Il duo McDermott&McGough realizza a New York l’Oscar Wilde Temple contro l’omofobia

Il duo di artisti David McDermott e Peter McGough realizzano a New York un progetto di arte pubblica contro l’omofobia ispirato ad Oscar Wilde. L’opera sarà inaugurata il prossimo 11 settembre nel quartiere del Village con il sostegno del The Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Community Center di New York.

Hanno scelto una data importante, diventata un simbolo per la storia americana, l’11 settembre del 2017, il duo di artisti David McDermott (Los Angeles, 1952) e Peter McGough (Syracuse, NY, 1958) per svelare l’Oscar Wilde Temple, ambizioso progetto di arte pubblica nato con l’intento di celebrare l’uguaglianza sessuale. L’opera è dedicata ad Oscar Wilde (Dublino 1864 – Parigi 1900) scrittore, poeta e drammaturgo irlandese tra i precursori nella lotta per l’uguaglianza degli omosessuali. La scelta di ispirarsi ad Oscar Wilde non è casuale. Il rifiuto dello scrittore di nascondere la propria sessualità pur rischiando il carcere duro o i lavori forzati, lo hanno reso un icona della lotta omosessuale per i diritti. Naturale per David McDermott e Peter McGough ispirarsi a lui per realizzare la loro opera.

UN TEMPIO CONTRO L’OMOFOBIA

Un progetto con una genesi lunga almeno due decenni e fortemente sostenuto dalle associazioni LGBTQ. L’Oscar Wilde Temple sorgerà all’interno de The Church of the Village, la chiesa metodista nel cuore del Greenwich Village di New York da sempre impegnata per l’uguaglianza dei diritti degli omosessuali. Il progetto del Tempio è stato realizzato attraverso una collaborazione sinergica tra The Church of the Village e The Lesbian, Gay, Bisexual & Transgender Community Center di New York che hanno lavorato a stretto contatto con i due artisti per creare l’installazione. Una volta inaugurato, il tempio sarà utilizzato per cerimonie private, inclusi i matrimoni tra persone delle stesso sesso, ma anche per funzioni religiose e laiche di pubblica utilità.

IL SALTO NEL TEMPO

L’Oscar Wilde Temple trasformerà la Russell Chapel all’interno della Chiesa in un ambiente di epoca vittoriana. L’installazione è stata concepita da McDermott & McGough per trasportare i visitatori nel 1882, anno in cui Wilde si recò in America. Coerentemente con gli “esperimenti temporali” che da sempre sono la cifra stilistica del duo americano che lavora insieme dal 1980, il tempio è stato pensato e realizzato proprio come un ambiente della fine dell’Ottocento. L’inaugurazione avverrà quasi in concomitanza con l’apertura della grande  retrospettiva del duo al Dallas Contemporary Museum in Texas prevista per il 1 ° ottobre 2017. Nel 2018, L’Oscar Wilde Temple sarà trasferito a Londra presso lo Studio Voltaire.

LA CONTEMPORANEITÀ SENZA FUTURO

Nella ricerca di McDermott & McGough i confini temporali sono sempre molto sfumati. Attraverso l’utilizzo di diversi mezzi espressivi che spaziano dalla fotografia alla pittura e alla scultura, il duo si contraddistingue per l’idea di far vivere le loro opere in una dimensione temporale, assolutamente “atemporale”. Da qui l’abitudine di retrodatare le loro opere in coerenza con la scena rappresentata per affermare la volontà di non far parte della contemporaneità, né tanto meno del futuro: due dimensioni temporali cui non riconoscono alcuna bellezza. Questa scelta linguistica è legata alla voglia di riportare l’esperienza artistica il più vicino possibile ad una condizione spirituale dell’arte. Una ricerca giocata continuamente sul confine in cui si mischiano, con un’eleganza dal sapore volutamente “dandy”, soggetti storici e tecniche all’avanguardia in una fusione totale tra arte e vita che è, quella sì, davvero contemporanea.

– Mariacristina Ferraioli

Oscar Wilde Temple
September 11 –December 2, 2017
The Church of the Village
201 West 13th Street (at 7th Avenue), New York City
http://www.churchofthevillage.org/oscar-wilde-temple/

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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