Tra luce e pittura. Luigi Veronesi a Milano

10 A.M. Art, Milano – fino al 4 marzo 2017. La galleria meneghina rende omaggio al famoso astrattista, celebrandone la poetica e il talento nel combinare luce, pittura e collage.

La mostra allestita presso la giovane galleria milanese offre la possibilità di riscoprire i rarissimi fotogrammi di uno dei grandi astrattisti italiani che, nei primi Anni Trenta, assieme a Prampolini, ha condiviso una fitta rete di rapporti con le avanguardie europee. Artista-costruttore, Luigi Veronesi (Milano, 1908-1998) esordì nel 1934 a Milano, nella storica Galleria Il Milione, spaziando agevolmente, in modo del tutto multimediale, tra la grafica, la pittura, il design, il cinema. I fotogrammi sono immagini create senza l’utilizzo di una camera, fissando le ombre di oggetti disposti direttamente sulla carta sensibile. “L’immagine che si ottiene non è mai la rappresentazione di un oggetto, ma la trasformazione dell’immagine di questo oggetto in un puro rapporto di luce e ombra”, diceva Veronesi, il quale prediligeva la congiunzione di pittura, collage e immagini luminose, raggiungendo risultati estetici che si accordano con quelli di Moholy-Nagy, Fontana, Munari, Le Parc.

Luca Zaffarano

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Luca Zaffarano

Luca Zaffarano laureato in informatica, studioso e curatore indipendente, è specializzato nelle correnti più sperimentali dell’arte italiana moderna e contemporanea, al confine tra arte e scienza. Nel 2012 ha ideato ed è stato co-curatore della mostra “Bruno Munari. My Futurist…

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