Musica, forse. Parte Musikfest

Dal 30 agosto al 18 settembre, con “Musikfest” inizia la nuova stagione concertistica berlinese organizzata dal Berliner Festspiele in cooperazione con la Fondazione Berliner Philharmoniker. Una finestra temporale di 20 giorni per presentare 64 opere di 25 compositori, interpretati da 20 orchestre, cori, ensemble e 25 solisti della scena musicale moderna mondiale.

Così si esprimeva John Cage: “You don’t have to call it music, if the term shocks you, in risposta alle reazioni sdegnate del pubblico ai suoi concerti. Nello stesso periodo, lo scrittore Elias Canetti, interrogandosi sulla convenzionalità del termine musica – se cioè non dovessero esistere altri nomi per questo – ravvisava nella parola ceca hudba una matrice nuova, il cui valore poetico gli apparve tale da disvelare rinnovati orizzonti. Hudba scardinava il dominio viennese in favore dell’integrazione di suoni audaci, non ancora codificati, assimilati dall’onnivoro codice linguistico occidentale. Hudba fu la musica per Stravinsky, Bartók, Lutosławski, Janáček, Ligeti.
L’irruzione dell’elemento “barbaro” nel cuore della conservativa tradizione europea e gli effetti che un tale “sfondamento” ebbe sull’evoluzione della scrittura moderna costituiscono il nucleo attorno al quale ruotano le tematiche affrontate quest’anno a Berlino, con un programma che unisce il lavoro del compositore ceco Leoš Janáček, del pianista ed etnomusicologo ungherese Béla Bartók e del compositore e direttore d’orchestra polacco Witold Lutosławski, di cu tra l’altro si celebra il centenario, insieme a quello del compositore inglese Benjamin Britten.

Musikfest 2013

Musikfest 2013

Le opere saranno integrate nel contesto di un vasto programma, insieme ai lavori sinfonici di Dmitri Shostakovich. In aggiunta, prendono parte al festival una varietà di opere e di compositori, da Bach a Georg Friedrich Haas, da Mauricio Kagel a Mahler.
Il ciclo per Quartetto d’archi, che si svolgerà alla Filarmonica con Emerson String Quartet, Quartor Diotima e il Philharmonia Quartett Berlin, racconterà la fortuna incontrata dalla sperimentazione bartókiana nello sviluppo di questa forma della tradizione, ma sarà altresì un’interessante occasione per riscoprire il contributo di Janáček.
Grandi aspettative per il concerto del 1° settembre, con la Chamber Orchestra of Europe e la star del pianoforte Pierre-Laurent Aimard, il cui programma si dispiegherà progressivamente dal trio al suono orchestrale, passando per il Concerto da Camera del ‘69 di Ligeti. Un esempio, questo, che ben rappresenta, lo sforzo curatoriale di Musikfest in ogni sua edizione, ovvero riorganizzare l’esperienza dell’ascolto attraverso una sorta di orchestra mobile, che si svuota e ricompone a cicli alterni.

Pierre-Laurent Aimard - photo Marco Borggreve

Pierre-Laurent Aimard – photo Marco Borggreve

Tra le anticipazioni curiose c’è la famosa opera “contadina” di Stravinsky, che per la prima volta sarà rappresentata nella sua versione completa, con la sua bizzarra strumentazione costituita da una pianola – il cosiddetto piano automatico – coro, solisti, due cembali ungheresi, armonio e percussioni, nell’interpretazione del RIAS Kammerchor e dell’Ensemble Musik Fabrik.

Alessandro Massobrio

http://www.berlinerfestspiele.de/

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Alessandro Massobrio

Alessandro Massobrio

Alessandro Massobrio (Torino, 1974) è compositore di musica strumentale e performer, docente e sviluppatore web. Ha studiato musica, filosofia e bioacustica e collabora attivamente con il cinema sperimentale, il teatro e la videoarte. Ha partecipato a numerosi festival di media…

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