Memorie esterne. Mika Taanila a Milano

Rita Urso Artopia Gallery, Milano – fino al 27 maggio 2017. Mentre a Venezia va in scena la Biennale, uno dei protagonisti del Padiglione dedicato ai Paesi Nordici espone le proprie opere a Milano, ospite della prima personale italiana di Mika Taanila, a cura di Lorenza Pignatti.

L’artista finlandese Mika Taanila, classe 1965, elimina i confini tra le arti, elaborando opere che uniscono fotografia, performance, cinema e musica. Una riflessione su come i media abbiano modificato il paesaggio che ci circonda, attraverso un’indagine sui vari supporti di archiviazione e memoria.
Rompendo la linearità del tempo, Taanila agisce sugli oggetti che indaga, trasformandoli in opere d’arte. In mostra una videoinstallazione sonora, Optical Sound (2005), e alcuni fotogrammi tratti dalla serie Black&White Movies. Si potrebbe pensare a delle classiche fotografie astratte, invece quello che il visitatore vede è il risultato di un lungo processo. L’artista, partendo da un archivio di film in VHS, ne sceglie alcuni, selezionando delle scene topiche, che riproduce intervenendo sulla videocassetta stessa (per esempio con un’ascia o con del fuoco) e trasportando i resti su carta fotosensibile. Un’archeologia del futuro che ci porta a pensare all’evoluzione degli oggetti quotidiani e che fa sì che il visitatore rimanga con un dubbio in sospeso: come continuerà la vita degli oggetti del passato?

Marinica Digennaro

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Marinica Digennaro

Marinica Digennaro

Laureata in Arti, Patrimoni e Mercati all'Università IULM di Milano con una tesi di ricerca sulla relazione fra arte contemporanea e trauma culturale. Milanese, classe 1991, affascinata dalle differenze tra le istituzioni culturali europee, ha una grande passione per i…

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