilievo nazionale “sviluppando sinergie con aziende del territorio in diversi settori: automotive, trasporto merci, food & beverage e costruzioni”. Tra questi #IlCorriereforArt, #ArtforPadova, #EsperiaforArt e #DeBonaforArt.

ARTE ALLA PORTATA DI TUTTI: #ARTFORPADOVA

L’arte può essere dovunque? Secondo Emmanuele sembra proprio di sì. Con #ArtforPadova i supporti destinati ai cartelloni pubblicitari diventano cavalletti per l’esposizione di riproduzioni di opere d’arte che devono essere scovate come in una caccia al tesoro. Il progetto si è sviluppato a fine 2017 a Padova e “nasce dall’idea di donare ai cittadini opere d’arte in luoghi non destinati a questo genere di fruizione” e continua “la sua realizzazione è stata possibile grazie al supporto di alcune aziende che hanno finanziato l’affissione delle maxi opere”. Quattro i soggetti, che cambiavano a scadenza bisettimanale, scelti dalle numerose installazioni site-specific realizzate dall’artista. “Il mio lavoro” racconta Emmanuele “ha una durata temporanea data dalla disponibilità dello spazio pubblico o dai materiali che uso, semplici ma effimeri. Proprio per questo la fotografia è un medium fondamentale per documentare tutto quello che faccio e allo stesso tempo, mi permette di dare una nuova vita alle mie opere.”

#ESPERIAFORART UN’ARTE… ITINERANTE

Uno dei progetti a più ampio spettro è #EsperiaforArt che “nasce nel 2017 in collaborazione con Esperia Multimodal Group, primo case history in Italia di sinergia tra l’arte e il mondo del trasporto merci. In questo caso ho deciso di stampare alcuni miei lavori sui teloni delle fiancate dei semirimorchi che hanno una dimensione di 14×3 metri. La vita di questo progetto sarà di circa dieci anni, tanto è la vita dei teli, per poi essere trasformati in borse e zaini.” La scelta dei titoli dei progetti non è stata fatta a caso: tutti preceduti dall’hashtag, così da poter condividere le immagini sui social.

TEMI SOCIALI A TRIESTE

Durante la sua carriera artistica, anche se giovanissimo, ha realizzato numerose installazioni, sia in Italia che all’estero, tra queste, l’opera per Canale di Ponterosso a Trieste, commissionata dalla Zimmer Frei Gallery nel 2014. “La galleria non mi aveva indicato un tema specifico da sviluppare ma solo il luogo d’esposizione. Ho quindi immaginato di lavorare con diversi materassini dai colori sgargianti. Un oggetto che rimanda alle calde e spensierate giornate estive. Le persone attirate dalla vivacità cromatica si avvicinavano e, solo successivamente, si accorgevano delle sagome nere raffigurate, le stesse utilizzate durante i rilievi scientifici.” Mare Nostrum, il titolo dell’installazione, è un chiaro riferimento alla missione di salvataggio del Governo Italiano impegnato nell’aiuto ai migranti.  Rimanda quindi a loro e al difficile viaggio verso una nuova vita. All’epoca era passato pochissimo tempo dalla strage al largo di Lampedusa che ha portato alla morte di più di 300 persone.

– Valentina Poli

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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